Preposito generale della Compagnia di Gesù

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Arturo Sosa Abascal, preposito generale della Compagnia di Gesù dal 14 ottobre 2016

Il preposito generale della Compagnia di Gesù è il moderatore supremo dei gesuiti. Viene detto anche Generale o Papa nero.[1][2]

Dal 14 ottobre 2016 la carica è ricoperta da Arturo Sosa Abascal.[3]

Elezione[modifica | modifica wikitesto]

Il Generale viene eletto a vita dalla Congregazione generale dell'ordine, composta dai superiori provinciali e da due religiosi professi per ogni provincia.

Murmuratio[modifica | modifica wikitesto]

I quattro giorni che precedono l'elezione vengono definiti murmuratio. In questo periodo di tempo, gli elettori svolgono delle consultazioni informali tra gli stessi volte a discernere chi possa essere il futuro Preposito. La murmuratio è scandita anche dalla preghiera personale.[4]

La comunicazione[modifica | modifica wikitesto]

Dato il legame speciale che lega i Gesuiti al Papa (essi infatti fanno un quarto voto speciale di obbedienza diretta al Sommo Pontefice) una volta eletto il nuovo preposito generale, dopo il suono della campana nella Curia generalizia di Borgo Santo Spirito a Roma, il Papa viene immediatamente informato.[4] Così, ad esempio, è avvenuta l'elezione di Arturo Sosa Abascal.[3]

Durata dell'incarico[modifica | modifica wikitesto]

Il moderatore è nominato a vita; tuttavia ciò non toglie allo stesso la possibilità di dimettersi.[4]

Proposte di modifica[modifica | modifica wikitesto]

Di recente è stato discussa la possibilità di modificare le costituzioni della Compagnia, introducendo, per la durata del mandato conferito al preposito, un limite temporale, come avviene per molte altre Congregazioni religiose. Nella Chiesa cattolica, ad esempio, molti sono gli incarichi per i quali è previsto il limite dei 75 anni. A proposito di tale modifica, tuttavia, Benedetto XVI ha dato parere negativo.

Elenco dei prepositi generali[modifica | modifica wikitesto]

Preposito generale Ritratto Inizio mandato Fine mandato Luogo di nascita
1 Ignazio di Loyola 19 aprile 1541 31 luglio 1556 Loyola, Regno di Spagna
2 Diego Laínez 2 luglio 1558 19 gennaio 1565 Almazán, Regno di Spagna
3 Francesco Borgia 2 luglio 1565 1 ottobre 1572 Gandia, Regno di Spagna
4 Everardo Mercuriano 23 aprile 1573 1 agosto 1580 La Roche-en-Ardenne, Diciassette Province
5 Claudio Acquaviva 19 febbraio 1581 31 gennaio 1615 Atri, Regno di Napoli
6 Muzio Vitelleschi 15 novembre 1615 9 febbraio 1645 Roma, Stato Pontificio
7 Vincenzo Carafa 7 gennaio 1646 8 giugno 1649 Napoli, Regno di Napoli
8 Francesco Piccolomini 21 dicembre 1649 17 giugno 1651 Siena, Granducato di Toscana
9 Alessandro Gottifredi 21 gennaio 1652 12 marzo 1652 Roma, Stato Pontificio
10 Goschwin Nickel 17 marzo 1652 31 luglio 1664 Jülich, Sacro Romano Impero
11 Giovanni Paolo Oliva 31 luglio 1664 26 novembre 1681 Genova, Repubblica di Genova
12 Charles de Noyelle 5 luglio 1682 12 dicembre 1686 Bruxelles, Diciassette Province
13 Tirso González de Santalla 6 luglio 1687 27 ottobre 1705 Arganza, Spagna
14 Michelangelo Tamburini 31 gennaio 1706 28 febbraio 1730 Modena, Ducato di Modena e Reggio
15 Franz Retz 7 marzo 1730 19 novembre 1750 Praga, Regno di Boemia
16 Ignazio Visconti 4 luglio 1751 4 maggio 1755 Milano, Ducato di Milano
17 Luigi Centurione 30 novembre 1755 2 ottobre 1757 Genova, Repubblica di Genova
18 Lorenzo Ricci 21 maggio 1758 16 agosto 1773 Firenze, Granducato di Toscana
Stanislaus Czerniewicz[N 1] 17 ottobre 1782 21 ottobre 1785 Kaunas, Confederazione polacco-lituana
Gabriel Lenkiewicz[N 1] 8 ottobre 1785 21 ottobre 1798 Polotsk, Confederazione polacco-lituana
Franciszek Kareu[N 2] 12 febbraio 1799 11 agosto 1802 Orsha, Confederazione polacco-lituana
Gabriel Gruber[N 3] 22 ottobre 1802 6 aprile 1805 Vienna, Sacro Romano Impero
19 Tadeusz Brzozowski[N 4] 7 agosto 1814 5 febbraio 1820 Königsberg, Prussia
20 Luigi Fortis 18 ottobre 1820 27 gennaio 1829 Verona, Repubblica di Venezia
21 Jan Roothaan 9 luglio 1829 8 maggio 1853 Amsterdam, Repubblica delle Sette Province Unite
22 Pierre-Jean Beckx 2 agosto 1853 4 marzo 1887 Scherpenheuvel-Zichem, Belgio
23 Anton Anderledy 4 marzo 1887 18 gennaio 1892 Berisal, Svizzera
24 Luis Martín 2 ottobre 1892 18 aprile 1906 Melgar de Fernamental, Regno di Spagna
25 Franz Xaver Wernz 8 settembre 1906 20 agosto 1914 Rottweil, Impero tedesco
26 Włodzimierz Ledóchowski 11 febbraio 1915 13 dicembre 1942 Loosdorf, Austria
27 Jean-Baptiste Janssens [N 5] 15 settembre 1946 5 ottobre 1964 Mechelen, Belgio
28 Pedro Arrupe 22 maggio 1965 3 settembre 1983 Bilbao, Spagna
29 Peter Hans Kolvenbach 13 settembre 1983 14 gennaio 2008 Druten, Paesi Bassi
30 Adolfo Nicolás 19 gennaio 2008 3 ottobre 2016 Villamuriel de Cerrato, Spagna
31 Arturo Sosa Abascal 14 ottobre 2016 In carica Caracas, Venezuela

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Vicario generale
  2. ^ Vicario generale fino al 7 marzo 1801, poi Preposito generale
  3. ^ Preposito generale per la Russia
  4. ^ Preposito generale per la Russia dal 14 settembre 1805 al 7 agosto 1814
  5. ^ Ultimo Preposito generale morto in carica.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Superiore dei gesuiti si presenta: "Ma non chiamatemi Papa nero" - Askanews, su askanews.it. URL consultato il 17 agosto 2021.
  2. ^ Conto alla rovescia per l'elezione del Papa Nero, il nuovo generale dei gesuiti, su ilmessaggero.it. URL consultato il 17 agosto 2021.
  3. ^ a b Gian Guido Vecchi, Eletto il «Papa nero», Arturo Sosa Abascal è il nuovo superiore dei gesuiti, su Corriere della Sera, 14 ottobre 2016. URL consultato il 24 agosto 2021.
  4. ^ a b c Elezione Superiore Gesuiti. Lombardi: consenso senza "partiti", su it.radiovaticana.va. URL consultato il 17 agosto 2021.

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