Porta Asia

Porta Asia
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePieve di Cento (BO), Via Luciano Campanini, 18, 40066
CittàPieve di Cento
Indirizzovia Gramsci ‒ Pieve Di Cento (BO)
Coordinate44°42′45.04″N 11°18′38.04″E / 44.712512°N 11.310568°E44.712512; 11.310568
Informazioni generali
TipoPorta fortificata
Inizio costruzioneXIII secolo
MaterialeMuratura
Proprietario attualeComune di Pieve di Cento
VisitabileSi, compreso il museo interno
Informazioni militari
Funzione strategicaDifensiva e offensiva
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Porta Asìa, insieme a Porta Bologna, Porta Cento e Porta Ferrara è un edificio storico di difesa utilizzato come torre armata per vegliare l'accesso a Pieve di Cento. Le porte sono state erette in legno nel XIII secolo, per poi essere ricostruite in muratura nel corso degli anni. Il nome della porta deriva dalla vicina borgata di Asìa. Si trova rivolta a Est.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal XIII secolo, Pieve di Cento era circondata da un fossato e da un terrapieno fortificato con palizzata. Quattro porte in legno, che fungevano anche da torri armate, segnavano l'ingresso al paese. Il fossato e il terrapieno vennero smantellati a fine XX secolo, mentre le porte sorvegliano ancora gli accessi al paese. A completare l'assetto difensivo, era presente anche la Rocca, un baluardo difensivo ancora oggi visitabile[1]

La sua ricostruzione da una struttura lignea ad una struttura in muratura avvenne nel 1328. Nel 1342 invece, venne raddoppiata per esigenze difensive-offensive, con un avancorpo caratterizzato da un ponte levatoio e porticella pedonale, e un retrocorpo dotato di macchinari offensivi. Le merlature e le strutture a sporgere contribuivano a conferirle un aspetto militare, che la resero anche ispiratrice di vari canti folkloristici. Una ristrutturazione del 1981 ha contribuito a mettere in luce tali elementi.[1][2][3]

Il museo[modifica | modifica wikitesto]

All'interno della porta ha sede il Museo della canapa, nel quale sono conservate fotografie, documenti e attrezzi di lavoro che attestano l'importanza della lavorazione della canapa nell'economia agricola locale sino alla metà del XX secolo.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Comune di Pieve di Cento, su comune.pievedicento.bo.it. URL consultato il 30 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2020).
  2. ^ Borghi Emilia Romagna, su sagreeborghi.it.
  3. ^ a b Unione Reno Galliera, su renogalliera.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]