Otto Neururer

Beato Otto Neururer
 

Presbitero e martire

 
NascitaPiller, 25 marzo 1882
MorteBuchenwald, 3 giugno 1940 (58 anni)
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione24 novembre 1996 da papa Giovanni Paolo II
Ricorrenza30 maggio

Otto Neururer (Piller, 25 marzo 1882Buchenwald, 3 giugno 1940) è stato un presbitero austriaco, morto a Buchenwald, vittima del nazismo. È stato beatificato nel 1996.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Otto Neururer nacque a Piller, un piccolo villaggio di montagna nel Tirolo (Austria), nel Comune di Fließ il 25 marzo 1882. Era il dodicesimo figlio del mugnaio Peter Neururer e di sua moglie Hildegard (nata Streng). Concluse le scuole elementari con ottimo successo e, su raccomandazione del suo parroco, nel periodo 1895-1902 venne accolto nel seminario minore di Bressanone. In seguito poté completare la sua formazione religiosa nel seminario maggiore. Il 29 giugno 1907 fu ordinato presbitero. Subito dopo fu nominato vicario cooperatore, svolgendo tale incarico in sette successive parrocchie del Tirolo del Nord. Per quindici anni, dal 1917 al 1932 fu cooperatore e insegnante di religione nella parrocchia di San Giacomo, ora cattedrale di Innsbruck. Nel 1932 fu nominato parroco nel paese di Götzens, situato nei dintorni della città. Si dedicò con grande impegno alla cura delle anime e alla direzione spirituale, senza trascurare gli impegni pastorali che derivavano dal suo nuovo incarico.

Contesto storico sociale[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 marzo 1938, l'Austria fu annessa alla Germania nazista e venne insediato un Governo guidato da Arthur Seyss Inquart. L'Austria fu rinominata Ostmark (Marca orientale) e posta sotto la diretta autorità del Terzo Reich tedesco. Fu l'inizio di una persecuzione particolarmente brutale della Chiesa Cattolica perché i nazisti incontrarono una forte resistenza alla loro ideologia da parte dei fedeli, in particolare tirolesi. Migliaia di persone furono perseguitate, videro limitati i loro diritti civili, subirono angherie e deportazioni da parte della Gestapo. Tra queste vittime numerosi furono i sacerdoti.

Neururer, era iscritto al Movimento sociale cristiano ed in questo contesto politico-sociale aveva accentuato il suo zelo apostolico. Nel mese di dicembre 1938, in qualità di parroco e guida spirituale consigliò ad una giovane fedele cattolica, di non sposare un uomo di trent'anni più grande di lei, divorziato e facente parte del partito nazionalsocialista. Tale uomo era un fanatico osservante delle idee razziste di questo partito. Neururer ritenne un dovere cristiano non benedire le nozze con chi praticava atteggiamenti contrari alla morale cattolica. La ragazza ascoltò il consiglio del suo padre spirituale e rifiutò di sposare l'uomo; questi, in virtù delle sue conoscenze politiche, denunciò il parroco alla polizia segreta, la famigerata Gestapo, per aver impedito un matrimonio tedesco.[1]

Arresto e deportazione[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 dicembre 1938 Neururer venne arrestato. Il 3 marzo 1939 fu portato dal carcere della Gestapo di Innsbruck nel campo di lavoro di Dachau e da qui il 26 settembre a Buchenwald, presso Weimar. Nei campi oltre al lavoro forzato, condivise le privazioni e le violenze a cui venivano sottoposti gli internati. Nell'aprile 1940 durante la prigionia a Buchenwald un compagno gli manifestò il desiderio di essere battezzato. Il rigido regolamento del campo proibiva assolutamente qualsiasi atto religioso. Tuttavia, il reverendo Otto Neururer, alla fine di ogni giornata di duro lavoro, iniziava la sua catechesi aiutato da un altro religioso per portare ai detenuti il conforto dell'amore di Dio attraverso i sacramenti. Istruì nella fede cattolica e battezzò segretamente numerosi prigionieri. Questo fatto gli procurò la punizione della segregazione nel bunker del campo. Si trattava di un luogo angusto, privo di luce e di aria nel quale venivano rinchiusi i prigionieri senza cibo né acqua. Il 28 maggio 1940 entrambi i sacerdoti vennero condotti nel "bunker", ma da lì non tornarono vivi. La loro morte venne attribuita ad una "acuta debolezza cardiaca"[2]. Grazie ad alcuni compagni di prigionia, che erano riusciti a praticare un accesso segreto agli ambienti del bunker, si venne a sapere che Otto Neururer era stato crocifisso a testa in giù e lasciato morire lentamente e dolorosamente, per ordine del sergente maestro Martin Sommer. La morte sopraggiunse dopo 36 ore, il 3 giugno 1940.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 venne realizzato nella cripta della chiesa di Maaß un mausoleo per i due sacerdoti martiri originari di Piller.

Il 24 novembre 1996 Otto Neururer viene proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II.

Dal Martirologio Romano:

«Nel campo di prigionia di Buchenwald nella Turingia in Germania, passione del beato Ottone Neururer, sacerdote e martire, che, avendo dissuaso una giovane cattolica dal prestarsi ad una forma solo apparente di matrimonio con un uomo già sposato e seguace dell'empio regime nemico di Dio e degli uomini allora in vigore, fu messo in carcere, dove tuttavia tra difficoltà di ogni genere proseguì clandestinamente il suo ministero, finché coronò il suo martirio, lasciato morire sospeso per i piedi a testa in giù.»

Dal decreto sul martirio:

«Il sacerdote Otto Neururer diede una splendida testimonianza della fedeltà alla verità, alla legge divina e alla chiesa, quando seguì le orme del buon pastore, adempì fedelmente ai suoi compiti sacerdotali ed infine a causa della difesa del matrimonio cristiano e per l'esercizio del suo ministero sacerdotale tra i compagni di prigionia nel campo di concentramento di Buchenwald ottenne la corona del martirio.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Questa è la motivazione che si legge sul verbale di arresto
  2. ^ I nazisti annotavano nei registri dei decessi le motivazioni della morte. Nel caso dei due sacerdoti venne attribuita alla debolezza di cuore la morte sopraggiunta in seguito all'atroce tortura.

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