Niccola Maria Salerno

Niccola Maria Salerno (Salerno, 10 maggio 1675Salerno, 5 marzo 1762) è stato un poeta e romanziere italiano.

Principe di Licignano, riaprì a Napoli l'Accademia degli Oziosi nel 1733[1], e si occupò di diritto, filosofia, scienza, poetica, oratoria, morale. Fu politico ricoprendo vari incarichi nel Regno.

Produzione letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicò una raccolta di Rime (1732) in morte della moglie Anna Maria Caterina Doria, e scrisse un'opera pastorale, Filli, sulla scia del Tasso e di Battista Guarini. Pubblicò due commedie (Peronella e Giannotto), l'Antioco, tragedia in rime, canzoni, sonetti e sestine petrarcheschi.

Nel 1760, poco prima della sua morte, vide pubblicato dall'Abate Giliberti il suo libro di Novelle, raggruppate in dieci giornate e raccontate da sei giovani, nella villa della nobildonna Lucrezia de Luna d'Aragona, sita a Vietri sul Mare. L'opera è realizzata sul modello del Decamerone e riprende la tradizione narrativa già espressa col Novellino di Masuccio Salernitano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giambattista Vico e Jules Michelet, Opere: Precedute da un discorso di Giulio Michelet sue sistema dell'autore, Tip. della Sibilla, 1834, p. 312.
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