Narrativa

La narrativa è un genere letterario che comprende tutti i testi narrativi (quindi anche fiabe, biografie, autobiografie e poemi), in particolare racconti, novelle e romanzi[1].

Il termine è utilizzato di norma in opposizione a "saggistica".

L'atto del narrare[modifica | modifica wikitesto]

L'atto del narrare è un elemento intrinseco della comunicazione umana. Attraverso la narrazione, gli uomini si trasmettono eventi e conoscenze, si mettono a parte di elementi fattuali realizzatisi in contesti diversi da quelli del presente. Il narrare, nel contesto della vita quotidiana, ha quindi una essenziale funzione pratica. Esistono poi usi meno immediati, che possono avere scopi ludici o didattici. Fin dall'antichità sono esistite forme di narrazione distanti dalla funzione pratica della comunicazione della realtà fattuale, come il mito, la fiaba, la cronaca. Tali forme rinviano comunque ad una realtà, che può essere oggettiva (cioè corrispondere a quella del lettore) o solo presunta o del tutto fantastica (e rinviare dunque ad un mondo possibile).[2]

Il narrare è compresente a tutte le forme di comunicazione letteraria. Tutti i generi letterari presentano al proprio interno testi narrativi e quindi elementi relativi al genere narrativo. Alcuni generi sono, però, più direttamente legati all'atto del narrare, sia in poesia sia in prosa. Si distingue in genere da un punto di vista quantitativo tra narrativa breve e narrativa lunga. Le forme più antiche di narrazione sono in genere brevi, ma si legano spesso in cicli, con al centro un tema, una serie di vicende, uno o più personaggi.[2]

La narrativa delle origini era orale e includeva, oltre a miti e fiabe, anche l'epos (quest'ultima forma narrativa è stata poi raccolta in cicli epici). Fino al Cinquecento, la narrazione era operata soprattutto in versi, mentre nella letteratura moderna prevale la narrazione in prosa. Si distingue la novella (forma narrativa breve in prosa) dal romanzo (forma narrativa in prosa più lunga e articolata).[2]

Il semiotico russo Boris Uspensky identifica cinque piani su cui il punto di vista è espresso in una narrazione: spaziale, temporale, psicologico, fraseologico e ideologico.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ narrativa nell'Enciclopedia Treccani, su Treccani.it. URL consultato l'11 settembre 2020.
  2. ^ a b c Ferroni, p. XXXIII.
  3. ^ Daniel Frank Chamberlain, Narrative perspective in fiction : a phenomenological mediation of reader, text, and world, University of Toronto Press, 1990, ISBN 978-1-4426-7753-1, OCLC 555376792. URL consultato il 12 luglio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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