My Brave Face

My Brave Face
singolo discografico
ArtistaPaul McCartney
Pubblicazione8 maggio 1989
27 maggio 1989 (US)
Durata3:19
Album di provenienzaFlowers in the Dirt
GenereRock
EtichettaCapitol (US/Canada)
Parlophone
ProduttorePaul McCartney, Mitchell Froom, Neil Dorfsman
Noten. 25 Bandiera degli Stati Uniti
n. 18 Bandiera del Regno Unito
Singoli di Paul McCartney - cronologia
Singolo precedente
(1987)
Singolo successivo
(1989)

My Brave Face è un brano di Paul McCartney, estratto come singolo dall'album Flowers in the Dirt. Scritta da McCartney e Elvis Costello, My Brave Face è uno dei brani più acclamati di Flowers in the Dirt. Ha raggiunto la posizione numero 18 nel Regno Unito, una settimana dopo il suo debutto, e la numero 25 negli Stati Uniti, 7 settimane dopo il suo debutto, rendendo il brano l'ultimo di McCartney nella Top 40 statunitense.

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

My Brave Face è stata registrata prima durante le sessioni supervisionate da McCartney e Costello nei primi mesi del 1988. Alcuni brani di questa session sono stati poi utilizzati nel documentario di McCartney Put It There, ma a parte questo non sono stati più usati. La versione finale del brano venne ri-registrata nello stesso anno presso gli Olympic Studios di Londra, con Mitchell Froom come produttore[1]. Secondo Put It There, Costello ha chiesto a McCartney di portare il suo basso Hofner a forma di violino, che non aveva suonato per anni, per la sessione di registrazione. Paul utilizza ancora questo basso, oltre al Rickenbacker 4001 e il suo Wal 5-String su misura.

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale di My Brave Face è stato girato nel mese di aprile del 1989, diretto da Roger Lunn. È stato spesso visto sui canali video in quell'anno, e fu pubblicato nel 2007 nella raccolta tripla The McCartney Years. Protagonista è un giapponese fanatico di McCartney che acquista memorabilia di McCartney, film e audio per mezzo di rapina, e, presumibilmente, attraverso Sotheby's. Il video è stato girato sia in bianco e nero che a colori, e contiene rari video di lui con i Beatles e con gli Wings.
C'è un video di lui e il resto dei Beatles mentre fanno il Charleston, e lui e Linda accolti da persone a New Orleans. Alla fine, il fanatico giapponese viene arrestato, e si vede una clip di McCartney che guarda la telecamera, con il commento audio aggiunto nel 2007 dallo stesso McCartney che dice: "Cosa ti aspettavi?".

Personale[modifica | modifica wikitesto]

Tracce singolo[modifica | modifica wikitesto]

Questa canzone è stata pubblicata in molti formati, tra cui lo standard da 45 giri, maxi-singolo da dodici pollici, una singola cassetta, e un CD singolo.

45 giri[modifica | modifica wikitesto]

  • Lato A:
  1. My Brave Face
  • Lato B:
  1. Flying to My Home

Singolo 12"[modifica | modifica wikitesto]

  • Lato A:
  1. My Brave Face
  2. Flying to My Home
  • Lato B:
  1. I'm Going to Be a Wheel Someday
  2. Ain't That a Shame

CD singolo[modifica | modifica wikitesto]

  1. My Brave Face
  2. Flying to My Home
  3. I'm Gonna Be a Wheel Someday
  4. Ain't That a Shame

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luca Perasi, Paul McCartney: Recording Sessions (1969-2011), 2012. ISBN 9788891014399
  2. ^ "Graham Calkin's Beatles Pages"

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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