Museo diocesano (Caltanissetta)

Museo diocesano di Caltanissetta
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCaltanissetta
IndirizzoViale Regina Margherita, 29 - Caltanissetta
Coordinate37°29′10.43″N 14°03′41.42″E / 37.48623°N 14.061506°E37.48623; 14.061506
Caratteristiche
TipoDiocesano
FondatoriMons. Giovanni Speciale
Apertura1983
DirettoreFrancesca Fiandaca
Visitatori900 (2022)
Sito web

«... non sono segni di un passato tramontato, ma promessa di vita nella testimonianza della bellezza che salverà ancora il mondo.»

Il Museo d'arte sacra di Caltanissetta o Museo diocesano di Caltanissetta o Museo diocesano "Speciale" è intitolato alla memoria di monsignore Giovanni Speciale che ne fu il creatore e fondatore nel 1983. Esso è ospitato in 10 sale e 2 corridoi del piano terra dell'edificio del seminario vescovile della città nissena.

Vi si trovano pregevoli opere di arte sacra come dipinti, tessuti, oreficerie, sculture e arredi sacri vari, provenienti dal territorio della diocesi.[2][3]

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Dipinti[modifica | modifica wikitesto]

Opere realizzate da Fra Felice da Sambuca:

  • Madonna col Bambino e Santi Cappuccini, opera proveniente dalla chiesa del Convento di Caltanissetta, dedicata a Santa Maria Assunta. Alla Vergine e il Bambino fanno corona S. Felice da Cantalice, S. Fedele da Sigmaringa, S. Giuseppe da Leonessa, S. Serafino da Montegranaro e il Beato Bernardo da Corleone, con una aureola sfumata.
  • La Madonna col Bambino ed il Beato Bernardo da Corleone
  • Il Martirio di Santa Flavia, proveniente dall’Abbazia di Santo Spirito
  • “La Veglia Materna, proveniente dalla Cappella della Casa del Clero “S.Giuseppe” di Santo Spirito (Caltanissetta). È questa una raffigurazione tipica dell'arte di fra' Felice, infatti si riscontra in molti conventi dei cappuccini. La tela rappresenta il dolore dell’Addolorata che piange sul Bambino Gesù mentre dorme, con i simboli della passione accanto a lui.[4]
  • Salvator Mundi e la Vergine, dipinti documentati nella Regia Cappella Palatina di Calascibetta, opere di Lorenzo Bellomo.

Collezione Vincenzo Roggeri[modifica | modifica wikitesto]

Di particolare pregio sono le nove tele esposte del pittore nisseno della scuola del Caravaggio Vincenzo Roggeri, pittore che operò tra Caltanissetta e Agrigento tra il XVII e il XVIII secolo.[5]

Queste nove tele sono tutte ad olio su tela e di grandi dimensioni.

Intagli Lignei[modifica | modifica wikitesto]

Oreficerie[modifica | modifica wikitesto]

Sculture[modifica | modifica wikitesto]

Scultura lignea di Giuseppe Frattallone di data incerta

La scultura lignea del Giuseppe Frattallone alta 55 cm, per la pregevole fattura farebbe venir meno la tesi che si tratti di un'opera giovanile, quanto piuttosto una produzione matura del periodo Fiorentino. L'opera è stata restaurata nel 2015 grazie ad un finanziamento del Rotary Club di Caltanissetta.[6][7]

Vesti Liturgiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Museo diocesano di Caltanissetta (PDF), su diocesicaltanissetta.it, www.diocesicaltanissetta.it/, p. 1 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  2. ^ Museo Diocesano di Caltanissetta - Sicilia, su esplorasicilia.com.
  3. ^ http://www.diocesicaltanissetta.it/informazioni/Museo-Diocesano-Caltanissetta.pdf (PDF), su diocesicaltanissetta.it (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  4. ^ Copia archiviata, su exibart.com. URL consultato il 7 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2018).
  5. ^ Comitato di quartiere San Domenico, intitolazione piazza al pittore nisseno Vincenzo Roggeri | il Fatto Nisseno - Caltanissetta notizie, su ilfattonisseno.it, il Fatto Nisseno, 12 XII 2015.
  6. ^ Torna agli antichi splendori il San Michele Arcangelo, del Frattallone, restaurato., su Radio CL1, 25 settembre 2015. URL consultato il 26 settembre 2021.
  7. ^ Anna Tiziana Amato Cotogno, cit. in Rotary Club Caltanissetta, Giuseppe Frattalone scultore Ed. Lussografica - Caltanissetta 2021, p. 49 ISBN 9788882435332

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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