Maria Luigia Raggi

Paesaggio con rovine

Maria Luigia Raggi (Genova, ante 15 febbraio 1742Genova, 25 marzo 1813) è stata una pittrice italiana, monaca turchina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Battina Ignazia Raggi entrò a 11 anni, come educanda, nel convento dell'Incarnazione di Genova dove divenne novizia il 2 settembre 1760. Esponente di una delle più importanti famiglie della Repubblica, la giovane Raggi fu obbligata a entrare nel monastero dell'Ordine della Santissima Annunziata, meglio note come turchine, per obbedire alle severe norme che regolavano la vita sociale genovese di ancien régime.[1] Visse una vita che non aveva scelto, con un nuovo nome e una nuova identità: Suor Maria Luisa Domenica Vittoria. Grazie anche all'educazione di privilegio ricevuta, dedicò tutta la sua esistenza alla pittura producendo nella sua lunga carriera oltre ottanta tra dipinti di paesaggio e capricci.[2] Morì nel 1813 a Genova.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Tra le oltre ottanta opera assegnatele nel recente catalogo ragionato, solo una reca una data: 1796. I dipinti, tutte tempere su carta, sono caratterizzati da una tavolozza chiara e lucente, che dà vita a piccole scenette bucoliche tipiche della cultura tardo rococò.[3]

La scoperta di alcuni importanti documenti ha permesso la restituzione all'artista della maternità di alcune opere, fino a quel momento attribuite al "Maestro dei capricci di Prato", o "Un anonimo paesista settecentesco di rovine romane"[4] o ancora allo "Pseudo-Anesi",[5] al quale Federico Zeri aveva attribuito più di venti dipinti conservati nel Museo Civico di Prato e nel Museo Nelson-Atkins.[6] L'individuazione casuale di quattro tempere firmate «M. Luisa Raggi» ha definitivamente cancellato i dubbi di attribuzione del corpus complessivo del "Maestro dei capricci di Prato" restituendolo alla pittrice ligure.[7]

Sue opere sono conservate nei Musei capitolini e nell'Accademia di San Luca a Roma, nel Museo Civico di Prato, nel Museo Nelson-Atkins di Kansas City e in molte collezioni private sia in Europa che negli Stati Uniti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ezia Gavazza, Monasteri femminili a Genova tra XVI e XVII secolo, 2011.
  2. ^ Consuelo Lollobrigida, Maria Luigia Raggi. Il Capriccio Paesaggistico tra Arcadia e Grand Tour, 2012.
  3. ^ Consuelo Lollobrigida, Maria Luigia Raggi. Il Capriccio Paesaggistico tra Arcadia e Grand Tour, Roma, Andreina & Valneo Budai Ed., 2012.
  4. ^ Andrea Busiri Vici, Un anonimo paesista di rovine romane, in L'Urbe, XLIII, 1980.
  5. ^ Andrea Busiri Vici, Trittico paesistico romano del ‘700, Roma, Ugo Bozzi Ed., 1976.
  6. ^ Federico Zeri e B. Fredericksen, Corpus of pre-nineteenth-century Italian paintings in North American public collections, 1972.
  7. ^ Sergio Guarino, Maria Luigia Raggi (Maestro dei Capricci di Prato), in “La Donna. Il genio e la grazia nella pittura italiana del Sei e Settecento”, a cura di Alberto Cottino, 2003, pp. 489-491.

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