Igino Benvenuto Supino

Igino Benvenuto Supino

Igino Benvenuto Supino (Pisa, 29 settembre 1858Bologna, 8 gennaio 1940) è stato uno storico dell'arte e pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da una colta e agiata famiglia di origini ebraiche[1], s'iscrisse all'Accademia delle belle arti di Firenze e si dilettò di pittura.[2] Nel 1889 assunse l'incarico d'ispettore dei monumenti della provincia di Pisa[1] e nel 1893 fu tra i promotori dell'istituzione del Museo pisano di San Matteo, di cui cura anche il catalogo.[2]

Trasferitosi a Firenze, nel 1896 divenne direttore del Museo del Bargello e ne curò il catalogo. Fondò la rivista Miscellanea d'arte, pubblicata nel 1903 (divenuta Rivista d'arte dal 1904), e collaborò con altri importanti periodici d'arte, tra i quali Dedalo di Ugo Ojetti e L'Arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna di Adolfo Venturi. Dopo la nomina nel 1906 a docente straordinario di Storia dell'arte all'Università di Bologna, prevalendo, grazie alla sua maggiore esperienza, sul più giovane Pietro Toesca, si trasferì nella città felsinea.[2] Dal 1920 al 1923 fu preside della facoltà di lettera e filosofia e nel giugno 1933 tenne la sua ultima lezione.[1]

Nel 1929, senza interrompere l'attività didattica, era stato nominato direttore del Museo d'arte industriale. L'incarico gli sarà revocato nel 1938 per effetto delle leggi razziali fasciste.[2] Muore due anni più tardi, a ottantuno anni.

Il figlio Giulio è stato un ingegnere, matematico e socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Camposanto di Pisa, Firenze, Alinari, 1896.
  • Sandro Botticelli, Firenze, Alinari, 1900.
  • L'arte di Benvenuto Cellini con nuovi documenti sull'oreficeria fiorentina del secolo XVI, Firenze, Alinari, 1901.
  • Fra Angelico, Firenze, Alinari, 1902.
  • Pisa, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1905.
  • La basilica di San Francesco d'Assisi, Bologna, Zanichelli, 1924.
  • Iacopo dalla Quercia, Bologna, Apollo, 1926.
  • Giotto, Firenze, Le Monnier, 1927.
  • L' arte nelle chiese di Bologna, 2 voll., Bologna, Zanichelli, 1932-38. Comprende:
  1. Secoli VIII-XIV, 1932.
  2. Secoli XV-XVI, 1938.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Fondo Igino Benvenuto, riferimenti e link in Collegamenti esterni.
  2. ^ a b c d Marinella Pigozzi, Biografia, riferimenti e link in Collegamenti esterni.

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