Guido de' Medici

Guido de' Medici
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Consacrato vescovo12 giugno 1527
Consacrato arcivescovo3 gennaio 1528
Deceduto13~23 giugno 1537, Roma
 

Guido de' Medici (... – Roma, 13~23 giugno 1537) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Antonio di Giuliano de' Medici, del ramo dei marchesi della Castellina, e di Selvaggia di Felice del Beccuto, fu avviato alla carriera ecclesiastica ottenendo numerosi benefici: fu priore di Sant'Apollinare, preposito di Ognissanti a Firenze, pievano di Sant'Ippolito a Castelfiorentino e, nel 1506, sostituì il defunto fratello Averardo come canonico della Cattedrale di Santa Maria del Fiore; rinunciò al canonicato nel 1532.

I pontificati dei suoi parenti Leone X (1513-1521) e Clemente VII (1523-1534) rappresentarono per lui l'occasione di essere ammesso alla corte papale: fu famigliare, protonotario apostolico e cameriere segreto di papa Leone e prelato domestico di papa Clemente, che lo nominò castellano di Castel Sant'Angelo e ambasciatore presso Alessandro de' Medici. Fu eletto vescovo di Venosa nel 1527 e poi arcivescovo metropolita di Chieti il 2 gennaio 1528: non risiedette mai in questa città a causa dei suoi incarichi presso la Curia romana e inviò, come suo suffraganeo, il vescovo di Lavello.

Morì tra il 13 e il 23 giugno del 1537.

Alla città abruzzese donò il prezioso Messale Borgia, tuttora conservato presso gli archivi della curia arcivescovile di Chieti. Il Messale è uno degli ultimi capolavori dell'arte della miniatura, fu commissionato dal cardinale Borgia, e in seguito passò all'arcivescovo de' Medici, che lo scelse come messale personale.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Venosa Successore
Tommaso da San Cipriano, O.P.
1519 - ?
12 giugno 1527 - 3 gennaio 1528 Fernando de Gerona, O.S.A.
1528 - 1542
Predecessore Arcivescovo di Chieti Successore
Felice Trofino 1528 - 1537 Gian Pietro Carafa
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