Girolamo Sirchia

Girolamo Sirchia
Alberto Pellai con Girolamo Sirchia (a destra) nel 2004.

Ministro della salute
Durata mandato11 giugno 2001 –
23 aprile 2005
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreUmberto Veronesi
SuccessoreFrancesco Storace

Dati generali
Partito politicoIndipendente
Titolo di studioLaurea in medicina
ProfessioneMedico (medicina interna)

Girolamo Sirchia (Milano, 14 settembre 1933) è un medico e politico italiano. È stato Ministro della salute tecnico del secondo Governo Berlusconi dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Nato da padre salemitano e madre milanese, dopo aver conseguito il diploma di laurea in medicina e chirurgia, si specializzò successivamente in medicina interna nel 1963. Nel 1972 ha cofondato il Nord Italian Transplant, borsa di scambio multiregionale di organi da trapianto.[1]

Ha svolto nel contempo una carriera accademica all'interno dell'università italiana prima, e politica poi iniziata con la nomina di assessore ai servizi sociali del comune di Milano nel 1999; è stato inoltre Ministro della Salute nel governo Berlusconi II.

La carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Legge 16 gennaio 2003, n. 3.

Durante il suo ministero, dimostrandosi subito contrario ad una nuova sperimentazione del metodo Di Bella[2] riuscì a varare, nonostante la forte opposizione da più parti (fumatori, gestori di locali, produttori di tabacco), una innovativa norma a tutela della salute pubblica e dei diritti dei non fumatori, estendendo il divieto di fumo in tutti i locali pubblici (Legge 16 gennaio 2003, n. 3). La norma è poi stata imitata da diversi altri paesi europei nel giro di pochi anni. Il divieto è stato successivamente ampliato, dal 10 gennaio 2005, a tutti i locali aperti al pubblico e ai luoghi di lavoro.[3]

Molto criticata nel 2003 fu la sua lista delle razze di cane ritenute pericolose[4] stilata in seguito ad alcuni episodi di cronaca di attacchi di pitbull, in cui venivano considerate pericolose molte razze di grossa taglia note per la loro bonarietà e l'istinto al salvataggio tra cui i Terranova, mentre sono ignorati i bastardini.[5]

Nel gennaio 2012 ha aderito all'Alleanza di Centro e ne è stato nominato Presidente Nazionale dal segretario del movimento Francesco Pionati.[6]

Aspetti controversi[modifica | modifica wikitesto]

Dichiarazione sulle sostanze stupefacenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della trasmissione Porta a Porta del 30 ottobre 2001, l'allora Ministro della salute Girolamo Sirchia dichiarò: "Le differenze fra droghe leggere e pesanti sono sfumature".

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 febbraio 2005 è stato indagato per corruzione[7][8][9][10], avvenuto dopo il suicidio del suo amico Francesco Mercuriali il 3 ottobre precedente[11].

Il 17 aprile 2008 è stato condannato (sentenza di primo grado) a tre anni di reclusione per tangenti nel mondo della sanità, più cinque anni di interdizione dai pubblici uffici[12][13]. Insieme a lui sono stati condannati i presunti corruttori, in particolare della Haemonetics Italia[14]. Alla condanna sono valse solo le accuse riferitesi a fatti successivi al 2000, mentre per le precedenti è scattata la prescrizione.

Il 3 marzo 2010 la sentenza di appello ha confermato l'appropriazione indebita in relazione a circa 300.000 franchi svizzeri sottratti alla fondazione Il Sangue di cui era tesoriere, ma lo ha assolto dall'accusa di corruzione. Per un terzo capo d'imputazione, relativo a 10.000 dollari ricevuti dalla giapponese Kawasumi nel dicembre 2000, i giudici hanno infine dichiarato la prescrizione; altre contestazioni per le quali pendevano accuse di corruzioni erano già state dichiarate prescritte durante il primo grado. La pena è stata così ridotta a 5 mesi di carcere e 600 € di multa: la Corte d'Appello di Milano ha quindi revocato nei confronti di Sirchia anche l'interdizione dai pubblici uffici[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nord Italian Transplant, su nitp.org. URL consultato il 3 luglio 2008].
  2. ^ Carlo Picozza, Cura Di Bella, nuovo scontro Sirchia: "Già bocciata dai test", su repubblica.it, 12 novembre 2001. URL consultato il 2 giugno 2014.
  3. ^ Fumo, le nuove regole dal 2 febbraio 2016, su lettera43.it, 26 gennaio 2016. URL consultato il 16 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2016).
  4. ^ Ministero della Salute - In primo piano - L'elenco delle razze a cui si applicano le restrizioni Archiviato il 3 marzo 2007 in Internet Archive.
  5. ^ I cani pericolosi? Da abbattere, su lastampa.it, 16 gennaio 2007. URL consultato il 16 novembre 2016.
  6. ^ ADC: Ex ministro Sirchia aderisce all'Alleanza di Centro. Pionati lo nomina Presidente Nazionale. Venerdì ore 12 conferenza stampa. [collegamento interrotto], su alleanzadicentro.it.
  7. ^ Repubblica.it/cronaca: Mazzette in ospedale dossier su Sirchia, su repubblica.it. URL consultato il 14 gennaio 2022.
  8. ^ Repubblica.it/cronaca: Tangenti sanit�, un assegno accusa il ministro Sirchia, su repubblica.it. URL consultato il 14 gennaio 2022.
  9. ^ Repubblica.it/cronaca: Sirchia indagato per corruzione per gli assegni dell'azienda Usa, su repubblica.it. URL consultato il 14 gennaio 2022.
  10. ^ Corriere della Sera - «Sirchia mi disse come dargli quegli assegni», su www.corriere.it. URL consultato il 22 aprile 2024.
  11. ^ Accusato di corruzione si uccide con una coltellata, in La Repubblica, 04 ottobre 2004. URL consultato il 2 luglio 2008.
  12. ^ Copia archiviata, su ansa.it. URL consultato il 17 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
  13. ^ Tangenti, Sirchia condannato a 3 anni Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 14 gennaio 2022.
  14. ^ L'ex ministro Sirchia condannato a tre anni, in Quotidiano.net, 17 aprile 2008. URL consultato il 3 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2008).
  15. ^ Sirchia: pena ridotta per appropriazione indebita, assoluzione per la corruzione - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 14 gennaio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro della salute della Repubblica Italiana Successore
Umberto Veronesi 11 giugno 2001 - 23 aprile 2005 Francesco Storace
Controllo di autoritàVIAF (EN90112103 · SBN CFIV005522 · WorldCat Identities (ENviaf-90112103