Franco Rella

Franco Rella (Rovereto, 11 gennaio 1944Rovereto, 14 luglio 2023) è stato un filosofo italiano, per anni professore ordinario di Estetica presso l'Università IUAV di Venezia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo di Gillo Dorfles a Milano, Franco Rella risiedeva nel comune di nascita, da dove si spostava dal 1975 per tenere il corso di Estetica presso la Facoltà di Architettura dello IUAV di Venezia aderendo al Dipartimento di Storia dell'Architettura. Nel 2001 si unì alla neonata "Facoltà di Design e Arti" dello stesso ateneo e fu responsabile del programma di dottorato di ricerca in storia e filosofie delle arti.

Tra i saggi pubblicati, L'enigma della bellezza (1991), Miti e figure del moderno (1993), Negli occhi di Vincent. L'io nello specchio del mondo (1998), Ai confini del corpo (2000), La responsabilità del pensiero (2009) ecc.

Tra gli autori indagati, Rainer Maria Rilke, Charles Baudelaire, Louis Aragon, Gustave Flaubert, Georges Bataille, Otto Weininger, altre figure del "moderno", dell'erotismo e del romanticismo, e il personaggio di Edipo in Sofocle e in Hölderlin.

Tra le riviste a cui collaborò, Casabella, Lotus, Assemblage, Substance, Utopica (in ambito architettonico ed estetico), Nuova Corrente, Origini, Aut aut (rivista), Alfabeta, ALI (in ambito filosofico e letterario) ecc.

Pubblicò i romanzi Attraverso l'ombra (1986, Premio Dessì),[1] La disattenzione (1992) e L'ultimo uomo (1996), qualche racconto e qualche poesia (Bios).

Dal 1989 al 1996 fu coordinatore e poi membro del comitato scientifico del MART, per il quale collaborò alle mostre Il Divisionismo italiano, La giovane pittura europea, Il Romanticismo, L'Espressionismo dei Musei di Dormund.

Fu nel consiglio d'amministrazione della Fondazione Opera Bevilacqua La Masa di Venezia. Altre mostre ed esposizioni con saggi e introduzioni in catalogo vennero presentate presso Palazzo Forti e presso la Galleria dello Scudo di Verona, Palazzo Bricherasio a Torino, il Goethe-Institut e l'Università di Palermo, la GNAM di Roma, il Museo d'Orsay di Parigi, il PAC di Milano, la Galleria Civica di Modena. Egli introdusse opere di Annamaria Gelmi, Marco Nereo Rotelli, Roberto Giannone, Piero Pizzi Cannella, Sergio Bernardi, Giovanna Bergamaschi, Léon Krier, Chi Wing Lo, Massimo Scolari, Marino Marini, Michele Canzoneri, Paola Grott, Anna Cavallaro, Marilena Sassi ecc.

Collaborò al progetto del 1993 su Anversa capitale europea della cultura. Diresse collane presso Bertani Editore, Feltrinelli, Cluva e Pendragon e scrisse articoli per i quotidiani "l'Unità" e "la Repubblica".

È morto a Rovereto il 14 luglio 2023, a 79 anni.[2][3][4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Albo D'oro Vincitori Premio Letterario, su fondazionedessi.it. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2018).
  2. ^ Sara Alouani, Addio al filosofo Franco Rella, tra i fondatori del Mart, su iltquotidiano.it, 14 luglio 2023. URL consultato il 15 luglio 2023.
  3. ^ E' morto nella sua Rovereto il filosofo Franco Rella, su rainews.it, 14 luglio 2023. URL consultato il 15 luglio 2023.
  4. ^ Enrico Pruner, Trento, addio al filosofo Franco Rella: contribuì alla fondazione del Mart, su corrieredeltrentino.corriere.it, 15 luglio 2023. URL consultato il 16 luglio 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Intervista del 2002 a Caterina Falomo
  • Intervista[collegamento interrotto] su Scritture estreme presso il sito della Feltrinelli
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