Elio Festo Aftonio

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Elio Festo Aftonio (in latino: Aelius Festus Aphtonius; Africa, ... – dopo il 340 d.C.) fu un grammatico romano vissuto nel terzo e quarto secolo d.C..

Grammatico e allievo, formella di Luca della Robbia

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Della biografia di Aftonio si sa pochissimo. Sulla base dello stile, si ritiene, assai dubbiosamente, che fosse africano [1]. Poiché si ha notizia di una sua opera per Costantino II, che regnò dal 337 al 340, si ritiene che sia fiorito a metà del IV secolo.

De metris[modifica | modifica wikitesto]

Aftonio fu autore di una grammatica, perduta, dedicata a Costantino II, perduta e citata da Prisciano[2].

Di un suo De metris diviso in 4 libri sappiamo che fu utilizzato poi da Mario Vittorino nella sua Ars grammaticaː quanto ci resta dell'opera inglobata da Vittorino si occupa di lettere[3], di sillabazione[4], di metrica propriamente detta[5], con un epilogo[6]. Dunque, Aftonio tentò di conciliare le teorie opposte dei metricisti Terenzio Mauro e Giuba, utilizzando soprattutto l'opera di quest'ultimo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Goetz, Aphtonius (2), in Real Encyclopaedie, vol. I 2, Stuttgart, Metzler, 1884, col. 2800.
  2. ^ X 4, 24, in Grammatici Latini, ed. Keil, vol. 2, p. 516, 15-16.
  3. ^ de litteris, ed. Keil, vol. 6,31,17-34,23.
  4. ^ de syllabis (etiam metrica ratione), ed. Keil, vol. 6,34,24-39,4.
  5. ^ de arte metrica (cum poemate, compositione, structura, musica), ed. Keil, vol. 6,39,5-68,20.
  6. ^ Ed. Keil, vol. 6,69,1-70,10.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Schultz, Quibus auctoribus Aelius Festus Aphthonius de re metrica usus sit, Breslau, 1885.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN54536718 · ISNI (EN0000 0000 0368 4891 · BAV 495/59560 · CERL cnp00283605 · GND (DE102382263