Eleonora di Guzmán

Eleonora di Guzmán

Eleonora Perez o Eleonora di Guzmán (Eleonora anche in latino e in fiammingo, Leonor in aragonese, in spagnolo, in basco, in galiziano, in asturiano e in portoghese, Elionor in catalano, Alienor in occitano, Eléonore in francese, Eleanor in inglese e Eleonore in tedesco; Siviglia, 1310Talavera de la Reina, 1351), fu l'amante del re di Castiglia e León, Alfonso XI, dal 1329 al 1350 e madre del re di Castiglia e León, Enrico di Trastamara.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia del nobile castigliano Pietro Núñez di Guzmán (discendente dalla casa di san Domenico di Guzmán) e di Giovanna Fernandez Ponce de León, discendente del re Alfonso IX di León.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Eleonora assieme al fratello Alfonso Méndez de Guzmán, maestro dell'ordine di Santiago (Alonso Mendez de Guzman Maestre de Santiago, D. Leonor Nuñez de Guzman) è citata nel Nobiliario di Pietro Alfonso, conte di Barcelos, come figlia di Pietro Núñez di Guzmán (D. Pedro Nuñez de Guzman) e di sua moglie[1].

In gioventù sposò Giovanni Sánchez de Velasco, che però la lasciò vedova, nel 1327 circa[1].

In quello stesso periodo, Eleonora conobbe il re di Castiglia e León, Alfonso XI, che, dopo aver ripudiato, nel 1327, la prima moglie Costanza Manuel, averla relegata nel castello della città di Toro, e aver fatto in modo che il matrimonio, nello stesso anno, fosse dichiarato nullo, stava organizzando il suo matrimonio con la principessa portoghese, Maria del Portogallo, che sposò il 26 marzo del 1328, ad Alfaiates, nei pressi di Sabugal.
Eleonora si innamorò, ricambiata, del re Alfonso, e dal 1329, iniziarono una relazione che durò sino alla morte di Alfonso.
Sempre secondo il Nobiliario di Pietro Alfonso, conte di Barcelos, Eleonora (D. Leonor Nuñez de Guzman) fu la madre di Enrico di Trastamare (Conde D. Enrique de Trastamar), figlio del re Alfonso XI[1].
Eleonora fu fatta signora di Medina-Sidonia[1].

Interno dell'alcázar di Talavera de la Reina, luogo dell'assassinio di Eleonora di Guzmán

Nel 1334, Maria, dopo aver dato ad Alfonso un secondo figlio, Pietro, e vedendo che la relazione tra il marito e la sua amante, Eleonora non solo continuava, ma era rallegrata dalla nascita di diversi figli, decise di tornare alla corte portoghese di suo padre per poi fissare la propria dimora ad Évora.

Il re del Portogallo, Alfonso IV, padre di Maria, nel 1335, cercò di esercitare pressioni sul genero, il re di Castiglia, Alfonso XI affinché lasciasse Eleonora, l'amante, e tornasse con la moglie, la propria figlia, Maria, prima negandogli l'appoggio militare contro i musulmani, poi appoggiando i ribelli castigliani ed infine (quando, nel 1336, Alfonso XI impedì il matrimonio tra la sua ex moglie Costanza ed il fratello di Maria, l'erede al trono del Portogallo Pietro), invadendo la Castiglia ed iniziando una guerra.
Quando però i Merinidi portarono a loro volta la guerra in Castiglia, Alfonso XI venne a più miti consigli: si impegnò a rinchiudere l'amante Eleonora in un convento e riprendere la moglie Maria con sé, ed il matrimonio tra Costanza e Pietro poté essere finalmente celebrato, a Lisbona, il 24 agosto 1339.

Ma dopo aver ottenuto l'aiuto dell'esercito portoghese all'assedio di Tarifa, nel 1340, Alfonso XI, qualche tempo dopo, si riprese l'amante Eleonora e relegò Maria del Portogallo, col figlioletto Pietro, nell'Alcázar di Siviglia.

Quando Alfonso XI morì all'assedio di Gibilterra nel 1350, vittima della peste, il solo monarca europeo a morire durante la Peste nera, e Pietro salì al trono come Pietro I, Eleonora di Guzmán e la sua corte, che avevano governato sino ad allora con Alfonso, tentarono, invano, di opporsi al partito della regina madre, Maria e Giovanni Alfonso di Albuquerque, precettore del nuovo re.
Eleonora fu protetta dal signore di Lara, Giovanni de la Cerda[1]. Ma, dopo la morte di quest'ultimo, causa la peste, su consiglio di sua madre, Maria, Pietro I, nel 1351, fece arrestare[1] Eleonora di Guzmán, nel suo feudo di Medina-Sidonia e la fece rinchiudere nell'alcázar di Talavera de la Reina e qui la fece assassinare[1] (sembra sia stata strangolata da uno degli uomini al servizio di Maria), dopo averle fatto subire, oltre al carcere, vessazioni, maltrattamenti e torture.

Dopo la morte di Eleonora il figlio, Enrico di Trastamara, tenne, nei confronti del fratellastro, un atteggiamento ribelle che portò alla guerra civile, con la sconfitta e conseguente morte, nel 1369, di Pietro I sostituito sul trono dal fratellastro, figlio di Eleonora, col nome di Enrico II.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Eleonora di Guzmán diede ad Alfonso dieci figli, ovviamente tutti illegittimi:[2][3][4][5]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Nuño Guillén de Guzmán Guillén Pérez de Guzman  
 
María González Giron  
Álvar Pérez de Guzmán  
Teresa Rodríguez Brizuela  
 
 
Pedro Núñez de Guzmán  
Gonzalo Ruiz Girón Gonzalo Rodríguez Girón  
 
Teresa Arias  
María Girón  
Elvira Díaz de Castañeda Diego Gómez de Castañeda  
 
Mayor Álvarez  
Eleonora di Guzmán  
Pedro Ponce de Cabrera Ponce Vela de Cabrera  
 
Teresa Rodríguez Girón  
Fernán Pérez Ponce de León  
Aldonza Alfonso de León Alfonso IX di León  
 
Aldonza Martínez de Silva  
Juana Ponce de León  
Gutierre Suárez de Meneses Suero Téllez de Meneses  
 
María Gutiérrez de Castro  
Urraca Gutiérrez de Meneses  
Elvira Anes de Sousa João Garcia de Sousa  
 
Urraca Fernandes de Lumiares  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel Medioevo, in Storia del mondo medievale, vol. VII, 1999, pp. 576-610

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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