Diocesi di Palencia

Diocesi di Palencia
Dioecesis Palentina
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Burgos
 
Stemma della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoMikel Garciandía Goñi
Vescovi emeritiNicolás Antonio Castellanos Franco, O.S.A.
Manuel Herrero Fernández, O.S.A.
Presbiteri233, di cui 167 secolari e 66 regolari
605 battezzati per presbitero
Religiosi108 uomini, 493 donne
Diaconi1 permanente
 
Abitanti160.321
Battezzati141.082 (88,0% del totale)
StatoSpagna
Superficie8.052 km²
Parrocchie470 (7 vicariati)
 
ErezioneVI secolo
Ritoromano
CattedraleSant'Antonino
IndirizzoApartado 63, Calle Mayor Antigua 22, 34005 Palencia, España
Sito webwww.diocesispalencia.org
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Spagna
Il palazzo vescovile di Palencia.

La diocesi di Palencia (in latino Dioecesis Palentina) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Burgos. Nel 2021 contava 141.082 battezzati su 160.321 abitanti. È retta dal vescovo Mikel Garciandía Goñi.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende la provincia di Palencia.

Sede vescovile è la città di Palencia, dove si trova la cattedrale di Sant'Antonino (Catedral de San Antolín de Palencia).

Il territorio è suddiviso in 470 parrocchie, raggruppate in 7 arcipresbiterati: Brezo, Camino de Santiago, Pisuerga Norte, Campos, Cerrato, Palencia, Valle.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La città di Palencia fu distrutta nel 456 dal re visigoto Teodorico. È incerto se prima di questa distruzione Palencia fosse sede episcopale, mentre rimangono molte memorie dei vescovi dalla fine del VI secolo alla fine del VII secolo nei documenti dei concili di Toledo. In antichità la diocesi faceva parte inizialmente della provincia ecclesiastica di Cartagena e poi, verso la fine del VII secolo, di quella di Toledo.

In seguito all'invasione araba la diocesi fu soppressa per circa tre secoli, fino a quando, riconquistata la città da parte dei cristiani, fu ristabilita nel 1035.

I confini diocesani subirono delle variazioni il 29 dicembre 1059 e poi ancora il 25 settembre 1595, quando la diocesi cedette tre arcipresbiterati a vantaggio dell'erezione della diocesi di Valladolid (oggi arcidiocesi).

Tra il 1208 e il 1214 fu fondata a Palencia la prima università spagnola, che nel corso del XIII secolo sarà incorporata nell'università di Salamanca.

Il 13 dicembre 1584 fu inaugurato il seminario diocesano, che il 19 agosto 1769 fu trasferito nei locali del soppresso Collegio dei Padri gesuiti.

Nel corso del XVII secolo la diocesi è diventata suffraganea dell'arcidiocesi di Burgos.[2]

Il 17 ottobre 1954[3] e il 22 novembre 1955[4], con due distinti decreti della Congregazione concistoriale, sono stati rivisti i confini della diocesi per farli coincidere con quelli della provincia civile, in applicazione del concordato tra la Santa Sede e il governo spagnolo del 1953. Il territorio della diocesi di Palencia ha subito notevoli modifiche, a causa della cessione di 89 parrocchie all'arcidiocesi di Valladolid e di molte altre passate all'arcidiocesi di Burgos e alle diocesi di Santander e di León; e per l'acquisizione di 157 parrocchie dalla stessa diocesi di León e di altre 68 dall'arcidiocesi di Burgos.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 160.321 persone contava 141.082 battezzati, corrispondenti all'88,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 260.000 260.000 100,0 449 430 19 579 334 870 350
1969 240.908 241.033 99,9 537 385 152 448 272 1.108 253
1980 189.333 192.102 98,6 461 319 142 410 323 1.003 468
1990 186.000 190.010 97,9 413 294 119 450 279 992 468
1999 178.700 180.571 99,0 391 285 106 457 190 769 455
2000 178.700 180.571 99,0 363 260 103 492 295 765 455
2001 177.670 179.465 99,0 340 257 83 522 291 736 455
2002 173.798 177.345 98,0 335 253 82 518 157 534 455
2003 168.918 174.143 97,0 342 256 86 493 193 512 455
2004 174.471 177.128 98,5 335 252 83 520 1 180 509 455
2013 165.290 173.990 95,0 299 223 76 552 1 152 643 456
2016 162.000 170.000 95,3 286 221 65 566 1 165 580 456
2019 150.541 162.035 92,9 253 187 66 595 1 180 534 456
2021 141.082 160.321 88,0 233 167 66 605 1 108 493 470

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dal sito web della diocesi.
  2. ^ Eubel, Hierarchia catholica, vol. V, p. 428.
  3. ^ (LA) Decreto Quum sollemnibus, AAS 47 (1955), pp. 456-460.
  4. ^ (LA) Decreto Initis inter, AAS 48 (1956), pp. 146-148.
  5. ^ a b c d e Luis A. García Moreno, Prosopografía del reino visigodo de Toledo, Universidad de Salamanca, 1974, pp. 139-141.
  6. ^ a b c Carlos Manuel Reglero de la Fuente, La Iglesia catedral de Palencia en el siglo XIV (1313-1379), Edad Media: revista de historia, Nº 7, 2005-2006, pp. 138-140.
  7. ^ Vescovo menzionato da Gams, ma assente nello studio di Carlos Manuel Reglero de la Fuente.
  8. ^ (ES) Biografia di Enrique de Peralta y Cárdenas.
  9. ^ (ES) Rafael Ángel Martínez, El Obispo de Palencia Fray Juan del Molino, 1987.
  10. ^ Nominato vescovo titolare di Tapso.
  11. ^ Nominato vescovo titolare di Illici.
  12. ^ Contestualmente nominato vescovo titolare di Diano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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