Decimazione di Cercivento

Decimazione di Cercivento
Tipofucilazione, decimazione
Data1º luglio 1916,
LuogoCercivento (Udine)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Obiettivopunire ammutinamenti, ribellioni o atti di codardia all'interno del Regio Esercito.
ResponsabiliCarabinieri
MotivazioneFucilazioni per l'esempio, Decimazione
Conseguenze
Morti4

La Decimazione di Cercivento, conosciuta anche come I fucilati di Cercivento (I fusilâts di Çurçuvint in friulano[1]), identifica la decimazione di un intero plotone composto da ottanta Alpini dell'8º Reggimento appartenenti alla 109ª Compagnia del Battaglione Monte Arvenis allora operante sul Monte Cellon, nei pressi del passo di Monte Croce Carnico, accusati dal proprio Comandante di Compagnia, il capitano Armando Ciofi e il suo vice tenente Pietro Pasinetti, d'insubordinazione e ribellione.

In base all'articolo 114 del codice penale militare: rivolta in faccia al nemico, per quattro Alpini le accuse del tribunale si commutarono in condanne a morte, per altri ventinove a 145 anni di carcere complessivi e i rimanenti militari in assoluzioni.[2]

Le esecuzioni capitali vennero eseguite davanti al muro di cinta del piccolo cimitero di Cercivento (Udine).

Le motivazioni della condanna rimangono piuttosto controverse[3]. Pare infatti che i soldati siano stati condannati per aver contestato l'ordine di attacco impartito ritenuto, a parere di molti, inutile e suicida [4][5].

Le vittime[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana, su arlef.it. URL consultato il 19 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  2. ^ archiviostorico.corriere.it - "Gli alpini fucilati a Cercivento storia di violenza e soprusi", su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 19 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  3. ^ La grande menzogna : tutto quello che non vi hanno mai raccontato sulla Prima Guerra mondiale, ISBN 978-88-96643-47-1, OCLC 910506084. URL consultato il 2 febbraio 2020.
  4. ^ L'ultima ferita della Grande guerra "L'Italia riabiliti i militari fucilati", su la Repubblica, 6 novembre 2014. URL consultato il 2 febbraio 2020.
  5. ^ Trailer "Cercivento una storia che va raccontata" nuovo film della Regione Friuli Venezia Giulia. URL consultato il 2 febbraio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]