Paluzza

Paluzza
comune
(IT) Paluzza
(FUR) Paluce[1]
Paluzza – Stemma
Paluzza – Bandiera
Paluzza – Veduta
Paluzza – Veduta
Scorcio del centro con la Chiesa di Santa Maria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Udine
Amministrazione
SindacoMassimo Mentil (PD[2]) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate46°31′50.93″N 13°01′05.55″E / 46.530815°N 13.018207°E46.530815; 13.018207 (Paluzza)
Altitudine605 m s.l.m.
Superficie69,75 km²
Abitanti1 967[4] (31-5-2022)
Densità28,2 ab./km²
FrazioniCasteons, Cleulis, Englaro, Naunina, Rivo, Timau[3]
Comuni confinantiArta Terme, Cercivento, Comeglians, Forni Avoltri, Kötschach-Mauthen (AT-2), Lesachtal (AT-2), Paularo, Ravascletto, Rigolato, Sutrio, Treppo Ligosullo
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33026
Prefisso0433
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030071
Cod. catastaleG300
TargaUD
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[5]
Cl. climaticazona F, 3 297 GG[6]
Nome abitantipaluzzani (nel capoluogo), cleuliani o clevolani (a Cleulis), timavesi o Tischlbongar (a Timau), crots (a Rivo)
Patronosan Daniele profeta
Giorno festivo21 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Paluzza
Paluzza
Paluzza – Mappa
Paluzza – Mappa
Posizione del comune di Paluzza nella ex provincia di Udine
Sito istituzionale

Paluzza (Paluce in friulano[7], Paluce in tedesco timavese) è un comune italiano di 1967 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Paluzza sorge a 605 m (casa comunale) in Val Bût, di cui costituisce il principale centro, nella regione montana della Carnia, con il territorio del comune che si spinge fino al confine di Stato con l'Austria (Passo di Monte Croce Carnico). Il paese si trova in una conca circondata dai monti Paularo (2.043 m), Cimon di Crasulina (2.104 m) e Creta di Timau (2.218 m) a nord, Coglians (2.780 m) ad ovest, Tersadia (1.959 m) e Arvenis (1.968 m) a sud. Fra le sue valli, i Laghetti di Timau.

Le sue frazioni sono Naunina, Rivo, Cleulis e Timau (loc. Tischlbong), quest'ultima un'isola alloglotta germanica dove si parla un particolare dialetto tedesco.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Paluzza Timau.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

a Torre Moscarda si trova nella località di "Enfretors" (con il significato di "Tra le torri"): in origine una seconda torre si trovava infatti sul lato opposto del fiume, ma venne demolita nel 1836. Le due torri facevano parte di un'estesa rete di fortificazioni (Castrum Muscardum) costruito alla metà del XIII secolo dal patriarca di Aquileia Gregorio di Montelongo, anche con funzioni doganali. Sul colle si trova anche la chiesa arcipretale di San Daniele e vestigia di fortificazioni romane. Vi si trovano anche fortini risalenti alla Grande Guerra. Presso la torre, restaurata e utilizzata come sede espositiva facente parte del sistema museale della Carnia, si trova un giardino botanico alpino che ospita le piante tipiche della zona.

A Paluzza si trova la caserma intitolata a una donna, la caserma degli alpini Maria Plozner Mentil, dedicata all'eroica portatrice carnica caduta il 15 febbraio 1916. È l'unica caserma dell'Esercito Italiano dedicata a una donna. La caserma venne dismessa nel 2001 e ceduta al Comune che ne demolì una parte pericolante sul lato strada che porta al vicino confine austriaco. Il resto della caserma venne riconvertito a uso sede dei locali Gruppo Alpini, Soccorso Alpino per addestramento unità cinofile, Protezione Civile e una società sportiva.

Nel capoluogo comunale sorge anche la chiesa di Santa Maria, risalente al Novecento. Poco fuori la frazione Timau sorge il Tempio Ossario del SS. Crocifisso, costruito nel 1936 su progetto dell'architetto Greppi.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

A Paluzza, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[9]. La lingua friulana che si parla a Paluzza rientra fra le varianti appartenenti al friulano carnico[10]. La frazione di Timau è un'isola linguistica germanofona e la popolazione parla un dialetto tedesco di tipo carinziano.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Casteons[modifica | modifica wikitesto]

Cleulis[modifica | modifica wikitesto]

Cleulis è una frazione di circa 400 abitanti, posta a 905 metri s.l.m, alle falde del monde Zoufplan. Paese natale di Amato Matiz detto "Pakai", apprezzato suonatore di fisarmonica, in onore del quale si tiene l'annuale concorso per fisarmonicisti. Nella parte alta del paese da vedere l'antico lavatoio e la chiesa parrocchiale dedicata a sant'Osvaldo Re, in cui troneggia il grande organo e le due grandi tele ai lati dell'abside dedicate alla "partenza dell'emigrante" e alle "portatrici carniche". In contemporanea con le solenni celebrazioni religiose per la festa del Santo Patrono il 5 agosto, si svolge nei pressi del bar Pakai l'annuale Sagra dei Cjarsons.

Englaro[modifica | modifica wikitesto]

Englaro è una frazione confinante con il comune di Treppo Ligosullo. È suddivisa in Casali Englaro Inferiori e Superiori. Il primo a nascere è Englaro di Sopra, che verrà distrutto da una frana durante l’alluvione del 1692 e ricostruito alla metà del ‘700; il più recente è Englaro di Sotto, che invece, presenta poche abitazioni.[11]

Le prime fonti che ci raccontano di questa frazione sono datate agli inizi del ‘400.[11]

Nella parte superiore, possiamo trovare due “maine” dedicate a Maria (madre di Gesù) e a San Giuseppe.[11]

Naunina[modifica | modifica wikitesto]

Rivo[modifica | modifica wikitesto]

Timau[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Timau.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda l'artigianato, Paluzza è rinomata per la produzione di ceramiche e di terrecotte.[12]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il paese ha dato i natali ai campioni olimpici Manuela e Giorgio Di Centa ed al mezzofondista Venanzio Ortis.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
  2. ^ https://udine.diariodelweb.it/udine/articolo/?nid=20190116-536356
  3. ^ Comune di Paluzza - Statuto.
  4. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2021 (dato provvisorio).
  5. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  6. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  7. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  10. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
  11. ^ a b c Giulio del Bon, Toponomastica Storica del Comune di Paluzza.
  12. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN240134349 · GND (DE7657977-3