Civiltà delle macchine

Civiltà delle macchine
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàtrimestrale
Genererivista
Formato24 x 33
FondatoreLeonardo Sinisgalli
Fondazione
Chiusura1979
Editore
Tiratura10.000
DirettoreMarco Ferrante
VicedirettorePietrangelo Buttafuoco
Sito webwww.civiltadellemacchine.it/
 

Civiltà delle macchine è una rivista fondata nel 1953 da Leonardo Sinisgalli. Dopo la chiusura nel 1979, la rivista è ritornata nel 2019 su iniziativa della Fondazione Leonardo e nel 2023 ha festeggiato il 70º anniversario (1953- 2023).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rivista fu fondata con il sostegno finanziario di Finmeccanica, la società finanziaria dell'IRI. Nel 1953, Giuseppe Luraghi, direttore generale, incaricò l'ingegnere Leonardo Sinisgalli di creare una rivista che unisse in dialogo la cultura umanistica, la conoscenza tecnica e l'arte[1]. Il principale obiettivo editoriale era quello della «perfetta integrazione dell'arte con la tecnica, ricercando la possibilità di leggere l'una con la visione dell'altra e viceversa»[2]. Pubblicata da «Edindustria» e stampata presso l'Industria Libraria Tipografica Editrice (ILTE) di Torino, la rivista uscì con cadenza bimestrale[3].

Collaborarono a «Civiltà delle macchine» molti personaggi della cultura italiana, tra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Emilio Gadda, Alberto Moravia, Arturo Tofanelli, Giuseppe Luraghi, Enzo Paci, Giansiro Ferrata. Sinisgalli continuò ad essere responsabile della rivista per i primi cinque anni, durante i quali furono trasferiti in capo all'IRI sia il controllo della finanziaria Finmeccanica che di «Civiltà delle Macchine»[4]. La rivista fu chiusa nel 1979.

Nel 2019, dopo un silenzio durato quarant'anni, la rivista è stata rieditata dalla Fondazione Leonardo, che ha rinnovato il progetto editoriale[5]. Il primo numero della nuova rivista è stato presentato il 5 giugno 2019 al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.[6][7]. La rivista esce con cadenza trimestrale ed il 26 ottobre 2023 ha presentato il numero dedicato alle Trasformazioni Digitali al MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Le copertine raffigurano opere dei principali artisti italiani così come anche le illustrazioni che accompagnano gli articoli.

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

Sospensione delle pubblicazioni (1979-2019)

Firme[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2019 a oggi ha ospitato articoli di Giulio Giorello, Domitilla Dardi, Giulio Tremonti, Ferruccio de Bortoli, Orlando Figes, Derrick de Kerckhove, Andrea Marcolongo, Michael C. Linch, Federico Rampini, Pietrangelo Buttafuoco, Fabiola Gianotti, Valerio Magrelli, Nicola Lagioia, Antonio Pascale, Tommaso Pincio, Vittorio Macioce, Angelo Panebianco, Carlo Cavazzoni e Guido Vitiello.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Civiltà delle macchine, su fondazionesinisgalli.eu. URL consultato il 24 luglio 2019.
  2. ^ Gabriele Rossi, Ritornare alla «Civiltà delle macchine» per un nuovo (anzi antico) punto di vista.
  3. ^ Civiltà delle macchine, su houseorgan.net. URL consultato il 24 luglio 2019.
  4. ^ Pietro Nastasi, Leonardo Sinisgalli e la civiltà delle macchine, su scienzainrete.it, 23 Novembre 2009. URL consultato il 5 febbraio 2019 (archiviato il 6 gennaio 2011).
  5. ^ La "Civiltà delle macchine" presentata a Milano dalla Fondazione Leonardo [collegamento interrotto], su hestetika.it. URL consultato il 24 luglio 2019.
  6. ^ Nasce la Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, su airpressonline.it, 4 febbraio 2019. URL consultato il 5 febbraio 2019 (archiviato il 5 febbraio 2019).
  7. ^ Fondazione Leonardo presenta a Milano “Civiltà delle macchine”, su affaritaliani.it, 5 giugno 2019. URL consultato il 21 giugno 2019 (archiviato l'8 giugno 2019).
  8. ^ Chi è Antonio Funiciello. Nuovo direttore di Civiltà delle Macchine, su formiche.net, 26 ottobre 2020. URL consultato il 26 aprile 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE4231354-5