Campionati del mondo di ciclismo su strada 1983

LVI campionati del mondo di ciclismo su strada 1983
Competizione Campionati del mondo di ciclismo su strada
Sport Ciclismo su strada
Edizione 56ª
Organizzatore UCI
Date 31 agosto - 4 settembre 1983
Luogo Bandiera della Svizzera Altenrhein
Statistiche
Miglior nazione Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (1/1/0)
Gare 4
Cronologia della competizione
1982 1984

I Campionati del mondo di ciclismo su strada 1983 si disputarono ad Altenrhein, in Svizzera, tra il 31 agosto e il 4 settembre 1983.

Furono assegnati quattro titoli:

  • 31 agosto: cronometro a squadre maschile Dilettanti, gara di 100 km
  • 3 settembre: prova in linea femminile, gara di 60 km
  • 3 settembre: prova in linea maschile Dilettanti, gara di 179,9 km
  • 4 settembre: prova in linea maschile Professionisti, gara di 269,9 km

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La corsa dei professionisti si decise solo all'ultimo giro: il primo attacco concreto arrivò dallo scalatore spagnolo Faustino Rupérez, presto raggiunto da due giovani, l'italiano Moreno Argentin, al terzo anno tra i pro, e lo statunitense Greg LeMond, già medaglia d'argento l'anno prima, nel 1982 a Goodwood.[1] Lo spagnolo ci riprovò con un nuovo allungo, Argentin tentò di resistere ma andò in crisi e dovette cedere – chiudera 42º;[2] LeMond riuscì invece a tenere la ruota, riattaccò e staccò in maniera decisiva Rupérez.[1] Lo statunitense arrivò così al traguardo in solitaria aggiudicandosi la corsa iridata, primo non europeo a riuscirvi. Il gruppetto dei primi inseguitori, giunto a 1'11', venne regolato da un altro giovane emergente, l'olandese Adrie van der Poel; medaglia di bronzo fu Stephen Roche, a seguire Rupérez, quarto, e Claude Criquielion, quinto.[1]

La gara in linea dei dilettanti vide la vittoria del tedesco orientale Uwe Raab davanti allo svizzero Niki Rüttimann, terzo a 4" il polacco Andrzej Serediuk. Nella cronometro a squadre di 100 chilometri si impose il quartetto sovietico composto da Jurij Kaširin, Sergej Novolokin, Oleh Čužda e Oleksandr Zinov'jev: per Kaširin si trattò della quarta medaglia iridata nella cronometro, dopo l'oro olimpico del 1980 a Mosca, l'argento del 1981 e il bronzo del 1982. Tra le donne infine la vincitrice fu la svedese Marianne Berglund.

Medagliere[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Nazione Oro Argento Bronzo Totale
1 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1 1 0 2
2 Bandiera della Germania Est Germania Est 1 0 0 1
Bandiera della Svezia Svezia 1 0 0 1
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica 1 0 0 1
5 Bandiera della Svizzera Svizzera 0 2 0 2
6 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 0 1 0 1
7 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 0 0 1 1
Bandiera dell'Italia Italia 0 0 1 1
Bandiera della Norvegia Norvegia 0 0 1 1
Bandiera della Polonia Polonia 0 0 1 1
Totale 4 4 4 12

Sommario degli eventi[modifica | modifica wikitesto]

Eventi Oro Oro Tempo Argento Argento Tempo Bronzo Bronzo Tempo
Uomini Professionisti
Gara in linea
dettagli
Greg LeMond
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
7h01'21"
Media 38,432 km/h
Adrie van der Poel
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
a 1'11' Stephen Roche
Bandiera dell'Irlanda Irlanda
s.t.
Uomini Dilettanti
Gara in linea
dettagli
Uwe Raab
Bandiera della Germania Est Germania Est
4h31'53" Niki Rüttimann
Bandiera della Svizzera Svizzera
s.t. Andrzej Serediuk
Bandiera della Polonia Polonia
a 4"
Cronometro a squadre
dettagli
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Kaširin, Novolokin, Čužda, Zinov'jev
1h59'12" Bandiera della Svizzera Svizzera
Heggli, Imboden, Haefliger, Wiss
a 1'41" Bandiera della Norvegia Norvegia
Gjengaar, Hopen, Odegaard, Pedersen
a 2'17"
Donne
Gara in linea
dettagli
Marianne Berglund
Bandiera della Svezia Svezia
1h38'17" Rebecca Twigg
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
s.t. Maria Canins
Bandiera dell'Italia Italia
s.t.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Mario Spairani, 100 Anni di Ciclismo: speciale mondiali 1983 - 1994, in spaziociclismo.it, 2 ottobre 2010. URL consultato il 6 ottobre 2010.
  2. ^ CycleBase - World Championships 1983, su cyclebase.nl, www.cyclebase.nl. URL consultato il 6 ottobre 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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