Cacciaconti

Stemma dei Cacciaconti
Castello dei Cacciaconti a Trequanda, in provincia di Siena

I Cacciaconti furono un'antica famiglia di Siena, le cui origini vengono fatte risalire alla grande consorteria feudale dei Berardenghi di origine salica.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini dei Cacciaconti vengono fatte risalire alla grande consorteria altomedievale dei signori della Berardenga, discendenti di Winigisio I di Raghinerio, di origine salica, che fu conte di Siena e Roselle nella seconda metà del IX secolo.[1]

I Cacciaconti furono signori di numerosi castelli nel senese: Asciano, da cui il nome di conti Scialenghi o della Scialenga, Serre Di Rapolano, Scrofiano, Farnetella e Trequanda. Si inurbarono a Siena intorno tra il XII e il XIII secolo.

Tra i personaggi illustri di questo casato ci sono Caccia d'Asciano e Ghino di Tacco, entrambi menzionati da Dante Alighieri nell'Inferno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giovanni Gentile, Calogero Tumminelli (a cura di), Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti, Volume 1, Istituto Giovanni Treccani, Roma, 1929, p. 1077.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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