Bompensiere

Bompensiere
comune
Bompensiere – Stemma
Bompensiere – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Caltanissetta
Amministrazione
SindacoSalvatore Virciglio (lista civica) dal 5-10-2020
Territorio
Coordinate37°28′N 13°47′E / 37.466667°N 13.783333°E37.466667; 13.783333 (Bompensiere)
Altitudine283 m s.l.m.
Superficie19,95 km²
Abitanti492[1] (30-6-2023)
Densità24,66 ab./km²
Comuni confinantiMilena, Montedoro, Mussomeli, Racalmuto (AG), Sutera
Altre informazioni
Cod. postale93010
Prefisso0934
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT085002
Cod. catastaleA957
TargaCL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 090 GG[3]
Nome abitantibompensierini o nadurisi
Patronosantissimo Crocifisso
Giorno festivoquarta domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bompensiere
Bompensiere
Bompensiere – Mappa
Bompensiere – Mappa
Posizione del comune di Bompensiere nel libero consorzio comunale di Caltanissetta
Sito istituzionale

Bompensiere è un comune italiano di 492 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Caltanissetta in Sicilia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è disposto quasi al centro della Sicilia, in un'area collinare la cui altezza media sul livello del mare è di 290 metri. Si estende su un versante del monte Marrobio allungandosi da sud-est a nord-ovest per circa un chilometro.

L'abitato è disposto lungo un'unica via principale, sui cui lati si articolano le case, quasi uniformemente distribuite. Il punto più basso del centro abitato si trova a nord-ovest, ad una quota altimetrica di circa 270 metri sul livello del mare (Piana Giarre); il punto più alto si trova a sud-est ad una quota di circa 320 metri sul livello del mare (Contrada Portella).

È attraversato dal fiume Gallo d'Oro che delimita il confine con il territorio di Mussomeli, dal torrente Nadure che delimita il confine con il territorio di Milena e dal torrente Salito che in parte delimita il territorio con quello del comune di Montedoro e in parte attraversa quello di Bompensiere.

Tutto il territorio ha un'estensione di 19,74 km2.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

L'insediamento abitativo nacque intorno al 1557 quanto i contadini che lavoravano le terre di quella zona e venivano da i paesi limitrofi vi si stabilirono definitivamente. La nascita ufficiale del comune di Bompensiere è considerata il 2 maggio 1628 quando don Ottavio Lanza ottenne dal viceré Francesco Fernandez de la Curva la licentia populandi ovvero la concessione di poter edificare un nuovo villaggio che doveva essere composto da 80 famiglie. Per edificare questo villaggio scelse uno dei 29 feudi che dal 1486 faceva parte della Baronia di Mussomeli, il feudo Nadore, zona già abitata da contadini. Alla morte di don Giovanni Lanza, che non aveva figli legittimi, gli subentrò il fratello Ottavio. Nacque così il villaggio di "Bompenzeri" da cui deriva il nome moderno di Bompensiere. Nel 1700 contava circa 200 anime; verso la metà del Settecento venne inaugurata la chiesa del S.S. Crocifisso, unica chiesa presente sul territorio; la cappella nel cimitero fu costruita molto tempo dopo. Nel 1868 il comune fu soppresso e aggregato al comune di Montedoro.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1911 il comune fu ricostituito. Bompensiere ebbe l'indipendenza politica e amministrativa nel 1911 quando padre Montalto, prete del paese, diventò sindaco dopo essersi battuto per l'autonomia del paesino. Nel 1915, quando l'Italia entrò in guerra, da Bompensiere partirono 80 uomini; ne morirono una decina. In seguito allo sbarco alleato in Sicilia il paese venne bombardato pesantemente dai tedeschi allo scopo di impedire il passaggio sul ponte sul fiume Gallo d'Oro unica strada per l'entroterra siciliano, Caltanissetta e oltre.

Durante la seconda guerra mondiale, nel corso di un bombardamento da parte della Luftwaffe (Wehrmacht), un aeromobile della Royal Air Force uno Supermarine Spitfire venne abbattuto da un Messerschmitt Bf 109 tedesco, lo Spitfire precipitò e si schiantò sul territorio comunale più precisamente dove oggi si trova l'ufficio postale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma azzurro, a tre bande d'argento, è raffigurato un albero sradicato e frondoso.[4] Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

A Bompensiere erano attive la solfara Scimè e la solfara Marchese.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 giugno 1989 20 febbraio 1992 Salvatore Maria Saia Democrazia Cristiana Sindaco [6]
14 marzo 1992 2 dicembre 1993 Francesco Licata Democrazia Cristiana Sindaco [6]
31 gennaio 1994 25 maggio 1998 Enrico Diliberto Democrazia Cristiana Sindaco [6]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Calogera Capobianco centro-destra Sindaco [6]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Salvatore Licata lista civica Sindaco [6]
17 giugno 2008 11 giugno 2013 Salvatore Gioacchino Losardo lista civica Sindaco [6]
11 giugno 2013 21 aprile 2018 Salvatore Gioacchino Losardo lista civica Sindaco [6]
5 ottobre 2020 in carica Salvatore Virciglio lista civica Sindaco [6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 13 gennaio 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statuto del comune di Bompensiere (PDF), art. 1, c. 4.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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