Basilica dell'Immacolata Concezione (Catanzaro)

Basilica dell'Immacolata Concezione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCalabria
LocalitàCatanzaro
IndirizzoCorso Giuseppe Mazzini
Coordinate38°54′27.33″N 16°35′30.68″E / 38.907593°N 16.591856°E38.907593; 16.591856
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria Immacolata
OrdineFrancescani Minori Conventuali
Arcidiocesi Catanzaro-Squillace
Stile architettoniconeoclassico
Completamento1254
Sito webSito ufficiale

La basilica dell'Immacolata Concezione è un luogo di culto cattolico della città di Catanzaro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa venne eretta nel 1254[1] nel centro storico di Catanzaro, venendo inizialmente consacrata al culto della Santissima Trinità[2][3], mentre in seguito venne dedicata all'Immacolata Concezione, patrona della città, divenendo, per questo motivo, uno degli edifici più cari ai catanzaresi[4].

Venne elevata al titolo di basilica minore nel 1954[1][2][3].

Nel 1998 le viene attribuito il titolo di santuario mariano diocesano[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La basilica venne costruita ad una sola navata, poi nel corso dei secoli, ne vennero aggiunte altre due minori. Nel 1750 l'edificio ha subìto la prima importante opera di restauro[2][5], venendo ampliato[1]. I lavori durarono fino al 1763, quando il 6 dicembre[3], l'allora Vescovo di Catanzaro, Mons. Antonio De Cumis, riaprì al pubblico e consacrò la chiesa in una solenne cerimonia. Sempre il Vescovo De Cumis donò alla chiesa, nel 1775, l’altare maggiore in marmi policromi[2].

Particolarità della chiesa è la cupola: di forma ottagonale all'esterno, mentre rimane cilindrica vista dall'interno[5]. La facciata è di stile neoclassico[4], mentre il campanile è stato ristrutturato nel XX secolo[5].

La sua forma è a croce latina[5], e all'interno sono presenti delle cappelle che in passato godevano del diritto di jus patronatus[1].

Tra le opere presenti in questo luogo si ricordano le statue settecentesche di san Rocco, di origine napoletana, sant'Alfonso, san Giuseppe, Addolorata e di san Michele, quest'ultime provenienti dalla non più esistente chiesa di Santa Caterina[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Chiesa Dell'Immacolata - sec. XIII, su italiavirtualtour.it. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2017).
  2. ^ a b c d Basilica dell'Immacolata, su visitcatanzaro.it. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2017).
  3. ^ a b c d Parrocchia della Basilica di Maria SS. Immacolata di Catanzaro, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  4. ^ a b Basilica Minore di Maria SS. Immacolata, su comunecatanzaro.it. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2017).
  5. ^ a b c d Basilica Minore di Maria Santissima Immacolata, su geoplan.it. URL consultato il 21 febbraio 2017.

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