Artabano I

Artabano I (II)
Arsace VIII/IX
Moneta coniata sotto Artabano I di Partia
Re dei Parti
In carica127-124/123 a.C.
PredecessoreFraate II
SuccessoreArsace X o Mitridate II di Partia
Morte124/123 a.C.
DinastiaArsacidi
PadreFriapazio
FigliMitridate II
Religionezoroastrismo

Artabano I (in latino Artabanus, in partico 𐭍𐭐𐭕𐭓, trasl. Ardawān); ... – 124/123 a.C.) è stato un sovrano dei Parti.

Erroneamente noto nella storiografia meno recente come Artabano II, la sua parentesi al potere si rivelò piuttosto breve, essendo durata dal 127 circa al 124/123 a.C.[1][nota 1] Il suo breve mandato terminò bruscamente quando morì durante una battaglia contro gli Yuezhi a est; gli subentrò il figlio Mitridate II, mentre secondo un filone minoritario Arsace X.

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Artabanus è la versione latina del greco Ἁρτάβανος (Artábanos), a sua volta derivante dal persiano antico *Arta-bānu ("la gloria di Arta").[2] La variante in partico e medio persiano era Ardawān (𐭍𐭐𐭕𐭓).[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Friapazio, Artabano I subentrò al nipote Fraate II nel 127 a.C.. Artabano I doveva essere relativamente anziano al momento della sua ascesa, dato che il padre era morto decenni prima, nel 176 a.C..[1] Fin dall'inizio del II secolo a.C., gli Arsacidi avevano fatto proprio un modello adottato durante le successioni dinastiche dall'impero achemenide, di cui si ritenevano eredi. Non è un caso che alcuni autori dell'epoca avessero sostenuto, sulla base di nessuna prova storiografica, un legame di sangue tra il primo re arsacide, Arsace I (al potere dal 247 al 217 a.C.), e un importante re dei re achemenide, Artaserse II (regnante dal 404 al 358 a.C.).[3] I titoli achemenidi furono assunti anche dagli Arsacidi; il fratello di Artabano I Mitridate I (r. 171-132 a.C.) fu il primo sovrano arsacide a fregiarsi del titolo achemenide di "re dei re".[3][4]

Tuttavia, Artabano I, allo stesso modo di Fraate II, si astenne dal definirsi "re dei re", preferendo piuttosto "grande re".[5] Come gli altri monarchi partici, ordinò l'iscrizione del titolo Arsace sulle monete emesse durante il suo dominio, un riferimento al summenzionato capostipite e primo sovrano partico Arsace I (r. 247-217 a.C.); tale prassi finì per diventare comune tra i re partici, in quanto tutti si dimostrarono decisamente affascinati dai suoi successi.[6][7] Inoltre, utilizzò anche il titolo di Filelleno ("amico dei Greci"), che era stato introdotto durante il regno di Mitridate I come parte di una politica volta a preservare relazioni pacifiche con i sudditi ellenici.[8][9] Come si evince da studi numismatici, i precedenti re partici erano raffigurati in abiti ellenistici; la situazione cambiò sotto Artabano I, che viene riportato sulle sue monete con una veste partica, a testimonianza della rinascita iranica in corso sotto i Parti.[10] Come i suoi due predecessori, Artabano I indossa un diadema ellenistico, mentre la sua lunga barba rappresenta una tradizionale usanza nel mondo iranico.[11]

Il regno di Artabano I coincise con una fase di declino per il mondo partico. Il suo predecessore, Fraate II, era morto combattendo contro i nomadi invasori nella parte orientale dell'impero. Artabano I fu anche costretto a combattere i nomadi, i Saci e gli Yuezhi, e, stando a quanto riferito dalle fonti, dopo essere stato sconfitto venne costretto a versare loro un tributo.[1] Aspasine, che aveva da poco fondato il principato di Characene nella Mesopotamia meridionale, approfittò delle difficoltà partiche a est proclamando la propria indipendenza dall'autorità centrale. In seguito si impadronì per breve tempo di Babilonia (127 a.C. circa) e dal 125/124 a.C. si assicurò alcune aree della Mesopotamia, come attestano le monete da lui coniate.[1][12] Artabano I scelse di rimanere in Oriente per affrontare i nomadi, che considerava una minaccia più pericolosa. Nel 124/123 a.C., proprio come Fraate II, Artabano I morì nel corso di una battaglia ingaggiata contro gli Yuezhi a est, ipotesi avvalorata dallo storico romano Giustino che parla di ferite riportate sul braccio.[1][13] Gli succedette il figlio Mitridate II, che non solo si occupò in maniera definitiva dei nomadi che premevano sui confini orientali della Partia, espandendo al contempo l'autorità partica a ovest e trasformando l'impero in una superpotenza.[1][14] Un filone minoritario ritiene invece che prima di Mitridate subentrò Arsace X, malgrado la sua storicità resti oggetto di dibattito.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Esplicative[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il periodo esatto in cui regnò Artabano I è controverso. Secondo Shayegan, il suo regno durò dal 127 al 125 a.C.: Shayegan (2011), pp. 41-42. Curtis indica invece come parentesi al potere il 127-124/123 a.C.: Curtis (2007), pp. 11, 15. Mentre Schippmann indica il 127-124/123 a.C., Daryaee riferisce il 126-123/122 a.C.: Schippmann (1986a), pp. 647-650; Daryaee (2012), p. 170.

Bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Schippmann (1986a), pp. 647-650.
  2. ^ a b Dandamayev (1986), pp. 646-647.
  3. ^ a b Daryaee (2012), p. 179.
  4. ^ Schippmann (1986b), pp. 647-650.
  5. ^ Shayegan (2011), pp. 41-42.
  6. ^ Daryaee (2012), p. 169.
  7. ^ Kia (2016), p. 23.
  8. ^ Curtis (2007), p. 11.
  9. ^ Daryaee (2012), p. 170.
  10. ^ Curtis (2007), p. 15.
  11. ^ Curtis (2007), p. 9.
  12. ^ Shayegan (2011), p. 111.
  13. ^ GiustinoXLI. 42.
  14. ^ Frye (1984), p. 213.
  15. ^ Overtoom (2020), p. 248.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

  • Giustino, Storie filippiche di Pompeo Trogo.

Fonti secondarie[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Partia Successore
Fraate II 127122 a.C. Arsace X