Arpalice (figlia di Arpalico)

Arpalice
Nome orig.Ἁρπαλύκη
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina

Arpalice (in greco antico: Ἁρπαλύκη?, Harpalýkē), secondo la mitologia greca, era figlia di Arpalico, re degli Aminnei in Tracia.

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Arpalice rimase orfana di madre in tenera età e fu cresciuta da suo padre che, addestrandola come un maschio, la fece crescere con latte di mucca e di cavalla e le insegnò a correre velocemente.

Quando Neottolemo ritornò da Troia, attaccò Arpalico e lo ferì gravemente. Lei aggredì perciò Neottolemo, mettendolo in fuga e salvando così suo padre.

Dopo una ribellione nel regno e la morte del padre, Arpalice andò a vivere nei boschi e divenne una brigantessa, saccheggiando le mandrie di bestiame e correndo così veloce che i cavalli degli inseguitori non riuscivano a raggiungerla. Infine cadde in una trappola tesale da alcuni pastori, che la uccisero[1][2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arpalice, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  2. ^ Igino, Fabulae, 193 Archiviato il 5 novembre 2014 in Internet Archive., 252, 254.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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