Ahmad Shah di Pahang

Ahmad Shah di Pahang
Yang di-Pertuan Agong della Malesia
In carica29 marzo 1979 –
25 aprile 1984
Investitura10 luglio 1980
PredecessoreYahya Petra di Kelantan
SuccessoreIskandar di Johor
Sultano di Pahang
In carica8 maggio 1974 –
15 gennaio 2019
Incoronazione6 maggio 1975
PredecessoreAbu Bakar
SuccessoreAbdullah
Nome completoSultan Haji Ahmad Shah Al-Musta'in Billah Ibni Almarhum Sultan Abu Bakar Riayatuddin Al-Mu'adzam Shah
NascitaIstana Manggal Tunggal, Pekan, 24 ottobre 1930
MorteKuala Lumpur, 22 maggio 2019 (88 anni)
SepolturaMausoleo reale di Pekan, 23 maggio 2019
PadreAbu Bakar di Pahang
MadreTengku Fatimah
ConiugiTengku Afzan (1954 - 1988, def.)
Kalsom binti Abdullah 1991 - 2019)
FigliTengku Meriam
Tengku Muhaini
Tengku Aishah Marcella
Tengku Abdullah
Tengku Abdul Rahman
Tengku Nong Fatimah
Tengku Shahariah
Tengku Abdul Fahd Mu'adzam
ReligioneMusulmano sunnita
Ahmad Shah di Pahang

Presidente della ASEAN Football Federation
Durata mandato2007 –
?
PredecessoreTengku Tan Sri Dato' Seri Ahmad Rithauddeen
Successore?

Presidente della Asian Football Confederation
Durata mandato1º agosto 1994 –
1º agosto 2002
PredecessoreHamzah Abu Samah
SuccessoreMohamed bin Hammam

Presidente della Federazione calcistica della Malaysia
Durata mandato1984 –
2014
PredecessoreHamzah Abu Samah
SuccessoreTengku Abdullah

Ahmad Shah ibni Abu Bakar (Pekan, 24 ottobre 1930Kuala Lumpur, 22 maggio 2019) è stato sultano di Pahang dal 1974 al 15 gennaio 2019, giorno in cui ha abdicato in favore del figlio Tengku Abdullah, ed è stato Yang di-Pertuan Agong della Malaysia dal 1979 al 1984.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ahmad Shah nacque all'Istana Mangga Tunggal di Pekan il 24 ottobre 1930. Era l'unico figlio di Abu Bakar Riayatuddin Al-Muadzam Shah ibni Almarhum Sultan Abdullah Al-Mutassimu Billah Shah, regnante dal 1932 al 1974, e della sua consorte ufficiale e regale, Tengku Ampuan Besar Fatimah binti Almarhum Sultan Sir Alang Iskandar Shah II Kaddasullah.

Studiò al Malay College di Kuala Kangsar e ottenne dei diplomi in pubblica amministrazione al Worcester College dell'Università di Oxford e all'Università di Exeter.

Il 7 maggio 1974, il giorno dopo la morte del padre, gli succedette come sultano.

Il 29 marzo 1979 fu eletto Yang di-Pertuan Agong. L'elezione fu segnata da polemiche, essendo considerato in contrasto con il primo ministro Mahathir Mohamad. Tuttavia, le voci si rivelarono false e il monarca dimostrò di essere un appassionato ammiratore del primo ministro.

Fu presidente della Federazione calcistica della Malaysia dal 1984 al 2014,[2] presidente dell'Asian Football Confederation dal 1994 al 2002 e presidente dell'ASEAN Football Federation dal 2007.

Ahmad Shah fu una personalità controversa, ostinata, e spesso costrinse i suoi principali ministri a dimettersi per piccoli contrasti.

Il 28 dicembre 2016, con il suo consenso, suo figlio Tengku Abdullah venne nominato reggente del sultanato.

L'11 gennaio 2019, visto il perdurare delle sue cattive condizioni di salute, il consiglio reale, riunitosi in via straordinaria, decise la sua abdicazione. Lo stesso consiglio approvò un emendamento alla Costituzione del sultanato che attribuì poteri maggiori al consiglio stesso tra i quali quello di deporre il sovrano qualora fosse incapace di regnare per ragioni di salute.[3] L'abdicazione entrò in vigore la mezzanotte del 15 gennaio. Gli succedette il figlio maggiore Abdullah, già principe ereditario e reggente. Il 24 dello stesso mese Abdullah fu eletto Yang di-Pertuan Agong.[4]

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Il sultano era sposato con Tengku Ampuan Afzan binti Tengku Panglima Perang Muhammad, membro della famiglia reale di Terengganu, che servì come Raja Permaisuri Agong e che morì il 29 giugno 1988. Dal matrimonio nacquero sette figli, due maschi e cinque femmine: Tengku Meriam, Tengku Muhaini, Tengku Aishah, Tengku Abdullah, Tengku Abdul Rahman, Tengku Hajah Nong Fatimah e Tengku Hajah Shahariah.

In seguito, nel 1991, si risposò con Kalsom binti Abdullah. La seconda moglie gli diede un figlio maschio, Tengku Abdul Fahd Mu'adzam.

Hobby e interessi[modifica | modifica wikitesto]

I suoi hobby prediletti erano il calcio, il golf, il polo e l'equitazione.

Posizioni nelle forze armate[modifica | modifica wikitesto]

Come Yang di-Pertuan Agong, il sultano Ahmad Shah venne designato automaticamente, in base alle disposizioni costituzionali, comandante supremo delle Forze Armate malesi, assumendo il rango di maresciallo della Forza Aerea, ammiraglio della Marina Militare e feldmaresciallo dell'esercito.[5]

Morte e funerale[modifica | modifica wikitesto]

Da tempo malato, morì al National Heart Institute di Kuala Lumpur alle 8.50 del 22 maggio 2019 all'età di 88 anni.[6] Le esequie si tennero il giorno successivo a Pekan. Fu poi sepolto accanto alla prima moglie nel mausoleo reale.[7]

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sultano Ahmad al-Muadzam Shah di Pahang * Raja Bendahara Tun Ali di Pahang *  
 
Encik Long binti Encik Esah *  
Sultano Abdullah al-Mu'tassim Billah di Pahang  
Cik Kusuma binti Tok Minal Daeng Koro Tok Minal Daeng Koro bin Daeng Merak  
 
Tok Yak  
Sultano Abu Bakar di Pahang  
Yang Berbahagia Tun Abdullah bin Abdul Rauf Yang Berbahagia Tun Abdul Rauf  
 
 
Tengku Kalsum bint Abdullah  
 
 
 
Sultano Ahmad Shah di Pahang  
Sultano Idris Shah I di Perak Sultano Alang Iskandar di Perak  
 
Cik Ken Uda Sari binti Abdul Rahman  
Sultano Iskandar di Perak  
Cik Ngah Manah binti Manda Duwayat Manda Duwayat  
 
 
Tengku Fatima bint Iskandar  
Sultano Ahmad al-Muadzam Shah di Pahang * Raja Bendahara Tun Ali di Pahang *  
 
Encik Long binti Encik Esah *  
Tengku Nong Fatima bint Ahmad  
Tengku Fatima bint Muhammad Tengku Muhammad bin Bendahara  
 
 
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze malesi[modifica | modifica wikitesto]

Personalmente è stato insignito dei titoli di:

Onorificenze di Pahang[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze di organizzazioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

fonte: [9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Information Malaysia (1989), pg 123
  2. ^ High noon at FAM Congress as TM Pahang takes over, Eric Samuel, 2014/05/25, The Star Online
  3. ^ Tengku Muda: Pahang constitution amended to pave way for new Sultan Read more at https://www.thestar.com.my/news/nation/2019/01/12/tengku-muda-pahang-constitution-amended/#q9Mlx7HWOKMrdAgR.9, su The Star online. URL consultato il 14 gennaio 2019.
  4. ^ Tengku Abdullah to be proclaimed Pahang sultan on Jan 15, su Malaysiakini. URL consultato il 14 gennaio 2019.
  5. ^ Alagappa, pg 267
  6. ^ Agong’s father, former Pahang Sultan, dies at age 88, su The Star Online. URL consultato il 22 maggio 2019.
  7. ^ Sultan Ahmad Shah laid to rest at Pekan Royal Mausoleum, su The Star Online. URL consultato il 23 maggio 2019.
  8. ^ DECRETO NACIONAL 1.256/2006
  9. ^ malay2, su www.royalark.net. URL consultato il 20 settembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN50646145 · LCCN (ENn85030795 · GND (DE1172113386 · WorldCat Identities (ENlccn-n85030795