Agostino Spinola (cardinale)

Agostino Spinola
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Agostino Spinola nell'affresco La Messa di Bolsena di Raffaello Sanzio nei Palazzi Vaticani (1512)
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1482 a Savona
Nominato vescovo19 dicembre 1509 da papa Giulio II
Creato cardinale3 maggio 1527 da papa Clemente VII
Deceduto18 ottobre 1537 a Roma
 

Agostino Spinola (Savona, 1482Roma, 18 ottobre 1537) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano appartenente alla famiglia Spinola, pronipote di Papa Sisto IV e cugino di Papa Giulio II. Fu camarlengo dei papi Clemente VII e Paolo III, segretario di papa Giulio II, vescovo di Perugia, amministratore apostolico di Savona e Alatri, abate dell'abbazia di San Quintino, ecc.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Savona (prima dalla data che in genere venne collocata)[1] da Giovanni fu Niccolò Spinola, poi castellano di Todi, e Petruccia fu Paolo Riario, sorella di Pietro e Girolamo Riario (marito di Caterina Sforza)[2], nipoti di papa Sisto IV. Il padre apparteneva a un ramo degli Spinola stabilito a Savona nel XIV secolo[1]. Il fratello Francesco Spinola, proprietario del Palazzo della Rovere a Savona, sposò Benedetta del Carretto, sorella di Marcantonio Doria del Carretto, 2º principe di Melfi.[3] Era anche fratello di Carlo Spinola, che gli succede nel vescovado di Perugia e fratellastro di Maria de' Zoagli, moglie di Ramberto III Malatesta.

Più famose furono i legami tra la consorteria della Rovere a traverso la nonna Bianca della Rovere, sorella di Sixto IV, in particolare con i cardinali Giuliano della Rovere (Papa Giulio II), Tommaso Riario, Raffaele Riario Sansoni e Leonardo Grosso della Rovere, con i quali è ritratto da Raffaello Sanzio nella Messa di Bolsena dietro Giulio II,[4] e anche con il arcivescovo d'Avignone Orlando della Rovere-del Carreto, tutti importanti promotori del Rinascimento italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Come esponente dell'aristocrazia mercantile ligure, riceve un'importante formazione finanziaria e commerciale che gli permise di entrare al servizio del cugino Raffaele Riario Sansoni, all'epoca vescovo di Cuenca in Spagna, il quale, rimasto a Savona, nel 1501 invia a Agostino a Spagna con carica di canonico, vicario generale e provvisore della diocesi di Cuenca .[1]

All'ascensione del cugino Giuliano della Rovere come papa Giulio II nel 1503 è nominato protonotario apostolico, e nel 1505 segretario apostolico del papa, anche se rimase in Spagna fino al 1510, quando ricevette la nomina di vescovo di Perugia (il 19 dicembre 1509).

Alla morte di Giulio II e l'ascensione del cardinale Giovanni de' Medici come Leone X, divenne così suo stretto collaboratore. Partecipò ad alcune sessioni del Concilio Lateranense V (1512-1517) e accompagnò papa Leone X nel suo viaggio verso Bologna per concludere le trattative con il re Francesco I de Francia dopo la battaglia di Marignano.

Arrestato il cardinale Raffaele Riario Sansoni per la morte di Leone X, intervenne in suo favore e ottenne sua liberazione dopo il pagamento di 50 mile ducati.

Nel 1518, ottone da papa Adriano VI la nomina di abate commendatario di San Pastore di Contigliano (che mantenne fino alla morte) e anche le rendite sui vescovati di Cuenca e di León in Spagna.

Fu creato cardinale presbitero nel concistoro del 3 maggio 1527 col titolo di San Ciriaco alle Terme Diocleziane (poi cambiato con il titolo di Sant'Apollinare nel 1534). Fu camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 1528 alla sua morte. Nel 1529 rinunciò alla sede vescovile di Perugia in favore del fratello Carlo Spinola.[5]

Dal 1º gennaio 1532 all'8 gennaio 1533 fu camerlengo del Sacro Collegio.

Morte e mausoleo[modifica | modifica wikitesto]

Morì a Roma, la salma fu trasferita a Savona e tumulata nel sepolcro degli Spinola nel convento di San Domenico il Vecchio al Priamar, demolito per i genovesi nel 1544. Il bassorilievo marmoreo della tomba si trova ora nel Palazzo del Carretto-Pavese-Pozzobonelli.[6]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Musso, Ricardo. "Agostino Spinola". Dizionario Biografico degli Italiani. TRECCANI., su treccani.it.
  2. ^ Bruno, Federico. "La ricostituzione del LIBRO D’ORO del Comune di Savona". Parte III. Atti della Società Savonese di Storia Patria. Vol. IV. Savona. 1921. Pg. 50 (PDF), su storiapatriasavona.it.
  3. ^ Francesco Spinola – Spinola, su spinola.it. URL consultato il 31 ottobre 2023.
  4. ^ Messa di Bolsena, su m.museivaticani.va. URL consultato il 31 ottobre 2023.
  5. ^ Cardinale Agostino Spinola – Spinola, su spinola.it. URL consultato il 31 ottobre 2023.
  6. ^ Monumento funebre del Cardinale Agostino Spinola – Spinola, su spinola.it. URL consultato il 31 ottobre 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Perugia Successore
Matteo Baldeschi 19 dicembre 1509 - 15 febbraio 1529 Carlo Spinola
Predecessore Cardinale presbitero di San Ciriaco alle Terme Diocleziane Successore
Scaramuccia Trivulzio 3 agosto 1527 - 5 settembre 1534 Francesco Corner
Predecessore Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore
Francesco Armellini Pantalassi de' Medici 8 giugno 1528 - 18 ottobre 1537 Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora
Predecessore Amministratore apostolico di Savona Successore
Tommaso Riario
(vescovo)
17 luglio 1528 - 18 ottobre 1537 Giacomo Fieschi
(vescovo)
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Benedetto Accolti il Giovane 1º gennaio 1532 - 8 gennaio 1533 Gianvincenzo Carafa
Predecessore Cardinale presbitero di Sant'Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine Successore
Antonio Sanseverino, O.S.Io.Hieros. 5 settembre 1534 - 18 ottobre 1537 Giacomo Simonetta
Predecessore Amministratore apostolico di Alatri Successore
Filippo Lodovico Ercolani
(vescovo)
10 maggio 1535 - 18 ottobre 1537 Bernardino Visconti
(vescovo)
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