Abu Muslim al-Turkmani

Abu Muslim al-Turkmani
Foto di Abu Muslim al-Turkmani
NascitaTell 'Afar, 1959
MorteMosul, 18 agosto 2015
Cause della morteUcciso in battaglia
Dati militari
Paese servito Iraq
Ribelli sunniti
Stato Islamico
Forza armata Esercito iracheno
Esercito dello Stato Islamico
SpecialitàIntelligence
Terrorista
UnitàGuardia Repubblicana Speciale Irachena
Istikhbarat
GradoTenente colonnello
ComandantiSaddam Hussein
Abu Bakr al-Baghdadi
GuerreSeconda guerra del Golfo
Guerra civile irachena
Guerra al terrorismo
CampagneIntervento militare contro lo Stato Islamico
Altre caricheGovernatore delle province irachene dello Stato Islamico
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Fāḍel Aḥmed ʿAbd Allāh al-Ḥiyālī (in arabo ﻓﺎﺿﻞ ﺍﺣﻤﺪ ﻋﺒﺪالله ﺍﻟﺤﻴﺎﻟﻲ?; Tell 'Afar, 1959Mosul, 18 agosto 2015) è stato un generale iracheno.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fāḍel Aḥmed ʿAbd Allāh al-Ḥiyālī - il cui nome di battaglia era Abū Muslim al-Turkmānī (in arabo ﺍﺑﻮ ﻣﺴﻠﻢ ﺍﻟﺘﺮﻛﻤﺎﻧﻲ?), ma anche Abū Muʿtazz al-Qurashī,[1] - era un generale iracheno sotto Saddam Hussein.[2] Secondo alcuni documenti scoperti in Iraq era un tenente colonnello dell'unità di intelligence (Istikhbarat), e trascorse anche del tempo tra le forze speciali della Guardia Repubblicana Speciale fino all'arrivo delle prime forze americane nella Seconda guerra del golfo.[3][4]

Congedato dalle forze armate irachene si unì ai ribelli musulmani sunniti per combattere contro gli statunitensi.[2] Come altri leader dello Stato Islamico, al-Turkmani ha vissuto un periodo di detenzione nella prigione statunitense di Camp Bucca, in Iraq.[5][6]

Dal novembre 2014 è stato il governatore dei territori iracheni del califfato dello Stato Islamico e i governatorati che lo Stato islamico vorrebbe conquistare, ed era considerato uno dei vice, assieme ad Abu Ali al-Anbari che si occupava della Siria, di Abu Bakr al-Baghdadi. Il suo ruolo politico era quello di supervisionare i consigli locali, mentre quello militare comprendeva la direzione di operazioni contro gli opponenti dello Stato Islamico.[2]

Il 18 agosto 2015 è stato ucciso da un drone americano vicino Mosul. La notizia è stata poi confermata dal portavoce dello Stato Islamico Abu Muhammad al-'Adnani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Eric Schmitt, A raid on ISIS yields a trove of intelligence, su The New York Times, 8 giugno 2015. URL consultato il 10 giugno 2015.
  2. ^ a b c (EN) Brutal Efficiency: The Secret to Islamic State's Success, su The Wall Street Journal, 3 settembre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  3. ^ (EN) Inside the leadership of Islamic State: how the new 'caliphate' is run, su Telegraph.co.uk, 9 luglio 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  4. ^ (EN) Organizational Breakdown of Islamic State
  5. ^ (EN) How America Helped ISIS, su New York Times, 1º ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  6. ^ (EN) Who runs the militant group Islamic State?, su uk.reuters.com. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]