Abbondio Rezzonico

Abbondio Rezzonico, I principe Rezzonico
Il principe Abbondio Rezzonico, ritratto da Pompeo Batoni, 1766
Principe Rezzonico
Stemma
Stemma
In carica1765 –
1810
PredecessoreTitolo inesistente
SuccessoreTitolo estinto
TrattamentoSua Grazia
NascitaVenezia, 19 febbraio 1742
MorteRoma, 1 marzo 1810
DinastiaRezzonico
PadreAurelio Rezzonico, III barone del Sacro Romano Impero
MadreAnna Giustiniani
ConsorteIppolita Boncompagni Ludovisi
Religionecattolicesimo
Abbondio Rezzonico

Senatore di Roma
Durata mandato1765 –
1810

Abbondio Rezzonico I principe Rezzonico (Venezia, 19 febbraio 1742Roma, 1º marzo 1810) è stato un nobile e dignitario pontificio italiano; ha ricoperto la carica di Senatore di Roma dal 1765 al 1810[1].

Stemma dei Rezzonico, Ca' Rezzonico, Venezia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Venezia il 19 febbraio 1742, Abbondio era figlio di Aurelio Rezzonico, III barone del Sacro Romano Impero (fratello del futuro papa Clemente XIII), e di sua moglie, la nobildonna Anna Giustiniani. Venne battezzato col nome di Abbondio in ricordo del santo vescovo patrono di Como, città dalla quale la famiglia anticamente proveniva. Era fratello di Carlo e Giovanni Battista, futuri cardinali, pronipote del cardinale Gianfrancesco Barbarigo ed imparentato per parte di sua nonna con il beato Gregorio Barbarigo (proclamato santo nel 1761 da suo zio papa).

Fu proprio alla figura del potente zio Carlo eletto al soglio pontificio col nome di Clemente XIII nel 1758, che Abbondio dovette gran parte della propria fortuna. Nel 1760, all'estinzione della nobile e ricca casata dei Pamphili con la morte di Girolamo Pamphili, IV principe di San Martino al Cimino e Valmontone, rimase vacante la carica di Gonfaloniere del Senato e del Popolo Romano che era ereditaria presso questa famiglia. La carica venne concessa dal pontefice a Ludovico, fratello maggiore di Abbondio, il quale però morì senza figli nel 1786, lasciando il fratello erede delle sue fortune.[2]

Abbondio, che già aveva titoli nella nobiltà veneziana dove la sua famiglia aveva col tempo acquistato ed abbellito la splendida Ca' Rezzonico (dove Abbondio fu patrono del Tiepolo), mancava comunque di un corretto inserimento all'interno della nobiltà pontificia e per questo suo zio, intenzionato a dare lustro alla propria famiglia in pieno spirito nepotista come molti altri suoi predecessori avevano fatto, creò Abbondio al titolo di principe. Nel 1787 la carriera di Abbondio, sempre ad opera dello zio pontefice, si avvalse anche della nomina a gonfaloniere perpetuo del senato e popolo romano e senatore di Roma[3]. Per l'occasione, il celebre pittore lucchese Pompeo Batoni realizzò per lui un monumentale ritratto (3 m x 2 m), tra i meglio esemplificativi della pittura celebrativa del XVIII secolo, realizzato al fine di consacrare pubblicamente la potenza raggiunta dalla famiglia Rezzonico a Roma.

Morì a Roma il 1 marzo 1810. Non avendo avuto figli dal proprio matrimonio, con la morte di Abbondio si estinse il titolo di principe Rezzonico. Nominò erede delle sue sostanze la sorella Quintilia, sposata al nobile Lodovico Widmann, la cui famiglia ereditò il patrimonio dei Rezzonico veneziani.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Abbondio sposò a Roma il 7 febbraio 1768[4] la principessa Ippolita Boncompagni Ludovisi (1751-1813), figlia di Gaetano I Boncompagni Ludovisi, principe di Piombino e duca di Sora, e di sua moglie, Laura Chigi (figlia di Augusto Chigi, II principe di Farnese). La coppia non ebbe figli.

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Aurelio Rezzonico, I barone del Sacro Romano Impero  
 
 
Giovanni Battista Rezzonico, II barone del Sacro Romano Impero  
 
 
 
Aurelio Rezzonico, III barone del Sacro Romano Impero  
Antonio Barbarigo  
 
 
Vittoria Barbarigo  
Chiara Duodo  
 
 
Abbondio Rezzonico, I principe Rezzonico  
Francesco Giustiniani Pietro Giustiniani  
 
Alba Grimani  
Ludovico Giustiniani  
Anna Vidiman Paolo Vidiman  
 
 
Anna Giustiniani  
Alessandro Crotta Giovanni Crotta  
 
 
Adriana Crotta  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Claudio De Dominicis, Senatori, Conservatori, Caporioni e loro Priori e Lista d'oro delle famiglie dirigenti (secc. X-XIX) Membri del Senato della Roma pontificia, Roma 2009, p.29
  2. ^ Tale nomina venne contesa a lungo con la famiglia dei duchi Sforza-Cesarini, contesa che ad ogni modo cessò definitivamente con la morte di Abbondio e l'estinzione della casata dei Rezzonico
  3. ^ Morini.
  4. ^ vedi qui, su books.google.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Venezia, Tipografia Emiliana, 1840, p. 195.
  • Marco Gallo, Inediti ritratti della Roma di Clemente XIII. I cardinali Carlo Rezzonico, Giovanni Ottavio Bufalini, Giovanni Battista Rezzonico e il pittore Giovanni Domenico Porta. (Parte prima), in I Cardinali di Santa Romana Chiesa collezionisti e mecenati. Tomo II. "Sal terrae, ac lucernae positae super candelabrum", a cura di Marco Gallo, Roma 2001, pp. 48–60
  • Marco Gallo, Inediti ritratti della Roma di Clemente XIII. I cardinali Carlo Rezzonico, Giovanni Ottavio Bufalini, Giovanni Battista Rezzonico e il pittore Giovanni Domenico Porta. (Parte seconda. Il testamento e gli inventari), in I Cardinali di Santa Romana Chiesa collezionisti e mecenati. Tomo IV. "Templi Dei bases, firmamenta et columina Christianae Reipublicae, a cura di Marco Gallo, Roma 2002, pp. 46–65
Predecessore Principe Rezzonico Successore
Titolo inesistente 1765 - 1810 Titolo estinto
Controllo di autoritàVIAF (EN89764107 · ISNI (EN0000 0000 6297 5410 · BAV 495/294822 · ULAN (EN500354641 · GND (DE1163064238 · WorldCat Identities (ENviaf-89764107