Zucca

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Cucurbita
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Cucurbitales
Famiglia Cucurbitaceae
Genere Cucurbita
L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Violales
Famiglia Cucurbitaceae
Genere Cucurbita
Nomi comuni

zucca

Zucche

Con il termine zucca vengono identificati i frutti di diverse piante cultivar appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae, in particolare alcune specie del genere Cucurbita (Cucurbita maxima, Cucurbita pepo e Cucurbita moschata) ma anche specie appartenenti ad altri generi come ad esempio la Lagenaria vulgaris o zucca ornamentale, oppure la Sicyos edulis. Sono di forma rotonda, con una buccia liscia, leggermente nervata, e il più delle volte di colore da giallo intenso ad arancione. Il guscio generalmente contiene i semi e la polpa.

Le zucche sono ampiamente coltivate per il cibo, oltre che per scopi estetici e ricreativi. La torta di zucca, ad esempio, è una parte tradizionale dei pasti del Ringraziamento in Nord America, e le zucche sono spesso scolpite come lanterne per le decorazioni intorno ad Halloween, sebbene la purea di zucca e i ripieni di torta di zucca sono solitamente realizzati in commercio con varietà di zucca invernale diverse da quelle utilizzate per le lanterne.[1]

Il periodo di raccolta in Italia va da settembre a tutto novembre.[2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zucca del genere "cucurbita" è stata importata in Europa nel XVI secolo dai coloni spagnoli dall'America, dove era già coltivata.[4] Originaria del Nord America (Messico nord-orientale e Stati Uniti meridionali), la zucca è una delle piante domestiche più antiche, essendo stata utilizzata già dal 7.000 al 5.500 a.C.[1] Nel Vecchio Mondo era presente la zucca del genere "lagenaria" e la specie Lagenaria siceraria fu utilizzata già dagli egizi, dai greci, dagli etruschi e dai romani.[5] Dioscoride e Plinio definirono la zucca “refrigerio della vita umana, balsamo dei guai”.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

I 10 maggiori produttori di zucca nel 2018[6]
Paese Produzione (tonnellate)
Bandiera della Cina Cina 8.133.734
Bandiera dell'India India 5.569.809
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 1.338.000
Bandiera della Russia Russia 1.189.539
Bandiera del Messico Messico 776.073
Bandiera della Spagna Spagna 717.645
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 683.038
Bandiera della Turchia Turchia 616.777
Bandiera dell'Italia Italia 596.397
Bandiera del Malawi Malawi 480.233

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Semi di Zucca (maturati)

La zucca è comunemente usata nella cucina di diverse culture: la polpa di zucca si consuma cotta, i semi si mangiano abbrustoliti e opportunamente salati, crudi sono stati utilizzati per le proprietà vermifughe e tenifughe, inoltre da essi viene estratto un olio commestibile dal gusto delicato. La zucca è un frutto che si presta a numerose ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella, alcune si conservano tagliate a fette ed essiccate.[7] Particolarmente famosi sono i tortelli alla mantovana, ripieni appunto dell'omonima varietà di zucca.

Anche della zucca si possono usare i fiori, solamente quelli maschili, quelli cioè con il gambo (peduncolo) sottile, che dopo l'impollinazione sono destinati ad appassire, da friggere, dopo averli impanati, come quelli delle zucchine.

zucca sezionata al centro
Campo di zucche
Diversi tipi di zucca
Fiore di zucca
Semi di zucca
zucche ornamentali

Alcuni tipi di zucche[modifica | modifica wikitesto]

Le specie più usate in cucina in Italia sono, per esempio, Cucurbita maxima, come la Zucca Marina di Chioggia, e Cucurbita moschata, come la Zucca di Napoli.

Altri nomi comuni di zucche:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

  • La zucca è celebre per l'usanza, diffusa in occasione della festa di Halloween, di svuotarla, intagliarla in modo che ricordi un volto umano, e inserire al suo interno una candela o un'altra luce. Il personaggio così ottenuto prende il nome di Jack-o'-lantern. I tipi di zucca solitamente usati per questa creazione sono la Jack-o'-lantern pumpkin variety (Cucurbita pepo), oltre alle Captain Jack, Connecticut field pumpkin, Aspen, Orange Bulldog, Gladiator, Howden Field pumpkin, Kratos Pumpkin, Cronus Pumpkin, secretariat pumpkin variety, Ares Pumpkin, Autumn Gold ed Atlantic Giant.
  • Nella versione di Charles Perrault della popolare fiaba Cenerentola, la Fata madrina trasforma una zucca in carrozza, così da permettere a Cenerentola di recarsi al ballo[10]
  • Apokolokyntosis, che in greco antico significa "trasformazione in zucca", è una satira menippea contro l'imperatore romano Claudio, opera dello scrittore latino Lucio Anneo Seneca.
  • Una leggenda diffusa nei Balcani e associata al popolo Rom racconta che se si abbandona una zucca in un campo in una notte di luna piena, essa si trasforma in vampiro[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Cucurbita pepo L., su Kew Science.
  2. ^ (IT) Quando si raccoglie la zucca: come capirlo, su Orto da Coltivare.
  3. ^ (IT) Scopri quando si raccolgono le zucche e come conservarle, su L'Ortofruttifero, 4 novembre 2016.
  4. ^ Chi ha portato la zucca in Italia?, in coltivare.wiki.
  5. ^ Zucca: storia, usanze e ricette, su Michelin guide.
  6. ^ (EN) Food and Agriculture Organization of The United Nations, FAOSTAT, su fao.org. URL consultato il 7 agosto 2020.
  7. ^ Zucca, in Enciclopedia Treccani.
  8. ^ Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della regione Lombardia (PDF) [collegamento interrotto], su agricoltura.regione.lombardia.it, 22 aprile 2010. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  9. ^ Civiltà Contadina Galleria immagini, su civiltacontadina.it. URL consultato il 13 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2016).
  10. ^ Fiabe Classiche - C.Perrault: Cenerentola (anche: «Cenerentola ovvero La pianellina di vetro»), su paroledautore.net. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  11. ^ *Tatomir P. Vukanović, The Vampire; published in four parts in the Journal of the Gypsy Lore Society from 1957 to 1960. (excerpts),(reprinted in) Jan L. Perkowski, Vampires of the Slavs (Columbus, Ohio: Slavica Publishers, 1976)

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