Ziyad Khalaf Raja al-Karbuli

Ziyād Khalaf Rajā al-Karbūlī (in arabo زياد خلف رجا الكربولي?; al-Qa'im, ... – 4 febbraio 2015) è stato un terrorista iracheno.

Terrorista fondamentalista,[1] già ufficiale iracheno e figlio dello sceicco della tribù degli al-Karabla, clan dei Dulaym.

Arresto e processo[modifica | modifica wikitesto]

Fu catturato dai servizi d'Intelligence giordani nel maggio del 2006 e incriminato per essere stato un importante collaboratore del terrorista Abū Muṣʿab al-Zarqāwī: accusa respinta da al-Karbūlī, che dichiarò la sua innocenza al tribunale chiamato a giudicarlo.
Egli negò di essere stato prelevato di essere stato arrestato il 10 maggio in Iraq nel corso di un'operazione congiunta tra le forze armate e l'Intelligence della Giordania, dichiarando di essere stato "rapito" in Libano il 6 maggio.[2]

Il 23 maggio 2006 ammise tuttavia di essere un veterano di al-Jamāʿat al-Tawḥīd wa al-Jihād (poi al-Qāʿida in Iraq) e uno stretto collaboratore di Abū Muṣʿab al-Zarqāwī, riconoscendo di aver sequestrato e provocato la morte di cittadini giordani, inclusi autisti di autotreni, di aver sequestrato parimenti un cittadino iracheno e due marocchini nell'ottobre del 2005.[3][4]

Esecuzione[modifica | modifica wikitesto]

Fu condannato a morte e la pena fu eseguita il 4 febbraio 2015 per impiccagione, con le stesse modalità decretate per la terrorista irachena Sāǧida Mubārak ʿAṭrūs al-Rīshāwī, in relazione con la messa a morte del pilota giordano Muʿādh al-Kasāsbeh (catturato dall'Isis dopo che il suo F-16 era stato abbattuto sui cieli di Raqqa nel dicembre del 2014).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Jordan Executes Two Prisoners to Avenge ISIS Murder of Pilot, su NBC News.
  2. ^ Al-Qaeda’s Leader Denies Terror Charges in Jordan, su arabnews.com.
  3. ^ Xinhua – English, in xinhuanet.com (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2015).
  4. ^ Iraqi Customs Agent Arrested in Jordan Confesses to Al Qaeda Killings, su Fox News. URL consultato il 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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