Zaluzaniinae

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Zaluzaniinae
Immagine di Zaluzaniinae mancante
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Heliantheae
Sottotribù Zaluzaniinae
H. Rob., 1978
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Heliantheae
Sottotribù Zaluzaniinae
H. Rob., 1978
Generi

Zaluzaniinae H. Rob., 1978 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Heliantheae).

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di questa sottotribù deriva dal suo genere tipo (Zaluzania Pers.) che a sua volta deriva probabilmente dal medico/botanico polacco Adam von Zaluziansky-Zaluzian (1558-1613).[1]
Il nome della sottotribù è stato definito per la prima volta dal botanico Harold Ernest Robinson (1932-) nella pubblicazione "Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York - 41(1): 44 " del 1978 .[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questa sottotribù hanno un portamento erbaceo eretto con cicli biologici sia annuali che perenni. Sono presenti anche specie arbustive. L'altezza varia da 30 a 80 cm per le specie erbacee, e fino a 250 cm per gli arbusti.[3][4]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno e sono picciolate; nella maggior parte sono foglie basali. La lamina è a forma da deltata a cordata a ovata e priva di lobi (cioè intera), raramente è trilobata (palmata) o pennatifida; la superficie è trinervata e può essere ricoperta da ghiandole punteggiate.

Le infiorescenze si compongono di capolini terminali, discoidi o radiati, raccolti in cime panicolate o corimbiformi. I capolini sono formati da un involucro da campanulato a emisferico composto da diverse squame (o brattee) da 10 a 25 subuguali e disposte su 2 - 3 serie (con forme da lanceolate a lineari), al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Il ricettacolo è da convesso a conico ed è sempre provvisto di pagliette (a volte verdi e a volte tridentate) a protezione della base dei fiori.

I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio, fino a 10 (a volte possono mancare), sono femminili e fertili con corolle gialle; le lamine sono percorse da 9 - 12 nervi più o meno marrone. I fiori del disco da 30 a 100, sono ermafroditi e fertili; le corolle sono gialle, pentamere e sono prive di fasci fibrosi vascolari.

L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[5] Le antere sono provviste di appendici con tricomi ghiandolari.

Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[5]. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale; possiede inoltre due fasci vascolari. Le superfici stigmatiche degli stigmi sono fuse.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono compressi, a sezione debolmente quadrata, obovata, talvolta asimmetrica con la parte adassiale da piatta a concava e la parte abassiale convessa; il colore è scuro. La superficie è glabra. Il pappo è assente (negli acheni dei fiori del disco) o raramente (negli acheni dei fiori del raggio) è formato da poche squamelle.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo gruppo è relativa al Messico e alle zone sud-ovest degli USA.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Dalla circoscrizione iniziale fatta da Robinson (1978) è stato escluso il genere Chromolepis Benth. ora incluso nella sottotribù Chromolepidinae Panero, 2005.
La sottotribù come è descritta attualmente comprende 2 generi e 11 specie.[3]

Genere N. specie Distribuzione
Zaluzania Pers., 1807 10 spp. (*) Messico e USA (zone del sud-ovest)
Hybridella Cass., 1817 1 sp.
(H. globosa Cass.)
Messico

(*) In uno studio recente[6] sono state portate a 11 le specie di questo genere (nuova specie Zaluzania durangensis B.L. Turner).
Il numero cromosomico delle specie di questa sottotribù varia da 2n = 32 a 2n = 36.[3]
I due generi della sottottribù si distinguono in base ai seguenti caratteri morfologici:[3]

  • Zaluzania: la lamina delle foglie è intera o al massimo trilobata, qualche volta i lobi sono sezionati; la pagliette del ricettacolo hanno una forma ovale; le antere sono colorate di giallo.
  • Hybridella: le foglie sono profondamente sezionate a forma pennatifida; la pagliette del ricettacolo hanno una forma lineare; le antere sono colorate di nero.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 16 dicembre 2012.
  2. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 dicembre 2012.
  3. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 472.
  4. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 16 dicembre 2012.
  5. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  6. ^ Billie L. Turner, RECENSION OF THE MEXICAN SPECIES OF ZALUZANIA (ASTERACEAE: HELIANTHEAE) (PDF) [collegamento interrotto], in Phytologia (December 2012) 94(3): pag. 319-333.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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