Yhyach

Yhyach
Rito dell'alimentazione del fuoco
Nome originaleЫhыах
Datasolstizio di giugno
Periodotra il 20 e il 25 giugno
Celebrata inJakuzia
Oggetto della ricorrenzaCapodanno

Yhyach (in sacha Ыhыах, in russo Ысыах, Ysyach) è una festività della Repubblica sacha. Il termine Yhyach significa "abbondanza", la festa coincide con il solstizio d'estate e segna l'inizio del nuovo anno per il popolo sacha. La festa, strettamente associata con le divinità del sole e della fertilità, prevede preghiere rituali, offerte di kumis, danze, giochi popolari e corse di cavalli.

Celebrazione[modifica | modifica wikitesto]

Yhyach[1] è la festa più importante della Jacuzia. Prima della seconda guerra mondiale veniva celebrata il 22 giugno. Poiché la data coincise con l'Operazione Barbarossa e l'inizio della "grande guerra patriottica" (22 giugno 1941) per ragioni morali ed etiche la celebrazione si tiene tra il 10 giugno e il 25 giugno a seconda dell'ulus (rajon) e delle preferenze locali.

Per l'occasione le persone vestono i costumi tradizionali. Secondo la tradizione uno sciamano, vestito di bianco, apre la cerimonia. Egli è accompagnato da sette ragazze vergini e nove ragazzi vergini; il kumis viene sparso a terra e sul fuoco. Egli prega gli spiriti Ajyy[2] per il benessere delle persone e chiede agli spiriti di benedire tutti i presenti. In seguito vi sono danze e canti e alla fine i presenti si riuniscono nella danza Ohuochaj (vedi sotto), si svolgono poi gare e giochi nazionali, si mangiano piatti tipici e si beve il kumis. Si suona il chomus (lo scacciapensieri) e il kyrimpa (il violino jakuto) e vi sono esibizioni di canto armonico.

La festa di Yhyach si svolge in un grande alas (o alaas)[3],[4] dove troneggia un grande Albero del Mondo, simbolo del collegamento dell'intero universo: l'albero si trova nel "mondo di mezzo", le sue radici sono nel "mondo inferiore", i suoi rami nel "mondo superiore".

Il Grande Albero del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Il Grande Albero del Mondo nel villaggio di Majja

Il "grande albero del mondo" (Aal Luuk Mas) è la dimora di Aan Alakhchyn Khatun, la signora della Terra, e possiede una grande proprietà di guarigione; esso è il simbolo del collegamento fra i tre Mondi nel poema epico nazionale sacha Oloncho[5][6] (Олоҥхо):

  • Il Mondo Superiore - la parte superiore dell'albero - abitato da divinità benevole. Sede del saggio Yuyung Aiyy Toion (Grande Signore Bianco).
  • Il Mondo di Mezzo - il tronco e i rami - abitato dalla gente comune, assieme agli spiriti (ichchi) di vari esseri vivente e oggetti terreni.
  • Il Mondo Inferiore - le radici - abitato dagli oggetti del male. Sede del malvagio Arsan Duolai.

La danza Ohuochaj[modifica | modifica wikitesto]

La danza Ohuochaj (Оhуохай)[7] consiste in un grande girotondo, che simboleggia il cerchio della vita, mentre si cantano canzoni dedicate alla forza della natura. Le persone si tengono sotto braccio o per mano, con il piede sinistro in avanti si muovono ritmicamente nella direzione del movimento del sole allo scopo di catturarne l'energia. Un direttore del coro improvvisa i testi e tutti i presenti ripetono i versi. L'improvvisazione poetica del Ohuochaj rappresenta una dei più ricchi e antichi generi di folklore Sakha. Si ritiene che chiunque entri a far parte del cerchio si carichi di energia per tutto l'anno.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ysyach
  2. ^ (RU) La religione tradizionale jakuta Aar Aiyy Archiviato il 5 maggio 2016 in Internet Archive.
  3. ^ Алас Grande enciclopedia sovietica
  4. ^ L'alaas è una depressione poco profonda, tipica della Jakuzia, ricoperta da una vegetazione erbacea, formatasi in seguito al cedimento del permafrost artico a causa di ripetute fusioni e ricongelamenti. Quando l'acqua di fusione riempie la depressione, si forma dapprima un lago poco profondo che alla fine si asciuga e viene sostituito dalla vegetazione erbacea.
  5. ^ (EN) What is Olonkho?
  6. ^ (RU) ЯКУТСКИЙ ГЕРОИЧЕСКИЙ ЭПОС ОЛОНХО
  7. ^ Susan A. Crate, Ohuokhai: Sakhas’ Unique Integration of Social Meaning and Movement, Journal of American Folklore, 119(472): 161-183, Board of Trustees of the University of Illinois, 2006

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