Wilhelmshaven

Wilhelmshaven
Città extracircondariale
Wilhelmshaven – Stemma
Wilhelmshaven – Bandiera
Wilhelmshaven – Veduta
Wilhelmshaven – Veduta
Veduta dall'alto del centro di Wilhelmshaven
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
Land Bassa Sassonia
DistrettoNon presente
CircondarioNon presente
Territorio
Coordinate53°31′43″N 8°06′20″E / 53.528611°N 8.105556°E53.528611; 8.105556 (Wilhelmshaven)
Altitudinem s.l.m.
Superficie107,07 km²
Abitanti75 027[1] (31-12-2021)
Densità700,73 ab./km²
Comuni confinantiSande, Schortens, Wangerland
Altre informazioni
Cod. postale26351–26389
Prefisso(+49) 04421, 04423, 04425
Fuso orarioUTC+1
Codice Destatis03 4 05 000
TargaWHV
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Wilhelmshaven
Wilhelmshaven
Wilhelmshaven – Mappa
Wilhelmshaven – Mappa
Sito istituzionale

Wilhelmshaven (in basso sassone Willemshaven) è una città extracircondariale di 75 027 abitanti[1] della Bassa Sassonia, in Germania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Wilhelmshaven si trova sulla costa nordoccidentale della baia dello Jadebusen, alla foce del fiume Jade nel Mare del Nord.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Navi storiche nel porto

Wilhelmshaven fu fondata nel 1869 come porto militare del regno di Prussia. Il territorio della città fu ceduto appositamente dall'Oldenburg alla Prussia, costituendone un'exclave. Acquisì il titolo di città nel 1873.

I sobborghi di Bant, Heppens e Neuende, appartenenti all'Oldenburg, si unirono nel 1911 a formare la nuova città di Rüstringen.

Dall'ammutinamento di due navi ormeggiate a Wilhelmshaven (29 ottobre 1918), ebbe inizio la "rivoluzione controllata" che portò alla Repubblica di Weimar.

Nel 1937 la cosiddetta "legge sulla Grande Amburgo" decretò l'annessione della città di Rüstringen a Wilhelmshaven; contemporaneamente Wilhelmshaven cessò di essere un'exclave prussiana, e fu ceduta allo Stato libero di Oldenburg.[2] La frazione di Eckwarderhörn venne invece distaccata da Wilhelmshaven e aggregata al comune di Butjadingen.[3]

La città fu gravemente colpita dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Wilhelmshaven è tradizionalmente importante per la navigazione militare e civile.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Wilhelmshaven è divisa, a fini statistici, in 5 zone (Stadtbereich), suddivise a loro volta in 23 quartieri (Stadtteil):

  • 1. Stadtbereich Süd, con i quartieri:
    • 11 Innenhafen
    • 12 Innenstadt
    • 13 Bant
    • 14 Ebkeriege
  • 2. Stadtbereich Mitte, con i quartieri:
    • 21 Heppens
    • 22 Siebethsburg
    • 23 Rüstringer Stadtpark
    • 24 Neuengroden
    • 25 Altengroden
    • 26 Rüstersiel
  • 3. Stadtbereich West, con i quartieri:
    • 31 Neuende
    • 32 Schaar
    • 33 Aldenburg
    • 34 Maadebogen
    • 35 Langewerth
  • 4. Stadtbereich Nord, con i quartieri:
  • 5. Stadtbereich Ost, con i quartieri:
    • 51 Heppenser Groden
    • 52 Rüstersieler Groden
    • 53 Voslapper Groden

Fedderwarden e Sengwarden possiedono lo status di frazione (Ortschaft), con un certo grado di autogoverno.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

La città intrattiene "rapporti di amicizia" (Städtefreundschaft) con:

Il porto di Wilhelmshaven è gemellato (Hafenpartnerschaft) con:

Le frazioni di Sengwarden e Fedderwarden sono gemellate con:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ente statistico della Bassa Sassonia - Dati sulla popolazione
  2. ^ (DE) Gesetz über Groß-Hamburg und andere Gebietsbereinigungen, Artikel 2, § 7, comma 1, su verfassungen.de. URL consultato il 6 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2017).
  3. ^ (DE) Gesetz über Groß-Hamburg und andere Gebietsbereinigungen, Artikel 2, § 7, comma 2, su verfassungen.de. URL consultato il 6 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN127897604 · ISNI (EN0000 0004 0479 5381 · SBN TO0L004399 · LCCN (ENn84208034 · GND (DE4066173-8 · BNF (FRcb13614616t (data) · J9U (ENHE987007559798105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84208034