Volt Europa

Volt Europa
PresidenteFrancesca Romana D'Antuono
Mels Klabbers
StatoBandiera dell'Europa Europa
SedeBruxelles
AbbreviazioneVolt
Fondazione29 marzo 2017
IdeologiaFederalismo europeo[1]
Europeismo[2]
Liberalismo sociale[3]
Progressismo[4]
CollocazioneCentro[5]/Centro-sinistra[6]
Gruppo parl. europeoI Verdi/Alleanza Libera Europea
Seggi Parlamento europeo
2 / 705
[7]
Organizzazione giovanileVolt Violet
ColoriViola
SloganTorniamo a credere nella politica!
Sito webvolteuropa.org/

Volt Europa (spesso abbreviato in Volt) è un partito politico paneuropeo, sotto forma legale di associazione di partiti e persone, fondato nel 2017 da Andrea Venzon con il supporto di Colombe Cahen-Salvador e Damian Boeselager; è presente in trentadue paesi d'Europa[8][9][10]. Oltre agli stati membri dell'Unione europea, Volt raggiunge alcuni stati che non ne fanno parte, quali Svizzera, Albania e Regno Unito.

Volt si presenta come un movimento paneuropeo e progressista che sottolinea l'importanza di creare una voce europea unitaria e federale che abbia un maggiore peso al livello mondiale.[11][12]

Volt Europa non è formalmente un partito, ma si articola in diversi partiti nazionali che ne rispettano lo Statuto[13], le politiche (Mapping of Policies)[14] e gli ideali politici. Attraverso i diversi Volt nazionali, che ambiscono a diventare partiti in tutti i Paesi in cui sono presenti, Volt Europa punta a partecipare alla vita politica europea su tutti i livelli: comunitario, nazionale e locale.[15][16] La collaborazione tra i vari partiti nazionali permette a Volt di valorizzare la condivisione delle buone pratiche.[17]

Alle elezioni europee del 2019, ottenendo lo 0,7% dei voti in Germania, Volt elegge Damian Boeselager come suo primo eurodeputato.[18] Gli iscritti del movimento hanno votato per far aderire Boeselager al gruppo parlamentare I Verdi/Alleanza Libera Europea, col quale era già stato raggiunto un accordo.[19]

Alle elezioni olandesi del 2021, ottenendo il 2,42%, Volt elegge i suoi primi 3 parlamentari in un parlamento nazionale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Volt Europa è stato fondato il 29 marzo 2017: secondo i fondatori, la fondazione fu una reazione al crescente populismo nel mondo e alla Brexit.[20] Il progetto, inizialmente denominato Vox Europe e successivamente rinominato a causa dell'omonimia con il partito spagnolo Vox[21], è finanziato attraverso delle campagne di crowdfunding e donazioni private.[22]

Nel marzo del 2018 ad Amburgo è nato il primo partito nazionale collegato a Volt Europa.[23] Il 14 luglio 2018 è stato invece fondato a Bologna il relativo partito italiano, Volt Italia, il cui primo congresso nazionale si è tenuto a Firenze a febbraio del 2019.[24][25][26]

Il 14 ottobre 2018 per la prima volta un partito affiliato a Volt partecipa a delle elezioni locali, in Belgio.[27][28]

Le elezioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 e il 28 ottobre l'assemblea generale, riunita ad Amsterdam con più di 450 delegati partecipanti, ha approvato la Dichiarazione di Amsterdam, il programma unitario con cui Volt intendeva correre alle elezioni europee del 2019.[29][30] Per l'occasione Volt ha presentato una propria lista in otto stati membri, con l'obiettivo di eleggere abbastanza rappresentanti per poter creare un gruppo all'interno del Parlamento europeo.[31]

Dal 22 al 24 marzo 2019 Volt Europa ha organizzato il suo primo congresso europeo a Roma[32], presentando i propri candidati per le elezioni del Parlamento europeo del 2019. A seguito di queste ultime, è stato eletto un unico eurodeputato: il tedesco Damian Boeselager.[18] Successivamente si sono aperte le trattative con altri gruppi politici, nella specie l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, l'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa e I Verdi/Alleanza Libera Europea; dopo un accordo di massima coi liberali e i verdi[33], tra il 7 e il 9 giugno gli iscritti di Volt sono stati chiamati a votare tra questi due gruppi e quello dei Non iscritti[34] e, in tale circostanza, più dell'80% dei votanti si è espresso per l'accordo col gruppo Verdi/ALE.[19]

Volantini di Volt in tedesco

Dal 12 al 13 ottobre 2019 Volt Europa ha ospitato a Sofia la sua seconda assemblea generale per eleggere il nuovo board di Volt Europa. Il movimento ha eletto l'ex-presidente di Volt Germania Valerie Sternberg e l'ex-capolista alle elezioni europee e leader di Volt Paesi Bassi, Reinier van Lanschot, come co-presidenti di Volt Europa. La neoeletta tesoriera è l'ex-candidata alle europee di Volt Lussemburgo Julia Pitterman. I membri non esecutivi del board sono stati Konrad Ritter, Eileen O'Sullivan, Bruno Sánchez-Andrade Nuño, Sofia Gentiloni Silveri, Joel Boehme e Cornelia-Florina German.[35]

A causa della pandemia di COVID-19, Volt non ha ospitato la sua assemblea generale della primavera 2020 a Lisbona come previsto, ma è diventato invece il primo movimento politico paneuropeo a ospitare pubblicamente un'assemblea generale digitale, inclusa una votazione sul suo programma fino al 2024.[36][37]

Primi successi nei parlamenti nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni legislative del 2021 Volt Paesi Bassi ottenne più di 250 000 voti e tre seggi alla Tweede Kamer,[38] segnando il primo ingresso di una sezione nazionale di Volt Europa in un parlamento nazionale.[39] Tale successo venne bissato già nel novembre successivo, quando Volt Bulgaria riuscì ad ottenere due parlamentari all'interno della coalizione Continuiamo il Cambiamento.[40] Non riuscì invece l'ingresso parlamentare a Volt Germania, che nelle elezioni federali ricevette lo 0,4% dei voti e non elesse nessun parlamentare.

Dal 16 al 17 ottobre 2021, Volt Europa ha ospitato la sua quarta Assemblea Generale a Lisbona, in Portogallo. È stata la prima Assemblea Generale fisica dal 2019. Durante l'Assemblea Generale del 2021, Reinier van Lanschot, che era già stato eletto all'assemblea di Sofia nel 2019, è stato rieletto. Francesca Romana D'Antuono è stata eletta co-presidente mentre Johannes Heinrich è stato eletto tesoriere. I sei membri del consiglio non esecutivi eletti sono stati Ines Consonni, Anouk Ooms, Lucia Nass, Thor Larholm, Charles Evain e Lucas Amorelli Ribeiro Kornexl. Sebbene molti dei consiglieri uscenti fossero ricandidati, nessuno di loro è stato rieletto.

Il 12 e il 13 marzo del 2022 Volt ha organizzato a Budapest, in Ungheria, un retreat dedicato alla condizione femminile, ai diritti delle donne e all'empowerment femminile. All'evento hanno partecipato 40 delegate da 10 paesi diversi, tra cui la presidente di Volt Europa Francesca Romana D'Antuono.

Programma[modifica | modifica wikitesto]

Per Volt è necessario riformare l'Unione europea in senso federale, avendo come obiettivo il raggiungimento degli Stati Uniti d'Europa, e maggiormente democratico, dando più poteri al Parlamento, abolendo i poteri di veto dei governi nazionali in seno al Consiglio europeo e sostituendo la commissione europea con un governo europeo. Questa federazione dovrebbe poi funzionare secondo il principio di sussidiarietà. Tutto ciò si lega inoltre alla promozione del "patriottismo europeo".[41][42][43][44] Il partito enuncia nel suo programma anche la necessità di avere un Presidente europeo direttamente eletto dai cittadini e quella di avere un ministero federale dell'economia e delle finanze che si occupi del bilancio europeo[45]. Volt, sebbene abbia piccole variazioni ideologiche a seconda del capitolo nazionale, si dichiara progressista e pragmatista[46][47].

Riforma dell'Unione europea[modifica | modifica wikitesto]

Volt propone di rafforzare il Parlamento europeo, in quanto unico organo eletto direttamente dai cittadini, e propone di dargli il potere di iniziativa legislativa[48]. Il partito si batte anche per una riforma elettorale, denunciando il sistema progressivo degressivo come un principio contrario ai valori dell'Unione, e propone la creazione di una circoscrizione paneuropea[49] e la divisione degli stati membri in circoscrizioni di uguale dimensione[48]. Volt propone radicali modifiche anche al Consiglio europeo, dove propone di eliminare il diritto di veto e di trasformarlo in una seconda camera legislativa[50]. Alcune modifiche sono proposte anche per il potere esecutivo; tra queste vengono citate nel programma la creazione dei ministeri e l'abolizione dei commissari europei[51].

Volt propone di estendere le prerogative della Corte europea di giustizia, creando degli organi periferici nazionali[52].

Conseguentemente, l'organizzazione punta a ottenere politiche comuni in tema di immigrazione, a unificare gli eserciti e le agenzie d'intelligence, a istituire un salario minimo europeo al fine di combattere la povertà, ad armonizzare maggiormente i sistemi di tassazione al fine di combattere i paradisi fiscali interni all'eurozona, a mettere in comune il debito attraverso gli eurobond, a trovare risposte comuni all'impatto della quarta rivoluzione tecnologica sul mercato del lavoro, ad aumentare il bilancio europeo per finanziare progetti per l'adeguamento alla globalizzazione e la riduzione delle disuguaglianze[41][53][54]. Volt sostiene l'ingresso dell'Albania, del Regno Unito e dell'Ucraina all'interno dell'Unione europea[55].

Visione economica e fiscalità[modifica | modifica wikitesto]

La visione economica elaborata da Volt Europa richiede di ridurre le disuguaglianze tra le economie dell'UE e affrontare le future sfide economiche con approcci informati e basati sui dati[56]. Un'attenzione importante è dedicata alle startup, che Volt intende fortemente incentivare. A tal proposito, il partito propone una diminuzione della burocrazia e una digitalizzazione dei servizi dell'impresa[57]. Volt sostiene inoltre gli investimenti nell'economia verde, blu e circolare, coerenti anche con una decisa lotta al surriscaldamento globale e all'inquinamento. Viene inoltre sottolineata la necessità della collaborazione fra pubblico e privati, utile per rilanciare la crescita economica e ridurre la disoccupazione[24][41][58]. Parte importante del programma è dedicata alla tassazione: Volt vuole abbassare le tasse sui dividendi delle PMI, ridurre il numero delle detrazioni in favore di aliquote fiscali più basse e ridurre il numero di tasse[59] e mantenere bassa l'IVA sui beni di prima necessità[60]. Il movimento paneuropeo è favorevole all'introduzione di una tassa europea per le grandi aziende, con una aliquota minima del 15%[61].

Politiche sociali[modifica | modifica wikitesto]

Il movimento sostiene delle solide politiche di welfare pubblico, in particolare relative a sanità e istruzione, oltre che l'aumento dei fondi per la ricerca; il tutto andrebbe finanziato con una tassazione progressiva ed equa. Volt propone un approccio di prevenzione e cura della salute mentale e l'introduzione dello psicologo di base[62]. Per combattere la decrescita della popolazione, Volt propone misure a sostegno della maternità, tra cui l'ampliamento dei congedi parentali e l'aumento degli asili nido[63].

Nel campo delle politiche educative e scolastiche, Volt propone l'aumento e la diversificazione del metodo d'insegnamento per la prima infanzia, improntandolo su un approccio creativo[64]. Il partito è favorevole all'aumento del budget dei progetti Erasmus, Erasmus+ e ErasmusPro ed è favorevole a facilitare la mobilità educativa[65]. Volt propone inoltre investimenti europei per le università in aree svantaggiate[66].

Digitalizzazione[modifica | modifica wikitesto]

La digitalizzazione è uno dei capisaldi dei programmi di Volt Europa: il partito punta a creare amministrazioni paper-less[67] e intercomunicanti tra loro. L'organizzazione paneuropea punta alla creazione di un fascicolo sanitario digitalizzato[68], la digitalizzazione dei tribunali[69] ed è favorevole al voto elettronico sul modello estone[67]. Volt enuncia inoltre nel suo programma la necessità che tutti i software delle istituzioni europee siano open source[70].

Giustizia[modifica | modifica wikitesto]

Nel suo programma Volt enuncia che le sue proposte sono orientate ad un sistema di tolleranza zero verso la corruzione, l'evasione fiscale e i crimini dei colletti bianchi[71]. Il partito sostiene il rafforzamento dei programmi Europol e Eurojust ed enuncia la necessità di terminare le operazioni di profilazione razziale[72]. Punto importante nel programma è quello riguardante le condizioni delle prigioni: per Volt è essenziale che le prigioni siano dignitose per i detenuti, che vi sia sostegno psicologico e propone l'aumento delle misure detentive alternative alla detenzione[73]. Volt Europa sostiene la decriminalizzazione dell'uso di sostanze stupefacenti, la legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione[74].

Diritti civili e bioetica[modifica | modifica wikitesto]

Volt lotta a favore dei diritti LGBT, come il matrimonio egualitario e l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, e contro ogni forma di sessismo e razzismo, cosa che per il movimento richiede anche una decisa laicità dello Stato[24][41][54].

Volt è favorevole al diritto all'aborto in tutt'Europa[75], in quanto forma di autodeterminazione della donna.

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

Volt sostiene una riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che punti a superare il diritto di veto[76]. Inoltre Volt è favorevole al potenziamento delle missioni di peacekeeping. Volt inoltre supporta l'allargamento della NATO in Scandinavia[77].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Damian Boeselager, primo europarlamentare di Volt

Dal punto di vista legale Volt Europa è un'organizzazione non a scopo di lucro (Volt Europa AISBL)[78] con sede in Belgio.

L'organo principale di Volt è l'Assemblea Generale, che si riunisce una o due volte l'anno; le sue decisioni vengono messe in atto dal Consiglio di Coordinamento, che garantisce la coerenza tra gli organi nazionali. La gestione quotidiana del movimento è invece gestita su tre livelli attraverso un gruppo comune europeo, i gruppi nazionali e i gruppi locali. A partecipare alle elezioni politiche sono i partiti generati dai gruppi nazionali.[79]

Francesca Romana D'Antuono e Reinier van Lanschot sono i copresidenti di Volt Europa, Johannes Heinrich è il tesoriere.

Composizione del board[modifica | modifica wikitesto]

Mandato Presidente Tesoriere Membri del board non esecutivi
2019-20 Bandiera dei Paesi Bassi Reinier van Lanschot Bandiera della Germania Valerie Sternberg Bandiera del Lussemburgo Julia Pitterman Bandiera della Germania Konrad Ritter Bandiera della Germania Eileen O'Sullivan Bandiera della Spagna Bruno Sánchez-Andrade Nuño Bandiera dell'Italia Sofia Gentiloni Silveri Bandiera della Svezia Joel Boehme Bandiera della Romania Cornelia German
2021-23 Bandiera dell'Italia Francesca Romana D'Antuono Bandiera della Svizzera Johannes Heinrich Bandiera dell'Italia Ines Consonni Bandiera dei Paesi Bassi Anouk Ooms Bandiera della Francia Lucia Nass Bandiera della Danimarca Thor Larholm Bandiera della Francia Charles Evain Bandiera dell'Austria Lucas Amorelli Ribeiro Kornexl
2023-25 Bandiera dei Paesi Bassi Mels Klabbers Bandiera del Belgio Christophe Quirynen Bandiera dell'Italia Emma Bacci Bandiera della Germania Jennifer Scharpenber Bandiera della Rep. Ceca Slavomir Manasek Bandiera della Germania Janko Haineken Bandiera del Portogallo Luis Alfonso Almeida Fernandes

Sezioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

In viola i paesi con sezioni nazionali di Volt. In rosso i confini dell'Unione europea.

Albania[modifica | modifica wikitesto]

Volt Albania (in albanese Volt Shqipëria) è il partito politico di Volt in Albania. Il partito, guidato dall'italo-albanese Cosimo Bruno, non si è mai candidato a delle elezioni e sostiene l'ingresso dell'Albania nell'Unione europea.

Austria[modifica | modifica wikitesto]

Volt Austria (in tedesco Volt Österreich) è il partito politico registrato di Volt in Austria e stava pianificando di prendere parte alle elezioni europee del 2019[80]. Le 2 600 firme necessarie per questo non sono state raccolte in tempo, pertanto Volt non ha potuto partecipare alle elezioni europee in Austria[81]. Il partito ha preso parte alle elezioni locali di Vienna, prendendo lo 0,1% dei voti[82]. Volt Austria è attualmente attivo nei Land di Vienna, Salisburgo, Stiria, Alta Austria, Tirolo e Vorarlberg[83].

Belgio[modifica | modifica wikitesto]

Volt Belgio (in tedesco Volt Belgien) è la sezione nazionale di Volt in Belgio, attivo dal 2017 e registrato come partito il 28 luglio 2018. Volt Belgio è una delle prime sezioni nazionali di Volt Europa a partecipare a delle elezioni. Nel 2018, grazie ad una alleanza con il partito pirata, Volt Belgio prese parte alle elezioni comunali di Anversa[84] e partecipò in solitaria a Ixelles e Etterbeek. In tutte e tre le città, Volt non riuscì ad eleggere nessun consigliere comunale.

Volt Belgio è stata anche la prima sezione nazionale di Volt a prendere parte a delle elezioni nazionali[85], candidandosi alle elezioni parlamentari in Belgio del 2019 nella circoscrizione di Anversa e ricevendo lo 0,14% dei voti[86][87]. Lo stesso anno Volt partecipò alle elezioni europee, candidandosi nella circoscrizione di lingua neederlandese, e prendendo lo 0,48% dei voti[88].

Durante l'assemblea generale del 23 aprile 2022, l'italo-tedesco Carlo Giudice e la franco-belga Johanna Dirlewanger sono stati eletti co-presidenti[89].

Bulgaria[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Volt Bulgaria.

Volt Bulgaria è stato fondato a Sofia il 19 maggio 2018, ed è stato la seconda sezione nazionale di Volt ufficialmente registrata. In Bulgaria durante le elezioni parlamentari del novembre 2021 sono stati eletti 2 parlamentari di Volt, confermandoli alle elezioni del 2022.

Cipro[modifica | modifica wikitesto]

Volt Cipro è il partito politico di Volt a Cipro ed è attivo dal 2018, sebbene non sia ufficialmente registrato come partito politico. Il 17 ottobre 2021, durante l'assemblea generale di Volt Europa a Lisbona, è stato annunciato un accordo di cooperazione con il partito Neo Kyma[90], che prevede una cooperazione alle elezioni legislative del 2023 e una fusione, sotto il nome di Volt Europa, per le europee del 2024.

Croazia[modifica | modifica wikitesto]

Volt Croazia (in croato Volt Hrvatska) è un partito politico attivo in Croazia. Il partito è attualmente attivo a Zagabria.

Danimarca[modifica | modifica wikitesto]

Volt Danimarca (in danese Volt Danmark) è il partito politico di Volt in Danimarca ed è stato registrato il 21 luglio 2021 a Copenaghen[91] ed è attualmente guidato dai co-presidenti Alexander Nielsen e Kathrine Richter. Nel novembre del 2021, Volt Danimarca ha preso parte per la prima volta alle elezioni, riuscendo a raccogliere le firme per le amministrative di Fredericksburg[92], dove il partito raccolse lo 0,2% dei consensi[93], non eleggendo nessun consigliere comunale.

Estonia[modifica | modifica wikitesto]

Volt Estonia (in estone Volt Eesti) è un partito politico attivo in Estonia. Il partito è attualmente guidato da Karl Velmet ed è attivo a Tallinn.

Francia[modifica | modifica wikitesto]

Volt Francia (in francese Volt France) è stato fondato come 9ª sezione di Volt in una nazione dell'Unione europea nell'agosto del 2018.

Il partito non ha potuto partecipare alle elezioni europee del 2019 per mancanza di fondi.

Il 15 marzo 2020 Volt prende parte per la prima volta a delle elezioni, candidandosi alle elezioni municipali di Lilla all'interno della coalizione Lille Verte 2020[94], raggiungendo il 39,41% e non riuscendo ad ottenere seggi comunali per solo 227 voti[95]. Nello stesso giorno ha preso parte alle elezioni distrettuali di Lione, partecipando in due distretti con la lista civica 100% Citoyens[96], e nel IX arrondissement di Parigi, candidandosi per la prima volta con una lista di "Volt". In entrambi in casi, il partito non ha eletto alcun consigliere dipartimentale.

Il 20 giugno 2021 Volt Francia ha preso parte alle elezioni regionali in Bretagna, Hauts-de-France e Île-de-France. In Île-de-France, dove Volt candidò insieme a Nous Citoyens, PACE e dei movimenti eurofili l'allora presidente di Volt Francia Fabiola Conti come candidato presidente della regione[97], la lista si fermò allo 0,17% dei voti, non superando lo sbarramento[98]. Volt inoltre non riuscì ad eleggere alcun consigliere regionale né in Bretagna, dove si era candidata in coalizione con LREM, UDI, Agir, MoDem e TdP[99], né in Alta Francia, dove si era presentato con una coalizione centrista[100]. Nello stesso giorno, Volt Francia ha presentato due liste alle elezioni dipartimentali nei collegi uninominali: una nel secondo collegio di Strasburgo, in Alsazia, prendendo l'1,92% dei voti, e una nel collegio Aix-en-Provence 2, nel dipartimento Bocche del Rodano, prendendo lo 0,57%.

Alle elezioni legislative in Francia del 2022, Volt prese parte alle elezioni in 17 collegi su 577. Il 5 giugno, alle elezioni nei collegi per i francesi all'estero, Volt fece segnare ottimi risultati, superando la soglia dell'1% per il finanziamento. I risultati più importanti si ebbero nel collegio Centro-Europa (4,97%) e nel collegio Mediterraneo (3,53%).

Germania[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Volt Germania.

Volt Germania (in tedesco Volt Deutschland) è il partito politico registrato di Volt in Germania, che gli consente di competere alle elezioni all'interno della Repubblica Federale Tedesca[101]. Alle elezioni europee del 2019 Volt Germania ha ottenuto 248 824 voti, il che equivale allo 0,7% dei voti totali in Germania. Come primo classificato, Damian Boeselager ottenne uno dei 96 seggi dei delegati tedeschi al Parlamento europeo[102][103].

Grecia[modifica | modifica wikitesto]

Volt Grecia (in greco Βολτ Ελλάδας Volt Elládas) è un partito politico attivo in Grecia. Durante la pandemia di COVID-19 in Grecia del 2019, Volt Europa ha lanciato l'iniziativa #EuropeCares e ha inviato aiuti umanitari e mascherine ai campi profughi delle isole[104].

Irlanda[modifica | modifica wikitesto]

Volt Irlanda (in irlandese Volt Éire) è un partito politico attivo in Irlanda, formatosi a ridosso delle elezioni europee del 2019, a cui non è riuscito a partecipare. Il partito si è inoltre dotato di un'ala giovanile, chiamata Ógra Volt Ireland.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Volt Italia è un partito italiano, fondato da Andrea Venzon, nel 2018.

Volt aveva intenzione di candidarsi alle elezioni europee del 2019 ma non è riuscito a raccogliere le 150 000 firme sufficienti[105]. Nelle settimane successive gli iscritti votarono contro un accordo elettorale tra Volt, +Europa e Italia in Comune, determinando la non partecipazione alle elezioni europee. Nello stesso anno Volt Italia ha preso parte alle elezioni comunali del 2019 in un solo comune, a Novi Ligure, ottenendo l'1,43% dei voti[106]. Lo stesso anno si tenne l'assemblea generale che elesse Andi Shehu e Federica Vinci co-presidenti del partito.

Il 26 gennaio 2020 Volt prese parte alle elezioni regionali in Emilia-Romagna all'interno della coalizione di centrosinistra a sostegno di Stefano Bonaccini[107], raggiungendo lo 0,43% dei consensi. Il 1º marzo 2020 Volt Italia ha preso parte alle elezioni suppletive per la Camera dei Deputati nel collegio di Roma Trionfale candidando, in seguito a delle primarie interne, Luca Maria Lo Muzio Lezza, che ha raccolto l'1% dei voti.

Volt si schierò per il no durante la campagna referendaria del 2020 sul taglio dei parlamentari, aderendo al comitato NOstra - Comitato Giovanile per il No al Referendum Costituzionale[108].

Nel 2020 il partito ha partecipato alle elezioni regionali italiane anche in altre 3 regioni: Toscana, Veneto e Puglia; ottenendo rispettivamente lo 0,32% (lista con Italia in Comune in supporto di Eugenio Giani)[109], lo 0,69% (assieme a +Europa in supporto di Arturo Lorenzoni)[110] e lo 0,11% (assieme al PLI in supporto di Ivan Scalfarotto)[111] dei voti. Alle contestuali elezioni amministrative, Volt si presentò in liste con altri partiti di sinistra e centro-sinistra a Bolzano,[112] a Trento,[113] e a Venezia,[114] mentre a Mantova si presentò in una lista civica, facendo anche eleggere un proprio esponente.[115] A Matera riuscì invece a presentare una lista col proprio simbolo a sostegno del candidato M5S Domenico Bennardi, ottenendo il 4,47% ed eleggendo 4 consiglieri comunali.[116]

Il partito prese parte anche alle elezioni amministrative del 2021: nei capoluoghi, in particolare, sostenne i candidati del centro-sinistra, presentandosi in liste condivise con altri partiti di centro-sinistra a Roma,[117] Varese,[118] e Bologna,[119] mentre a Torino e Trieste inserì propri candidati in liste civiche.[120][121] A Milano e Isernia infine presentò liste col proprio simbolo.[122][123] La città molisana fu anche l'unico luogo in cui ottenne una rappresentanza consiliare: con il 6,58% dei voti elesse 4 consiglieri e l'ex presidente di Volt Federica Vinci venne nominata vicesindaco[124].

Nel 2021 Volt ha sostenuto le raccolte firme referendarie per la legalizzazione della cannabis e dell'eutanasia, aderendo alla piattaforme referendarie Eutanasia Legale - Liberi fino alla fine[125] e Meglio Legale[126].

Il 6 aprile Volt Italia è divenuto socio, insieme a +Europa, del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, in seguito ad un voto assembleare del Movimento stesso[127].

In occasione delle elezioni politiche in Italia del 2022 Volt Italia aderisce alla coalizione di centro-sinistra candidando alcuni suoi esponenti all'interno della lista Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista.[128]

In occasione delle elezioni regionali del 12-13 febbraio 2023 Volt nel Lazio presenta una lista insieme ai Radicali Italiani e a +Europa[129] a sostegno di Alessio D'Amato, assessore uscente della giunta di centro-sinistra, ma con lo 0,96% non riesce ad eleggere nessun consigliere[130]. In Lombardia invece Volt sostiene la lista civica del candidato del centro-sinistra Pierfrancesco Majorino[131], ma non riesce a eleggere alcun proprio candidato[132][133][134]. Alle amministrative di maggio Volt si presenta in alcune liste civiche come a Brescia mentre presenta una propria lista a Treviso (0,76%).

All’assemblea generale di Bari del 14-15 ottobre vengono eletti due presidenti, Daniela Patti e Guido Silvestri, mentre come tesoriere viene confermato Pasquale Lisena.[135]

Lituania[modifica | modifica wikitesto]

Volt Lituania (in lituano Volt Lietuva) è un partito politico attivo in Lituania. Il partito è attualmente attivo nella capitale Vilnius.

Malta[modifica | modifica wikitesto]

Volt Malta è la sezione maltese di Volt Europa ed è attivo dal 2020[136], sebbene sia stato registrato ufficialmente il 30 aprile 2021[137].

Nel 2021, Volt Malta ha annunciato di voler correre alle elezioni parlamentari del 2022, candidando la copresidente Alexia DeBono[138] e Kass Mallia, primo transgender a candidarsi alle elezioni legislative maltesi, in quattro distretti[139][140]. Il 1 marzo 2022 il partito ha pubblicato il suo manifesto elettorale.[141][142] Durante la campagna elettorale, Volt Malta è diventato il primo partito maltese a schierarsi a favore dell'aborto[143], ciò ha causato al partito numerosi attacchi da parte della destra religiosa e degli attivisti contro l'aborto. Il 26 marzo 2022 alle elezioni Volt Malta ha raccolto, spendendo poco più di 60 euro durante la campagna elettorale[144], lo 0,15% dei consensi a livello nazionale, raggiungendo percentuali vicine allo 0,5% in tutti i collegi in cui si è candidato[145].

Paesi Bassi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Volt Paesi Bassi.

Volt Paesi Bassi (in nederlandese Volt Nederland) è stato fondato il 23 giugno 2018 a Utrecht[146] e ha partecipato alle elezioni europee del maggio 2019. Secondo il risultato ufficiale preliminare, ha raggiunto l'1,9% dei voti e quindi non ha ricevuto nessuno dei 26 seggi[147]. Volt Paesi Bassi ha partecipato alle elezioni legislative nei Paesi Bassi del 2021, con Laurens Dassen come capolista del partito. Ha ottenuto 3 seggi con una percentuale del 2,3%. Nel marzo 2022 Volt ha partecipato alle elezioni locali, ottenendo percentuali fra il 3,3 e il 5,6% ed eleggendo propri rappresentanti in ciascuno dei dieci comuni dove si era presentato[148]. Il 16 giugno 2023 l'europarlamentare Sophie in 't Veld annuncia l'abbandono al partito Democratici 66 per aderire a Volt.[149][150] Di conseguenza, Volt Paesi Bassi ottiene il suo primo seggio all'Europarlamento.

Portogallo[modifica | modifica wikitesto]

Volt Portogallo (in portoghese Volt Portugal), ha presentato più di 9 000 firme necessarie per la registrazione del partito nel paese.[151]

Il presidente di Volt Portogallo, Tiago Gomes, aveva inizialmente pianificato di stabilire i requisiti legali del partito prima delle elezioni nelle Azzorre ad autunno 2020, ma il piano è stato abbandonato a causa del processo di approvazione da parte della corte costituzionale molto lenta[152][153]. Il 18 dicembre 2021 Volt Portogallo ha presentato il suo manifesto elettorale per le elezioni legislative in Portogallo del 2022[154]. Volt riesce a raccogliere le firme in 19 circoscrizioni su 22[155], raccogliendo lo 0,1% dei voti e nessun seggio, ottenendo i risultati migliori nella circoscrizione europea. Dopo che l'80,32% delle schede elettorali nella circoscrizione europea è stato dichiarato nullo e dopo un ricorso di Volt alla Corte costituzionale, la Corte ha dichiarato invalida l'elezione nella circoscrizione e ha ordinato una ripetizione[156][157].

Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

Volt Regno Unito (in inglese Volt UK) è stato registrato presso la Commissione elettorale nel gennaio 2020.[158]

Repubblica Ceca[modifica | modifica wikitesto]

Volt Repubblica Ceca (in ceco Volt Česká republika) è un partito politico attivo in Repubblica Ceca dal 2020 e ufficialmente registrato come organizzazione non governativa dal gennaio 2021. Il partito è attualmente guidato da Adam Hanka ed è attivo a Praga e Brno. Alle elezioni comunali di Praga del 2022, primo appuntamento elettorale nella storia del partito, Volt ha raccolto poco meno di 5 000 voti[159].

Spagna[modifica | modifica wikitesto]

Volt Spagna (in spagnolo Volt España) è la sezione nazionale di Volt in Spagna ed è stato ufficialmente registrato come partito il 15 giugno 2018. Nel maggio del 2019 il partito ha partecipato alle elezioni europee[160], ottenendo 32.291 voti (0,14%)[161] e quindi non eleggendo alcun eurodeputato.

Il 4 maggio 2021 Volt Spagna ha preso parte alle elezioni regionali della comunità autonoma di Madrid[162], dove il partito raccolse lo 0,05% dei consensi[163]. Le elezioni scatenarono una controversia politica con il partito di estrema destra Vox che ha messo in guardia i suoi elettori dal confondere Volt con il proprio partito, poiché il posizionamento delle schede elettorali l'una accanto all'altra era, secondo loro, appositamente fatto per confusione tra gli elettori[164], sebbene in realtà le schede fossero posizionate in base all'ordine di presentazione[165].

Nel settembre del 2021 il partito ha raccolto, insieme agli expat italiani, le firme per il referendum abrogativo per l'eutanasia legale in Italia[166].

Il 13 febbraio 2022 Volt ha partecipato alle elezioni regionali in Castiglia e León, partecipando nella circoscrizione di Salamanca[167], raccogliendo lo 0,16% dei consensi.

Svezia[modifica | modifica wikitesto]

Volt Svezia (in svedese Volt Sverige) ha ottenuto 146 voti alle elezioni del Parlamento europeo del 2019.[168] Nel 2021, grazie all'ingresso nel partito del consigliere comunale di Ljusnarsberg Hendrik Bijloo, Volt Svezia per la prima volta è rappresentato all'interno delle istituzioni svedesi[169]. Alle elezioni legislative in Svezia del 2022, svoltesi l'11 settembre Volt ha raccolto 89 voti[170], non riuscendo a raggiungere lo 0,01%. Volt non è riuscita ad eleggere alcun consigliere alle comunali del 2022 ed ha perso qualsiasi rappresentanza politica nel paese.

Svizzera[modifica | modifica wikitesto]

In Svizzera, Volt Europa riporta incontri regolari a Ginevra e Zurigo.[171] Tuttavia non è registrato come partito. Ciò è in parte dovuto alla mancanza di adesione della Svizzera all'Unione europea.

Nel 2022 ha preso parte per la prima volta a delle elezioni: partecipa infatti alle elezioni comunali di Zurigo in due circoscrizioni; ottiene, complessivamente, lo 0,08% dei voti senza eleggere consiglieri.[172]

Volt Svizzera è attualmente attivo nelle città di Zurigo, Berna, Basilea, Lugano e Ginevra.

Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Volt Ucraina (in ucraino Вольт Україна?) è un partito politico attivo in Ucraina, fondato da Mykhaylo Pobigay nel luglio 2022. Sostiene l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea.[173]

Ungheria[modifica | modifica wikitesto]

Volt Ungheria (in ungherese Volt Magyarország) è un partito politico attivo in Ungheria. Il partito è attualmente guidato da Peter JW Kramer e fa parte dell'opposizione extra-parlamentare al governo di Viktor Orban.

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati elettorali di Volt.

Alle elezioni europee del 2019, ottenendo lo 0,7% dei voti in Germania, Volt elegge Damian Boeselager come suo primo eurodeputato.[19]

Alle elezioni nederlandesi del 2021, ottenendo il 2,42%, Volt elegge i suoi primi 3 parlamentari in un parlamento nazionale.[174]

Alle elezioni bulgare del novembre 2021, partecipando all'interno della coalizione Continuiamo il Cambiamento[175], Volt elegge 2 parlamentari.[176]

A livello locale, Volt è attualmente rappresentato da 122 eletti in 4 diversi stati: Germania (71), Italia (17), Paesi Bassi (33), Portogallo (1).[177] In passato Volt ha avuto dei membri eletti anche in Svezia e Bulgaria.

Sommario[modifica | modifica wikitesto]

Dati aggiornati al 10 settembre 2023[177]

Sezione Europarlamento Parlamento
Camera alta Camera bassa
Bandiera della Bulgaria Volt Bulgaria
0 / 17
1 / 240
Bandiera di Cipro Volt Cipro
0 / 6
1 / 56
Bandiera della Germania Volt Germania
1 / 96
0 / 69
0 / 736
Bandiera dei Paesi Bassi Volt Paesi Bassi
0 / 29
2 / 75
2 / 150

Assemblee generali[modifica | modifica wikitesto]

Assemblea Data Nazione Città
27-28 ottobre 2018 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amsterdam
II° 12-13 ottobre 2019 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Sofia[178]
III° 2-3 maggio 2020 Assemblea online[179]
IV° 16-17 ottobre 2021 Bandiera del Portogallo Portogallo Lisbona
8-9 ottobre 2022 Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Praga
VI° 3-4 giugno 2023 Bandiera della Romania Romania Bucarest
VII° 25-26 novembre 2023 Bandiera della Francia Francia Parigi

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Anno Riconoscimento Sezione Ente promotore del riconoscimento
2019 Rappresentante politico dell'anno (2º posto)[180] Volt Europa The Good Lobby

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Federica Stagni·Interviews·6 December e 2018, Time For Change: How Volt Wants To Fix Europe, su Italics Magazine, 6 dicembre 2018. URL consultato il 9 giugno 2019.
  2. ^ Peter Teffer, 'Pan-European' Volt and DieM25 manage one MEP each, su EU Observer, 27 maggio 2019. URL consultato il 27 febbraio 2020.
  3. ^ Wolfram Nordsieck, European Union, su Parties and Elections in Europe, 2019. URL consultato il 27 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2019).
  4. ^ Brett Essler, Just Do It: How two SIPA alumni founded a new European political party—and won., su School of International and Public Affairs, Columbia University, 7 novembre 2019. URL consultato il 27 febbraio 2020.
  5. ^ Théo Boucart, Germany: Faithful Reflection Of European Electoral Tendencies?, su The New Federalist, Young European Federalists, 31 maggio 2019. URL consultato il 27 febbraio 2020.
  6. ^ https://impakter.com/volt-europa-electric-jolt-wake-up-europe/
  7. ^ Sophie in 't Veld aderisce a Volt Paesi Bassi ma siede nel Parlamento Europeo come indipendente nel gruppo Renew Europe
  8. ^ Volt Europa si candida in sette Paesi e punta a 25 deputati, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 9 gennaio 2019.
  9. ^ Volt: ecco il movimento paneuropeista che vuole cambiare l'Europa partendo dai giovani, in Linkiesta, 18 giugno 2018. URL consultato l'11 novembre 2018.
  10. ^ La sfida dei partiti paneuropei alle prossime elezioni Ue. Volt e gli altri, su Il Foglio. URL consultato il 17 dicembre 2018.
  11. ^ Scende in campo la generazione Erasmus. Una conversazione con Andrea Venzon, presidente di Volt, in L'Espresso. URL consultato l'11 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2019).
  12. ^ Volt Europa: Vi er det pan-europæiske parti, du ikke vidste, du savnede, su altinget.dk, 9 agosto 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  13. ^ Statutes of Volt Europa, su volteuropa.org. URL consultato il 24 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2021).
  14. ^ Mapping of Policies by VOLT Europa, su d3n8a8pro7vhmx.cloudfront.net. URL consultato il 9 gennaio 2019.
  15. ^ Nasce Volt Italia, partito paneuropeo - Emilia-Romagna, in ANSA.it, 14 luglio 2018. URL consultato l'11 novembre 2018.
  16. ^ (EN) Mark Chandler, The future of the EU? New movement to create United States of Europe party, su express.co.uk, 26 gennaio 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  17. ^ (EN) Chi siamo, su Volt Italia. URL consultato il 13 giugno 2019 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2019).
  18. ^ a b (EN) 2019 European election results - Germany, su election-results.eu. URL consultato il 28 maggio 2019.
  19. ^ a b c Volt Europa su Instagram: "Volt, the pan-European party, will sit with the @greensefa, following a vote by its Europe-wide membership. In a three-way vote, more than…", su instagram.com. URL consultato il 9 giugno 2019.
  20. ^ Venzon (Volt Europa): «Diamo voce ai giovani che credono nell’Ue e puntiamo sull’economia», su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 28 maggio 2019.
  21. ^ Simone Disegni, I millennial di Volt vogliono dare la scossa alla Ue: rilanceremo l’Europa, su Corriere della Sera, 21 febbraio 2018. URL consultato il 28 maggio 2019.
  22. ^ Volt Europa, il partito transnazionale che punta ai delusi del M5S, su Wired, 22 agosto 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  23. ^ Florian Eder, Brussels Playbook, presented by the Barilla Foundation: Europe in 4 speeches — New US ambassador — A different Brexit story, su politico.eu, 11 maggio 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  24. ^ a b c La sfida di Volt Europa, presente come partito politico in 8 Paesi Ue, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 17 dicembre 2018.
  25. ^ Volt Italia nuovo Partito Politico, su Politica Europea Press, 1º agosto 2018. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  26. ^ (EN) Time For Change: How Volt Wants To Fix Europe, su Italics Magazine, 6 dicembre 2018. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  27. ^ (NL) StampMedia-Lieven Miguel Kandolo, Nieuwe progressieve partij Volt komt op voor gemeenteraadsverkiezingen, su Gazet van Antwerpen. URL consultato il 17 dicembre 2018.
  28. ^ (FR) L’Interview: Caroline De Bock (PTB) et Omri Preiss (Volt), su bx1.be. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  29. ^ (FR) Beatriz Rios, Volt, le mouvement transnational qui rêve de conquérir l’Europe, su euractiv.fr, 31 ottobre 2018. URL consultato il 22 novembre 2018.
  30. ^ (NL) Nieuwe partij wil van Europa een krachtpatser maken, su RTV Rijnmond. URL consultato il 17 dicembre 2018.
  31. ^ Giovani Imprenditori Confindustria, Europa 2019 - Uniti - 19 ottobre 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  32. ^ Il congresso. La sfida transnazionale di Volt Europa, il partito dei millennials, su avvenire.it, 23 marzo 2019. URL consultato il 28 maggio 2019.
  33. ^ Dichiarazioni di Guy Verhofstadt, presidente dell'ALDE, in merito ai negoziati con Volt, su facebook.com. URL consultato l'8 giugno 2019.
  34. ^ Volt Europa su Instagram: "This evening, Volters from all over Europe will begin the process of voting for which political grouping they wish Volt to join. The vote…", su instagram.com. URL consultato l'8 giugno 2019.
  35. ^ European Board - Volt Europa, su volteuropa.org. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  36. ^ (DE) "Volt Europa für geeinte und föderale EU", su wort.lu. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  37. ^ Volt Europa General Assembly 02.-03.05.2020 - Day 1, su youtube.com. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  38. ^ Uitslagen Gemeenteraadsverkiezingen 2022 - verkiezingensite.nl, su verkiezingensite.nl. URL consultato il 14 febbraio 2022.
  39. ^ Copia archiviata, su kiesraad.nl. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  40. ^ (BG) Risultati, su results.cik.bg. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  41. ^ a b c d Visione, in Volt Italia. URL consultato il 25 novembre 2018.
  42. ^ (DE) Volt - Eine neue Partei für Europa, su hamburg1.de. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2019).
  43. ^ Louis Abelascon September 19, 2018, Ethnos, a Greek national newspaper, interviews Colombe Cahen-Salvador, co-founder of Volt, su Volt. URL consultato il settembre 23, 2019 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).
  44. ^ (EN) Supporting Documents of the Amsterdam Declaration: Volt’s programme for the European Parliament 2019 - 2024 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2019).
  45. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 175. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  46. ^ (EN) Pan-European, pragmatic, and progressive – Volt Maastricht, su Maastricht Diplomat. URL consultato il 19 marzo 2022.
  47. ^ (EN) Volt Europa announces the registration of the political party in Romania, su Volt Europe. URL consultato il 19 marzo 2022.
  48. ^ a b Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 177. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  49. ^ (EN) Brussels Behind the Scenes: A new way to vote, su The Brussels Times. URL consultato il 4 aprile 2022.
  50. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 178. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  51. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 180. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  52. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 180-181. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  53. ^ La7 - Otto e Mezzo: Giù le mani dall'Europa. URL consultato il 17 dicembre 2018.
  54. ^ a b Volt Europa si candida in sette paesi e punta a 25 deputati, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 17 dicembre 2018.
  55. ^ (EN) Ukraine needs to be part of the European Union!, su Volt Europe. URL consultato il 27 marzo 2022.
  56. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 52. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  57. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 53-55. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  58. ^ Europee, il movimento paneuropeo Volt: "Il futuro non sono gli slogan della Lega. M5s? Investe nell'assistenzialismo", su Il Fatto Quotidiano, 1º marzo 2019. URL consultato il 7 giugno 2019.
  59. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 76. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  60. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 77. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  61. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 78. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  62. ^ Salute mentale, la protesta in piazza: "Psicologo di base per tutte e tutti", su bolognatoday.it. URL consultato il 19 marzo 2022.
  63. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 31-32. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  64. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 18-19. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  65. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 22-23. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  66. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 23. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  67. ^ a b Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 13. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  68. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 14. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  69. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 15. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  70. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 45-51. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  71. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 39. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  72. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  73. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 43-44. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  74. ^ Volt Italia - Regolamentare il sex working.
  75. ^ Mapping of Policy, su volteuropa.es, p. 120. URL consultato il 19 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  76. ^ Mapping of Policy [collegamento interrotto], su assets.volteuropa.org, p. 201.
  77. ^ (FI) Volt Suomi ja Volt Sverige kannattavat Nato-jäsenyyttä, su Volt Suomi. URL consultato il 20 aprile 2022.
  78. ^ Statuto di Volt Europa (PDF), su assets.volteuropa.org. URL consultato il 21 luglio 2021.
  79. ^ Persone, su Volt Italia. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  80. ^ (DE) andreas.puschautz, EU-Wahl: Europas erste Partei sarà auch in Österreich antreten, su kurier.at. URL consultato il 6 maggio 2019.
  81. ^ (DE) EU-Wahl: VOLT und CPÖ haben es in Österreich nicht geschafft, su vienna.at. URL consultato il 15 dicembre 2019.
  82. ^ Elezioni locali Vienna 2020, su wien.gv.at. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  83. ^ (DE) Neue Politik. Neues Europa, su voltoesterreich.org. URL consultato il 17 marzo 2022.
  84. ^ (FR) Anvers: les résultats des élections communales 2018, su lesoir.be. URL consultato il 20 marzo 2022.
  85. ^ Copia archiviata, su vrt.be. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  86. ^ (FR) Risultati elezioni - circoscrizione Anversa, su elections2019.belgium.be. URL consultato il 20 marzo 2022.
  87. ^ (FR) Risultati elezioni, su elections2019.belgium.be. URL consultato il 20 marzo 2022.
  88. ^ (FR) Risultati elezioni europee, su elections2019.belgium.be. URL consultato il 20 marzo 2022.
  89. ^ (EN) Volt Belgium Elects New Leadership and Sets Strategy to Win Belgian Seats in 2024 Elections, su Volt Belgium. URL consultato il 26 aprile 2022.
  90. ^ (EN) Neo Kyma joins Volt, the pan-European movement, su Cyprus Mail. URL consultato il 27 marzo 2022.
  91. ^ (DA) Volt Europa: Vi er det pan-europæiske parti, du ikke vidste, du savnede, su Altinget. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  92. ^ (DA) Mød dine kommunalvalgskandidater, su Volt Denmark. URL consultato il 31 marzo 2022.
  93. ^ (DA) Kommunalvalg den 16. november 2021 Frederiksberg Kommune, su Kmdvalg. URL consultato il 31 marzo 2022.
  94. ^ (FR) « Municipales à Lille: les écologistes dévoilent leurs alliances », su La voix du Nord. URL consultato il 15 aprile 2022.
  95. ^ (FR) « Élections municipales et communautaires 2020 », su Ministère de l'Intérieur. URL consultato il 15 aprile 2022.
  96. ^ (FR) « Résultats municipales 2020 à Lyon 3e arrondissement », su Le Monde. URL consultato il 15 aprile 2022.
  97. ^ (FR) « Programme IdF », su Volt Ile de France. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2021).
  98. ^ (FR) « Élections régionales et des assemblées de Corse, Guyane et Martinique 2021 - Île-de-France », su Ministère de l'Intérieur. URL consultato il 15 aprile 2022.
  99. ^ (FR) Elections régionales. "Nous nous allions avec Thierry Burlot pour nous enraciner en Bretagne" Stéphane Péan (Volt), su France3. URL consultato il 15 aprile 2022.
  100. ^ (FR) Les partis Pace, Volt, Nous citoyens et Allons enfants se lancent dans la course aux élections et recherchent des candidats pour boucler leur liste, su Courtier Picard. URL consultato il 15 aprile 2022.
  101. ^ (DE) Julia Schmälter, Volt Deutschland (Volt), su bpb.de. URL consultato il 6 maggio 2019.
  102. ^ Bundeswahlleiter (Federal Returning Officer), Results European Election 2019, su bundeswahlleiter.de. URL consultato il 24 aprile 2020.
  103. ^ (DE) Theis, Marion, Volt-Spitzenkandid Damian Boeselager: Union und SPD müssen Klimapolitik ändern, su swr.de, SWR2, 27 maggio 2019. URL consultato il 28 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2019).
  104. ^ (EN) "Europe Cares, su Volt Austria. URL consultato il 6 aprile 2022.
  105. ^ Europee, il movimento paneuropeo Volt: "Il futuro non sono gli slogan della Lega. M5s? Investe nell'assistenzialismo", su Il Fatto Quotidiano, 1º marzo 2019. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  106. ^ Volt Italia - Candidati consiglio comunale Novi Ligure, su voltitalia.org. URL consultato il 22 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2019).
  107. ^ Elezioni regionali, 17 liste per sette candidati. Tutti gli sfidanti della via Emilia, su Corriere di Bologna, 30 dicembre 2019. URL consultato il 4 ottobre 2020.
  108. ^ Comitato Nostra, su comitatonostra.it. URL consultato l'8 maggio 2022.
  109. ^ Risultati Regione - La Toscana Vota, su elezioni2020.regione.toscana.it. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  110. ^ Eligendo: Regionali [Scrutini] Regione VENETO (Italia) - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 10 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2020).
  111. ^ Eligendo: Regionali [Votanti] Italia (Italia) - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 5 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2020).
  112. ^ Sociale, solidale, laica. Una lista per Bolzano che raccoglie tre partiti - TGR Bolzano, su TGR. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  113. ^ Fabio Peterlongo, Europa Verde lancia il “green new deal”, in Giornale del Trentino.
  114. ^ SVolta in Comune, su Volt Italia. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  115. ^ redazione, La Lista Gialla "Palazzi2020" si presenta nel segno di esperienza e rinnovamento, su mantovauno.it, 21 agosto 2020. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  116. ^ Eligendo: Comunali [Scrutini] Comune di CASCINA (Secondo turno) - Ballottaggio comunali 4 ottobre 2020 - Ministero dell'Interno [collegamento interrotto], su Eligendo. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  117. ^ Elezioni Roma 2021: nasce ‘Roma Futura’, la lista di Giovanni Caudo, su fanpage.it. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  118. ^ Presentata in piazza Monte Grappa la lista Volt – Varese Radicale, su varesenews.it, 2 settembre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  119. ^ Volt e Psi insieme per Lepore: "Europeisti e riformisti per una Bologna progressista", su bolognatoday.it, 31 agosto 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  120. ^ Volt entra nella civica "Lo Russo sindaco": il 30enne Stefano Calderan fa ticket con la capogruppo Apollonio, su torinoggi.it, 3 luglio 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  121. ^ I giovani di Volt scendono in campo con la lista di Francesco Russo, su triesteprima.it, 10 luglio 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  122. ^ A Isernia Castrataro per il centrosinistra, prove d'intesa nel centrodestra, su rainews.it, 13 agosto 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  123. ^ Elezioni Milano 2021, i candidati di Volt, su milanotoday.it, 9 settembre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  124. ^ Castrataro eletto sindaco, ecco il nuovo consiglio comunale di Isernia, su primonumero.it, 18 ottobre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  125. ^ I Promotori del Referendum per l’Eutanasia Legale, su referendum.eutanasialegale.it. URL consultato il 9 maggio 2022.
  126. ^ Referendum canapa: cosa dice e dove firmare. Già raggiunte le 500mila firme necessarie”, su gazzetta.it. URL consultato il 9 maggio 2022.
  127. ^ Ingresso nuovi soci MFI, su facebook.com.
  128. ^ Presentazione del simbolo elettorale per le Politiche 2022., 11 agosto 2022. URL consultato l'11 agosto 2022.
  129. ^ Elezioni regionali, i nomi dei candidati della lista "+Europa, Radicali e Volt", su RomaToday. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  130. ^ Regionali del 12 e 13 febbraio - Lazio, su Eligendo. URL consultato il 17 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2023).
  131. ^ Volt Milano, su Facebook. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  132. ^ Volt Milano, su Facebook. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  133. ^ Volt Brescia, su Facebook. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  134. ^ Regionali del 12 e 13 febbraio - Lombardia, su Eligendo. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  135. ^ https://twitter.com/ultimora_pol/status/1713568291912827214, su X (formerly Twitter). URL consultato il 16 ottobre 2023.
  136. ^ (EN) Volt Malta: new kids on the electoral block, su Times of Malta. URL consultato il 23 marzo 2022.
  137. ^ (EN) Volt registered as political party in Malta, su Times of Malta. URL consultato il 23 marzo 2022.
  138. ^ (EN) Alexia Debono second Volt Malta election candidate, su Malta Daily. URL consultato il 23 marzo 2022.
  139. ^ (EN) "Freelance Writer Kass Mallia Will Be First Trans Woman To Contest A Maltese General Election", su lovinmalta.com. URL consultato il 23 marzo 2022.
  140. ^ (EN) "Amidst pandemic restrictions, Malta should legalise voting in election from abroad, Volt Malta says", su The Malta Independent. URL consultato il 23 marzo 2022.
  141. ^ (EN) "Political party Volt Malta publishes controversial manifesto", su Times of Malta. URL consultato il 23 marzo 2022.
  142. ^ (EN) "The Third Parties. Who are they?", su bevmalta.org. URL consultato il 23 marzo 2022.
  143. ^ (EN) Decriminalisation of Abortion is necessary for Gender Equality, su Volt Malta. URL consultato il 27 marzo 2022.
  144. ^ (EN) Volt says it spent €61.40 on its electoral campaign, su Times od Malta. URL consultato il 27 aprile 2022.
  145. ^ (EN) 2022 General elections results, su Malta Election Commission. URL consultato il 28 marzo 2022.
  146. ^ (NL) Ariejan Korteweg, Nieuwe partij Volt wil de geschiedenis ingaan als eerste pan-Europese partij, su de Volkskrant, 24 giugno 2018. URL consultato il 29 maggio 2019.
  147. ^ Netherlands, su politico.eu. URL consultato il 29 maggio 2019.
  148. ^ (NL) Volt verkozen in 10/10 deelnemende gemeenten!, su voltnederland.org, 17 marzo 2022. URL consultato il 20 marzo 2022.
  149. ^ Sophie in 't Veld, Brief aan de D66-leden, su Sophie in ´t Veld’s weekly update, 16 giugno 2023. URL consultato il 16 giugno 2023.
  150. ^ (EN) D66 MEP and party leader Sophie in ‘t Veld switching to Volt | NL Times, su nltimes.nl. URL consultato il 16 giugno 2023.
  151. ^ (PT) Volt Portugal tenta pela quarta vez a legalização como partido político, su Jornal Expresso. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  152. ^ (PT) Volt Portugal tenta legalização como partido político pela quarta vez, su TVI24. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  153. ^ (PT) Agência Lusa, Novo partido político: Tribunal Constitucional aceitou a inscrição do Volt Portugal, su Observador. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  154. ^ (PT) Legislativas: Programa do Volt sem “amarras ideológicas” para resolver “problemas concretos”, su visao.sapo.pt. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  155. ^ (PT) Partido pan-europeu Volt candidata-se em 18 distritos, su publico.pt. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  156. ^ (PT) Tribunal Constitucional manda repetir voto dos emigrantes na Europa, su expresso.pt. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  157. ^ (PT) Quem é Mateus Carvalho, o jovem que “convenceu” o Tribunal Constitucional a repetir as eleições no círculo da Europa, su visao.sapo.pt. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  158. ^ Volt United Kingdom, su The Electoral Commission. URL consultato il 30 gennaio 2020.
  159. ^ https://zpravy.aktualne.cz/domaci/mapa-vysledky-komunalnich-voleb-ve-vsech-obcich/r~7d9fa2c23c1b11ed9ae20cc47ab5f122/
  160. ^ (ES) "Qué significa Volt, el partido paneuropeo que se presenta a las elecciones de Madrid 2021", su 20minutos.es. URL consultato il 4 aprile 2022.
  161. ^ (ES) "Resultados Electorales en Total España: Elecciones Europeas 2019 en EL PAÍS", su El Pais. URL consultato il 4 aprile 2022.
  162. ^ (ES) Rachele Arciulo: «Somos de centroizquierda y en el 2023 queremos entrar en el Congreso», su La voz de Galicia. URL consultato il 4 aprile 2022.
  163. ^ (ES) "Elecciones a la Asamblea de Madrid (1983-2021)", su Historia Electoral. URL consultato il 4 aprile 2022.
  164. ^ (ES) "Qué es Volt, el partido que "confunden" con Vox en las papeletas de los comicios", su La Información. URL consultato il 4 aprile 2022.
  165. ^ (ES) Así es Volt, el partido cuyas papelletas se confundieron el 4-M: "Ha sido un error de los votantes de Vox", su COPE. URL consultato il 4 aprile 2022.
  166. ^ (ES) "Volt España apoyará el referéndum de eutanasia en Italia", su gndiario.com. URL consultato il 4 aprile 2022.
  167. ^ (ES) «CANDIDATURAS proclamadas a las Elecciones a las Cortes de Castilla y León convocadas por Decreto 2/2021, de 20 de diciembre, del Presidente de la Junta de Castilla y León.» (PDF), su Junta Electorales Provinciales. URL consultato il 4 aprile 2022.
  168. ^ Val till Europaparlamentet - Röster, su data.val.se. URL consultato il 30 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2019).
  169. ^ (SV) L i Ljusnarsberg lämnar i protest mot SD-samarbete, su dagenssamhalle.se. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  170. ^ Risultati elezioni in Svezia del 2022.
  171. ^ Volt Switzerland, su facebook.com. URL consultato il 6 maggio 2019.
  172. ^ (DE) Stimmenanteile der Parteien nach Wahlkreisen - Gemeinderatswahl 13. Februar 2022, su stadt-zuerich.ch. URL consultato il 26 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2022).
  173. ^ (DE) Volt Ukraine gegründet, su Volt Deutschland. URL consultato il 12 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2022).
  174. ^ (NL) Uitslag Tweede Kamerverkiezingen, su verkiezingensite.nl. URL consultato il 14 febbraio 2022.
  175. ^ (EN) Official: "We continue the change" goes to the polls with VOLT and "Middle European class" - Politics - Bulgaria - NOVA News, su World Today News, 20 settembre 2021. URL consultato il 14 febbraio 2022.
  176. ^ (EN) Press Release : Volt enters the Bulgarian Parliament, su Volt France. URL consultato il 14 febbraio 2022.
  177. ^ a b (EN) Elected Volters, su Volt Europa. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  178. ^ Volt Europa General Assembly 2019.
  179. ^ A causa della pandemia di COVID-19 Volt Europa ha deciso di tenere un'assemblea telematica.
  180. ^ The Good Lobby Awards 2019, su The Good Lobby. URL consultato il 14 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2021).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE123988561X