Vittorio Moccagatta

Vittorio Moccagatta
NascitaBologna, 11 novembre 1903
MorteMalta, 26 luglio 1941
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regia Marina
Anni di servizio1922-1941
GradoCapitano di fregata
GuerreGuerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
BattaglieAttacco alla Baia di Suda
Attacco a Malta
Comandante disommergibile Ciro Menotti
Xª Flottiglia MAS
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Navale di Livorno
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Vittorio Moccagatta (Bologna, 11 novembre 1903Malta, 26 luglio 1941) è stato un militare italiano. Prestò servizio nella Regia Marina durante la seconda guerra mondiale come comandante dei mezzi d'assalto di superficie, venendo decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver frequentato la Regia Accademia Navale di Livorno, conseguì la sua prima nomina nel 1922, a guardiamarina, per poi essere promosso a sottotenente di vascello l'anno successivo. Tre anni dopo venne promosso a tenente di vascello e imbarcato sul cacciatorpediniere Insidioso. Il 1º settembre 1934 passò poi sul sommergibile Ciro Menotti[1] assumendone il comando; partecipò inoltre, durante la guerra di Spagna, ad alcune missioni speciali, affondando il 31 gennaio 1937 la motonave Delfin.[1]

Decorato con una Medaglia d'argento al valor militare,[1] in quello stesso anno gli venne affidato il comando del battaglione San Marco di stanza nella città cinese di Tientsin e un anno dopo, ritornato in Patria, del cacciatorpediniere Saetta, prima di essere assegnato al Ministero della Marina. Il 1º luglio 1939 fu promosso capitano di fregata.

Nel corso della seconda guerra mondiale, dopo la cattura del capitano di fregata Mario Giorgini, comandante della 1ª Flottiglia MAS[2] e del reparto mezzi speciali, ne divenne il nuovo comandante. Su sua proposta, dal 15 marzo 1941, al reparto venne dato il nome di copertura di Xª Flottiglia MAS.[3] Il gruppo dei mezzi speciali fu diviso in reparto[4] subacqueo e in reparto di superficie. Al comando del primo fu posto Junio Valerio Borghese, a capo del secondo il capitano di corvetta Giorgio Giobbe,[4] mentre egli conservò il comando centrale su entrambi.[4]

Organizzò il primo successo dei nuovi mezzi d'assalto della Regia Marina, l'operazione di attacco[5] alla baia di Suda effettuata all'alba del 26 marzo 1941 da sei barchini esplosivi MTM che portò all'affondamento dell'incrociatore pesante York e della nave cisterna Pericles da 8.324 tsl.[5]

Il 26 luglio 1941, a bordo del MAS 452, durante il rientro alla base di Augusta dall'azione di Malta, viene ucciso insieme con tutto l'equipaggio dalle raffiche di mitragliatrice di un caccia Hurricane. Tutta l'aviazione presente nell'isola era decollata da Malta per reagire all'attacco italiano.

Dopo la sua morte la Xª Flottiglia MAS intitolò a suo nome il reparto di superficie dei mezzi d'assalto e a Teseo Tesei quello del reparto subacqueo perché il sacrificio dei migliori fosse di esempio, e il ricordo delle loro gesta incitamento e guida per i continuatori della loro opera.[6]

Fu anche scrittore: tra le numerose pubblicazioni, si nota una sintesi storica sulla Marina Italiana dal 1815 alla formazione del Regno d'Italia.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di gruppo di forze d'assalto della Regia Marina, consacrava con ardente passione e purissima fede la sua instancabile opera nell'approntamento di speciali mezzi di offesa e nella preparazione dei suoi uomini a sempre più ardui cimenti. Rinnovando con più vasto disegno le gesta eroiche di una sua precedente impresa, organizzava ed eseguiva il forzamento di una munitissima Base Navale nemica, scagliando con impeto irresistibile i suoi mezzi d'assalto contro le unità alla fonda nel porto, espugnato ad onta dell'incombente violentissima reazione di fuoco. Sulla via del ritorno, attaccato da numerosi aerei nemici, cadeva falciato da raffiche di mitragliera, mentre sui mari della Patria vibrava ancora l'eco della vittoria e assurgeva ai fastigi dell'epopea la gloriosa impresa, alla quale aveva donato in olocausto la vita. Malta, alba 26 luglio 1941
— Regio Decreto 20 novembre 1941
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante del sommergibile Menotti durante una missione di guerra sulla costa spagnola effettuata in condizioni di tempo particolarmente avverse, dava prova di incrollabile tenacia e di spiccato spirito offensivo compiendo nonostante le notevoli difficoltà due bombardamenti del porto di Malaga, e risolutamente attaccando ed affondando in prossimità della costa nemica un piroscafo contrabbandiere. Acque di Malaga, gennaio 1937
— Regio Decreto 8 aprile 1939

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Magno 2009, p. 161.
  2. ^ Magno 2009, p. 177.
  3. ^ Bassetti 2009, p. 125 , con riferimento alla legione prediletta da Gaio Giulio Cesare, la Legio X Gemina.
  4. ^ a b c Magno 2009, p. 180.
  5. ^ a b Brescia 2012, p. 231.
  6. ^ Junio Valerio Borghese, Decima Flottiglia MAS, Garzanti, Milano 1950.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Bassetti, Terni. Tre lager per Fascisti, Milano, Lampi di Stampa, 2009, ISBN 88-488-0926-X.
  • (EN) Junio Valerio Borghese, Decima Flottiglia MAS, Milano, Garzanti, 1950.
  • (EN) Maurizio Brescia, Mussolini's Navy: A Reference Guide to the Regia Marina 1930-1945, Barnsley, Seaforth Publishing, 2012, ISBN 1-84832-115-5.
  • Jack Greene, Alessandro Massignani, Il principe nero, Junio Valerio Borghese e la X MAS, Milano, Mondadori, 2007, ISBN 978-88-04-53720-5.
  • L. Emilio Longo, I reparti speciali italiani nella seconda guerra mondiale, Milano, Ugo Mursia Editore, 1991, ISBN 978-88-425-0734-5.
  • Alessandro Marzo Magno, Rapidi e invisibili. Storie di sommergibili, Milano, Il Saggiatore, 2007, ISBN 8-85650-154-6.
  • Arrigo Petacco, Battaglie navali del Mediterraneo nella seconda guerra mondiale, Milano, Mondadori, 1995, ISBN 978-88-04-42412-3.
  • Virgilio Spigai, Cento uomini contro due flotte, Marina di Carrara, Associazione Amici di Teseo Tesei, 2007.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]