Vincenzo di Beauvais

Ritratto di Vincenzo di Beauvais, affresco di Tommaso da Modena, 1352

Vincenzo di Beauvais o Bellovacense, in latino Vincentius Bellovacensis (Boran-sur-Oise, 1190 circa – Abbazia di Royaumont, 1264), è stato un letterato e un frate domenicano francese.

La sua fama è legata allo Speculum maius, un'enciclopedia in ottanta libri che circolò in molti manoscritti per due secoli, per poi essere una delle prime opere a stampa nel 1476.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Speculum maius: miniatura

Frate dell'ordine domenicano, fu priore del convento di Beauvais. Predicatore della corte di re Luigi IX, che lo fece lector della scuola del monastero cistercense di Royaumont-sur-Oise, fu aio dei figli del monarca. Intorno al 1250 scrisse per la famiglia reale il De eruditione filiorum regalium, opera di pedagogia di stampo monastico, fondata sui Libri Sapienziali della Bibbia.

Speculum maius[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Speculum maius.

Lo Speculum maius è un'enciclopedia in ottanta libri che circolò in molti manoscritti per due secoli, per poi essere una delle prime opere a stampa nel 1476. È divisa in tre parti: Speculum naturale, Speculum doctrinale e Speculum historiale. Un quarto libro, lo Speculum morale, ritenuto un tempo parte della summa, è apocrifo. Nei 32 libri dello Speculum naturale Vincenzo espone nozioni di scienze naturali, nei 17 libri dello Speculum doctrinale, sostenendo la necessità che l'uomo si elevi mediante la conoscenza, dà una raccolta di notizie su arti e dottrine, mentre nello Speculum historiale, in 31 libri, compendia la storia dell'umanità da Adamo al 1250. Fonti dell'enciclopedia furono a loro volta altre opere enciclopediche pregresse: il Liber exceptionum di Riccardo di San Vittore, il Didascalicon di un altro vittorino, Ugo di San Vittore, e le Etymologiae di Isidoro, oltre alle opere di Seneca e Cicerone. Lo Speculum rappresenta a sua volta uno specchio delle conoscenze non tanto dell'autore, quanto di quelle che erano comuni della società colta del suo tempo e che egli raccolse nell'opera. L'importanza dell'opera si segnala per l'uso, metodologicamente accurato, delle fonti, le straordinarie capacità compendiarie e sistematizzanti e la preferenza, precoce al tempo (esposta nello Speculum doctrinale), per l'impiego del procedimento logico-razionale e la maggiore importanza assegnata alla dialettica rispetto alle arti del trivio.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Lo "Speculum historiale" di Vincenzo di Beauvais in un manoscritto del 1340. Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 1966, fol. 339v
  • 1247–1249 De eruditione filiorum nobilium (o De institutione puerorum regalium). Una delle maggiori opere pedagogiche del Medioevo,
  • 1256 Speculum maius (prima edizione 1474),
  • 1260 Liber consolatorius.
  • 1260–1263 De morali principis institutione,
  • Speculum morale, Strasburgo, 1476 (probabilmente non opera di Vincenzo di Beauvais),
  • Opuscula. Johann Amerbach, Basilea, 1481 (Edizione digitalizzata della Universitäts- und Landesbibliothek Düsseldorf),
  • Sermones manuales de tempore, Johann Koelhoff, Colonia, 1482,
  • Speculum historiale, Anton Koberger, Norimberga, 1483 (Edizione digitalizzata) Stampato anche da Caxton nel 1490 (The Myrrour of the World).

L'edizione completa in quattro volumi dello Speculum quadruplex (compreso lo Speculum morale) fu pubblicata a Douai nel 1624 e fu ristampata nel 1964/65 a Graz.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jacques Échard, Scriptores ordinis praedicatorum, I (1719), pp. 212-40;
  • Daunou, in Histoire Littéraire de la France, XVIII (1835), pp. 449-519; cfr. anche XXX pp. 365 e 378; XXXII, pp. 745-48;
  • (DE) Friedrich Christoph Schlosser, Vincent von Beauvais, Hand- und Lehrbuch für königliche Prinzen, Francoforte, Wilmans, 1819.
  • J. Bourgeat, Études Sur Vincent de Beauvais, Parigi 1856;
  • Edgard Boutaric, Examen des sources du Speculum Historiale de Vincent de Beauvais, ecc., ivi 1863;
  • Wilhelm Richard Friedrich, Vincentius von Beauvais als Pädagog, ecc., Lipsia 1883;
  • G. Bientinesi, in Atti R. Accad. Torino, LI (1915), pp. 1411-30; LII (1916), pp. 191-207;
  • C. Oursel, in Bibl. Écol. Chartes, LXXXV (1924), pp. 251-62;
  • A. Marigo, in Giornale storico della letteratura italiana, LXVIII (1916), pp. 1-42, 289-326;
  • Ludwig Lieser, Vinzenz von Beauvais als Kompilator und Philosoph, in Forschungen zur Geschichte der Philosophie und der Pädagogik, III, i, Lipsia 1928;
  • A. Steiner, Guillaume Perrault and Vincent of Beauvais, in Speculum, VIII (1933), pp. 51-58;
  • B. L. Ullman, A Project for a new edition of Vincent of Beauvais, ibid., pp. 312-26;
  • Pauline Aiken, Vincent of Beauvais and Dame Pertelote's, ecc., ibid., X (1935), pp. 281-87.
  • Monique Paulmier-Foucart,Vincent de Beauvais et le Grand miroir du monde. Turnhout 2004
  • Astrik L. Gabriel, The Educational Ideas of Vincent of Beauvais (2d ed., 1962)
  • L. Thorndike, A History of Magic and Experimental Science. During the First Thirteen Centuries of our Era (1929) vol 2 ch 56 pp 457–76, a detailed study of the science coverage
  • P. Throop, Vincent of Beauvais: The Education of Noble Children (Charlotte, VT: MedievalMS, 2011)
  • P. Throop, Vincent of Beauvais: The Moral Instruction of a Prince (Charlotte, VT: MedievalMS, 2011)
  • Fabrizio Beggiato, Vincenzo di Beauvais, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.

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Controllo di autoritàVIAF (EN105133420 · ISNI (EN0000 0001 2096 7874 · SBN SBLV309399 · BAV 495/16372 · CERL cnp01241115 · ULAN (EN500091022 · LCCN (ENn80150235 · GND (DE118627163 · BNE (ESXX1157214 (data) · BNF (FRcb11928449n (data) · J9U (ENHE987007269663105171 · CONOR.SI (SL152675683 · WorldCat Identities (ENlccn-n80150235