Villa Rosa (Pergine Valsugana)
Villa Rosa | |
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Vista aerea del complesso nel 2020 | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Pergine Valsugana |
Coordinate | 46°04′28.6″N 11°13′12.8″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | Abbandonata |
Costruzione | 1912 |
Stile | Eclettico |
Uso | Villa (in origine), ospedale (1956-2012) |
Realizzazione | |
Architetto | Eduino Maoro |
Committente | Vittorio Napoleone Dallarosa |
Villa Rosa è un complesso di edifici situato presso Vigalzano, frazione di Pergine Valsugana in provincia di Trento. Costruita nel 1910-12 su progetto di Eduino Maoro, è stata adibita a ospedale dal 1956 al 2012.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La villa venne commissionata all'architetto Eduino Maoro dal marchese Vittorio Napoleone Dallarosa di Pergine, ed era ispirata nelle forme e nella collocazione ai castelli bavaresi come quello di Neuschwanstein; il suo nome originario era "Villa Giulia", ma è diventata nota con il nome di "Villa Rosa"[1][2][3]. Durante la prima guerra mondiale venne requisita dall'esercito austro-ungarico e adibita a comando militare e centro di supporto per il sottostante aeroporto di Cirè dell'Imperial Regia aviazione[3].
Nel 1956 l'INAIL trasformò la villa in un convalescenziario, destinato in particolare alla cura riabilitativa degli invalidi sul lavoro e dei tecnopatici[4]; in quegli anni vennero aggiunti diversi fabbricati ad uso ospedaliero e anche la cappella[5].
L'esperienza si rivelò positiva, così nel 1963 Villa Rosa divenne "centro di rieducazione funzionale", specializzato proprio sul recupero della capacità lavorativa a seguito di traumi gravi; nel 1975, ultimo anno della gestione INAIL, aveva in cura 175 pazienti, ed era dotata di centodieci posti letto, palestra e reparti di idroterapia, fisiochinesiterapia e radiologia[4]. La gestione venne quindi affidata alla Regione, che costituì Villa Rosa ente ospedaliero autonomo ("Ospedale provinciale specializzato per motulesi e neurolesi"), che entrò a regime a maggio 1975; nel 1981 passò all'SSN, diventando un'unità operativa dell'ospedale Santa Chiara di Trento; il tutto con il succedersi di varie riorganizzazioni e innovazioni[4].
Nel 2012 la struttura contava una settantina di posti letto e trattava principalmente pazienti in fase post-acuta aventi patologie neurologiche (ictus, traumi cranici-encefalici, traumi e patologie vertebro-midollari, sclerosi multipla), nonché pazienti con patologie reumatiche e ortopediche a regime ambulatoriale[4]: questo fu l'ultimo anno di attività, perché già all'inizio degli anni 1980 vi era l'idea di spostare l'ospedale in una struttura più consona per spazi e posizione, cosa che avvenne nel 2013[4].
A seguito del trasferimento dell'ospedale (la nuova struttura, che ha mantenuto il nome di "Villa Rosa", è situata presso l'ex manicomio di Pergine) la villa è stata abbandonata, e dopo appena un paio d'anni risultava fortemente deteriorata, in preda a grave degrado e oggetto di vandalismo e furti, situazione che al 2020 era rimasta immutata[3][6][7].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso sorge sul Doss del Zucàr, a monte del Maso Grillo, in una posizione panoramica affacciata sulla piana perginese e sulle Dolomiti di Brenta, e fa da contraltare al castello di Pergine[1][3].
Originariamente, il complesso consisteva della villa principale e di un più piccolo villino sopraelevato poco distante[2]. La villa è di forma quadrata, adornata da torrette, erker e da un belvedere, e raccoglie elementi di vari stili, come campanili d'angolo neogotici e finestrature neoclassiche, logge, transenne, bugnati ed altri elementi in stile rinascimentale, nella loggia un colonnato rococò con vetrate liberty, e infine capitelli di vari ordini[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Da Villa Giulia a Villa Rosa, pp. 21-23.
- ^ a b Campestrin, p. 18.
- ^ a b c d Roberto Franceschini, Villa Rosa, le immagini della vergogna, su Il nuovo Trentino, 18 giugno 2015. URL consultato il 19 dicembre 2022.
- ^ a b c d e Da Villa Giulia a Villa Rosa, pp. 10-17.
- ^ Da Villa Giulia a Villa Rosa, p. 25.
- ^ Luigi Oss Papot, Ex Villa Rosa devastata dai vandali. Da sei anni l'ex ospedale è abbandonato fra roghi, graffiti, furti e vetri rotti, su L'Adige, 15 settembre 2018. URL consultato il 17 dicembre 2022.
- ^ Dafne Roat, Ex Villa Rosa, vandali e incuria: dirigenti assolti, su Corriere del Trentino, 30 gennaio 2020. URL consultato il 17 dicembre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuliana Campestrin (a cura di), Eduino Maoro, Comune di Pergine Valsugana, 2005.
- Da Villa Giulia a Villa Rosa - 1912-2012: un secolo di storia, Comune di Pergine Valsugana, 2012.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Rosa