Vilayet del Danubio

Vilayet del Danubio
Vilayet del Danubio - Localizzazione
Vilayet del Danubio - Localizzazione
Il vilayet del Danubio negli anni 1860
Dati amministrativi
Nome completoVilâyet-i Tûna
Nome ufficialeولايت طونه
Lingue ufficialiturco ottomano
Lingue parlateturco, bulgaro, rumeno
CapitaleRusçuk
Dipendente daImpero ottomano
Politica
Forma di StatoVilayet
Forma di governoVilayet elettivo dell'Impero ottomano
Capo di StatoSultani ottomani
Nascita1864
Fine1878
Territorio e popolazione
Bacino geograficoarea del Danubio balcanico
Massima estensione88.400 km2 nel XIX secolo
Popolazione1.995.000 nel 1864
Economia
Commerci conImpero ottomano
Religione e società
Religioni preminenticristianesimo
Religione di Statoislam
Religioni minoritarieislam
Evoluzione storica
Preceduto daBandiera dell'Impero ottomano Eyalet di Niš
Bandiera dell'Impero ottomano Eyalet di Vidin
Bandiera dell'Impero ottomano Eyalet di Ozu
Succeduto daBandiera della Bulgaria Principato di Bulgaria
Principato di Serbia
Bandiera della Romania Regno di Romania
Bandiera dell'Impero ottomano Rumelia orientale

Il vilayet del Danubio (in turco: Vilâyet-i Tûna), fu un vilayet dell'Impero ottomano, nell'area delle attuali Romania, Bulgaria e Serbia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A metà Ottocento, quando l'area degli eyalet di Nis, Vidin e Ozu vennero a costituire un vilayet unico, venne costituito il vilayet del Danubio, comprendente anche l'antica provincia di Silistra. Il vilayet divenne una provincia modello, applicando tutti i crismi delle riforme Tanzimat data anche la sua rilevanza strategica al confine coi principati balcanici.

Mithat Pascià fu il primo governatore del vilayet (1864–1868) e durante il proprio periodo in carica egli aprì delle vie di navigazione stabili sul Danubio, completando anche la ferrovia Ruse-Varna. Vennero introdotte delle cooperative di credito agricolo che consentivano di avere prestiti per gli agricoltori a prezzi d'interesse favorevoli così da incentivarne il campo. Gli incentivi sulla tassazione, inoltre, favorirono lo sviluppo delle prime imprese industriali dell'area.

Sempre sotto Midhat venne fondato il primo giornale di un vilayet nell'Impero ottomano, il Tuna/Dunav che veniva pubblicato sia in turco ottomano che in bulgaro ed era realizzato da editori di entrambe le estrazioni. Tra i giornalisti che vi collaborarono ricordiamo Ismail Qemali e Ahmed Midhat.

Il vilayet aveva un'assemblea amministrativa che includeva ufficiali di stato nominati da Istanbul oltre a sei rappresentanti (tre musulmani e tre non) eletti tra gli abitanti della provincia. I non musulmani avevano inoltre il diritto di prendere parte ai tribunali criminali e commerciali provinciali che si basavano su un codice secolare di leggi. Vennero introdotte sempre nell'area nuove scuole miste per cristiani e musulmani, ma questa riforma venne presto abolita dopo aver incontrato strenua opposizione da parte della popolazione.

La Conferenza di Berlino del 1878 portò allo smembramento parziale del vilayet a favore dei nuovi stati dell'area balcanica ed alla riqualificazione di una parte di esso in mano ottomana.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

I sangiaccati del vilayet del Danubio nel XIX secolo erano:

  1. sangiaccato di Tulça
  2. sangiaccato di Varna
  3. sangiaccato di Rusçuk
  4. sangiaccato di Tırnovo
  5. sangiaccato di Vidin
  6. sangiaccato di Sofya
  7. sangiaccato di Niš

Governatori[1][modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]