Unione Nazionale (gruppo parlamentare)

L'Unione Nazionale fu un gruppo parlamentare di destra costituitosi nel 1947 nell'Assemblea Costituente per iniziativa di alcuni fuoriusciti del Fronte dell'Uomo Qualunque.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

Il Fronte dell'Uomo Qualunque era già di per sé un movimento politico dalla struttura leggera ed informale, completamente opposta a quella dei partiti di massa che si erano formati in Italia. Nonostante i significativi successi iniziali ottenuti principalmente a Roma e nell'Italia meridionale, si verificarono mancanze legate sia alla scarsa coesione interna, sia alla conseguenza difficoltà nell'elaborare un programma politico coerente e riconoscibile.

Guglielmo Giannini avrebbe voluto portare il raggruppamento all'interno delle file del Partito Liberale Italiano, ma i vertici di quest'ultimo lo rifiutarono categoricamente a causa delle sue posizioni giudicate eccessivamente conservatrici e ambigue verso i nostalgici del fascismo.

La scintilla che fece deflagrare la scissione fu l'atteggiamento, giudicato moderato e accondiscendente dagli intransigenti interni, verso il Governo De Gasperi IV, con la cui maggioranza il segretario aveva intavolato un confronto in previsione delle elezioni amministrative locali. Furono quindi 14 i deputati che abbandonarono l'Uomo Qualunque, e il 15 novembre 1947 formarono il proprio gruppo, a destra del PLI, di Unione Nazionale, per opporsi a ogni compromesso con le forze di governo centriste alla guida del paese.

Il gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo parlamentare, guidato da Emilio Patrissi, non ebbe lunghissima vita, dato che il 31 gennaio successivo l'Assemblea terminò i suoi lavori, almeno per ciò che riguardava le sedute d'aula. Il raggruppamento, coerentemente alle sue idee di contestazione al mondo politico, non si trasformò mai in un partito. Alcuni dei suoi componenti, peraltro in una condizione di ampio agio economico nella loro sfera privata, neppure si ripresentarono alle elezioni del 1948; altri, come Patrissi e Giuseppe De Falco, formarono la lista Movimento Nazionalista per la Democrazia Sociale[1]; altri si rivolsero al Partito Nazionale Monarchico, al Partito Liberale Italiano e alla Democrazia Cristiana; altri ancora, come Guido Russo Perez, si avvicinarono al nascente Movimento Sociale Italiano.

I membri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivio storico delle elezioni
  2. ^ Abbandonò poi il gruppo aderendo al PLI.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Politica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di politica