Trattato di Bucarest (1916)

Trattato di Bucarest
ContestoInizio della prima guerra mondiale con Romania neutrale
Firma17 agosto 1916
LuogoBucarest, Romania
CondizioniAccordo tra Romania e Triplice intesa
PartiBandiera della Romania Romania
Triplice intesa
Bandiera dell'Italia Italia
FirmatariFerdinando I di Romania
Christopher Thomson
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Il trattato di Bucarest del 1916 è stato un accordo tra il Regno di Romania e le Potenze dell’Intesa il 17 agosto 1916 con il quale venivano stipulate le condizioni per l'entrata in guerra della Romania. Il contenuto del trattato era segreto e tale doveva rimanere fino alla fine della guerra.[1]

I negoziati[modifica | modifica wikitesto]

La linea di demarcazione con l’Ungheria proposta dalla Romania

Nel 1915 il Ministro della Guerra britannico Horatio Herbert Kitchener inviò il tenente colonnello Christopher Thomson a Bucarest per cercare di convincere il governo rumeno ad entrare in guerra al fianco dell'Intesa. Durante la sua missione Thomson ricavò l'impressione che l'esercito rumeno fosse poco preparato e privo dei sufficienti armamenti per poter combattere su tre fronti, contro l'Impero Ottomano, la Germania e l'Austria-Ungheria.

Nonostante il parere contrario di Thomson, il governo britannico lo incaricò di concludere una convenzione militare con la Romania, che venne effettivamente firmata il 13 agosto 1916[2].

Il trattato[modifica | modifica wikitesto]

Il trattato di Bucarest del 1916 si divide in due parti: un accordo politico (sette articoli) ed una convenzione militare (17 articoli)[3]. Ai sensi del trattato la Romania avrebbe dichiarato guerra all'Austria entro il 28 agosto e in cambio avrebbe ricevuto i seguenti compensi territoriali:

La linea di demarcazione (descritta all'art. IV)[5] sarebbe partita da un punto lungo il fiume Prut sulla frontiera tra Romania e Russia nei pressi di Novoselycja e sarebbe arrivata fino alla Galizia, alla confluenza tra il Prut ed il Ceremus. Da lì la linea avrebbe seguito la frontiera tra Galizia e Bucovina e tra Galizia ed Ungheria fino al fiume Tibisco per proseguire fino a 6 km ad est di Debrecen, passando poi ad ovest di Orosháza e Békéssámson fino alla confluenza tra il Tibisco ed il Danubio.

La Romania si impegnava a non costruire fortificazioni contro la Serbia e ad indennizzare le popolazioni serbe del Banato nel caso in cui fossero emigrate nei due anni successivi alla fine della guerra[5].

Ai sensi dell'art. IV le parti si impegnavano a non concludere una pace separata e a garantire alla Romania uguali diritti rispetto agli Alleati alla Conferenza di Pace.

La convenzione militare annessa al trattato stabiliva che la Romania avrebbe attaccato l'Austria-Ungheria da sud e che la Russia avrebbe contemporaneamente iniziato un'offensiva per sostenere l'avanzata rumena in Transilvania. L'alto comando russo promise inoltre di inviare due divisioni di fanteria e una di cavalleria in Dobrugia per proteggere la Romania da un eventuale attacco della Bulgaria[6].

La Romania entra in guerra[modifica | modifica wikitesto]

La mattina del 27 agosto il re Ferdinando I riunì il consiglio reale e dichiarò guerra all'Austria-Ungheria. L'esercito rumeno, composto da tre armate per un totale di circa 440.000 uomini, attaccò nei Carpazi meridionali avanzando senza incontrare forti resistenze fino a metà settembre quando le truppe tedesche e bulgare penetrarono in Dobrugia.
L'intervento della Romania riuscì disastroso sia per i rumeni sia per gli Alleati: presa in mezzo fra l'Austria-Ungheria e la Bulgaria, la Romania venne occupata quasi per intero, e in essa gli Imperi Centrali trovarono una preziosa fonte di rifornimento di grano e petrolio. Il crollo della Russia poi, costrinse il governo romeno ad accettare la pace di Bucarest (5 aprile 1918), non meno esosa della pace imposta a Mosca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kiriţescu, p. 179
  2. ^ Masefield, pp. 16–17
  3. ^ The lights that failed: European international history, 1919–1933; Zara Z. Steiner, 2005, p.94
  4. ^ The Routledge companion to Central and Eastern Europe since 1919, Adrian Webb, 2008, p.7
  5. ^ a b Upson Clark, pp. 134–135
  6. ^ Kiriţescu, p. 180

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Constantin Kiriţescu, Istoria războiului pentru întregirea României: 1916-1919, 1922,
  • Masefield, Sir Peter G: To Ride the Storm: The Story of the Airship, 1982, William Kimber, Londra, ISBN 0-7183-0068-8
  • Charles Upson Clark (1971); United Roumania. Ayer Publishing. ISBN 978-0-405-02741-3.

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