Torre Febonio

Torre Febonio
Torre Febonio
Ubicazione
StatoRegno di Sicilia
Regno di Napoli
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
CittàTrasacco
Coordinate41°57′31.31″N 13°32′23.37″E / 41.958697°N 13.539826°E41.958697; 13.539826
Informazioni generali
TipoTorre
StileMedievale - Rinascimentale
CostruzioneXII secolo-XV secolo
Condizione attualeRestaurata e visitabile
Proprietario attualeComune di Trasacco
Sito webLink
Informazioni militari
Termine funzione strategica1806
http://www.youcango.it/index.jsp?id=555&dettaglio=541
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La torre Febonio è una torre situata a Trasacco (AQ), in Abruzzo. La struttura si caratterizza per la forma quadrata alla base e circolare alla sommità.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Veduta dal basso

La torre si caratterizza per le edificazione dei livelli in epoche diverse. La base poggia sul sito di un preesistente edificio che sarebbe risalente all'epoca romana, periodo in cui furono realizzati i cunicoli di Claudio per il primo prosciugamento del lago Fucino.

La parte inferiore della torre è risalente al XII secolo e presenta un'architettura in muratura tipica del Basso Medioevo, mentre la parte superiore venne innalzata in epoca rinascimentale dopo il XIV secolo.

In origine il sito venne occupato con ogni probabilità da un edificio di epoca romana su cui a cominciare dal XII secolo venne elevata la parte inferiore della torre di forma quadrata inclusa nel sistema del castello-recinto della villa medievale di Transaquas[1].

Appartenne nella prima metà del XII secolo al conte dei Marsi Crescenzio che la donò nel 1120 alla chiesa dei Santi Cesidio e Rufino[2], fece parte in seguito dei possedimenti di Ruggero de Ollia signore di Albe, centro di riferimento politico-amministrativo dell'omonima contea. Nel XVI secolo venne molto probabilmente acquisita dalla famiglia Febonio da cui acquisì la denominazione. Saccheggiata e danneggiata durante le invasioni barbariche venne utilizzata per scopi militari difensivi, in particolare risultava collegata visivamente alle torri edificate sulle montagne marsicane o nei borghi d'altura circostanti il lago Fucino.

Terminato lo scopo militare la torre rappresentò un faro per i pescatori del bacino fucense. Il viaggiatore inglese Edward Lear durante il suo viaggio in Abruzzo realizzò un'illustrazione della torre descrivendola "bizzarra e pittoresca" nella sua opera Illustrated Excursions in Italy del 1846[3].

Danneggiata dal terremoto della Marsica del 1915 venne restaurata a cominciare dagli anni settanta. A seguito dell'ultimo restauro avvenuto nel 2008 è possibile visitare la struttura[4][5].

Nel 2016, nella piazza antistante la torre, sono emersi durante i lavori di realizzazione della pavimentazione i resti di una scalinata di epoca romana[6].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La torre presenta una forma parallelepipeda alla base e tonda alla sommità. La parte inferiore dagli stili architettonici tipici del Basso Medioevo e del Rinascimento si caratterizza per l'utilizzo delle pietre angolari e presenta vari elementi come le feritoie, gli architravi, la merlatura, le finestre bifore. Su di essa s'inserisce la parte superiore di forma cilindrica dotata di mensole ed archi. L'altezza della struttura supera i 27 metri[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Grossi, 2002, p. 155.
  2. ^ Giuseppe Grossi, L'età Medievale - La villa Avezzani della Contea di Albe, su comune.avezzano.aq.it, Comune di Avezzano. URL consultato il 25 settembre 2018.
  3. ^ Gioia Chiostri, Torna il Winter Trail da brividi di Monte Labbrone: esperienza metafisica per i podisti-turisti della Vallelonga, su infomedianews.it, Info Media News, 1º febbraio 2017. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  4. ^ Pietro Guida, Ecco il cimitero preistorico del Fucino, su ricerca.gelocal.it, Il Centro, 20 luglio 2008. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  5. ^ Trasacco, Torre Febonio, su mondimedievali.net. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  6. ^ E a Trasacco spunta la scalinata romana, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 29 aprile 2016. URL consultato il 5 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2017).
  7. ^ Torre Febonio - Trasacco, su italiavirtualtour.it. URL consultato il 5 febbraio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\1890083.
  • Leone Marsicano, Chronica monasterii Casinensis (Die Chronik von Montecassino), Hannover, Hahnsche Buchhandlung, 1980, SBN IT\ICCU\NAP\0429966.
  • Quirino Lucarelli, Biabbà: storia di una cultura subalterna ovvero abbecedario delle tradizioni…, Avezzano, Centro studi marsicani, 2003, SBN IT\ICCU\AQ1\0070369.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Torre di Trasacco, su regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 5 agosto 2019.
  • Torre di Trasacco, su webmarsica.it, Web Marsica. URL consultato il 5 agosto 2019.