Susegana

Susegana
comune
Susegana – Stemma
Susegana – Bandiera
Susegana – Veduta
Susegana – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoGianni Montesel (lista civica Insieme per Susegana) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°51′N 12°15′E / 45.85°N 12.25°E45.85; 12.25 (Susegana)
Altitudine76 m s.l.m.
Superficie44,1 km²
Abitanti11 751[1] (30-6-2023)
Densità266,46 ab./km²
FrazioniColfosco, Collalto, Ponte della Priula

Località: Crevada

Comuni confinantiConegliano, Nervesa della Battaglia, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Santa Lucia di Piave, Sernaglia della Battaglia, Spresiano
Altre informazioni
Cod. postale31058;

31010 (Colfosco, Ponte della Priula)

Prefisso0438
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026083
Cod. catastaleL014
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 494 GG[3]
Nome abitantisuseganesi
PatronoMaria Ausiliatrice
Giorno festivo24 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Susegana
Susegana
Susegana – Mappa
Susegana – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Susegana (Suxegana in veneto) è un comune italiano di 11 751 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. È un paese noto per la presenza del castello dei Conti Collalto.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio, di 44 km², è di tipo collinare a nord e pianeggiante a sud. Ad ovest il confine comunale coincide per gran parte con il letto del fiume Piave, nel tratto in cui questo esce dalle colline per allargarsi nella pianura. Nel capoluogo scorre il torrente Rujo, mentre ad est il confine coincide con il torrente Crevada, che divide il territorio di Susegana da Conegliano.

Per quanto riguarda il rischio sismico, la città è classificata nella zona 2 su 4 dall'Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Preistoria[modifica | modifica wikitesto]

I primi insediamenti risalgono all'età del bronzo recente e finale. A conferma di ciò sono i ritrovamenti sulla collina di San Salvatore di manufatti come selci, punte di freccia e raschiatoi. Altri insediamenti preistorici sembrano essere stati la frazione di Collalto e la località "Villa Jacur", entrambe sedi di ritrovamenti come cocci, selci e tracce di fondi di capanna. La posizione particolarmente favorevole in prossimità di guadi di attraversamento del fiume Piave, oltre a facilitare la nascita di insediamenti, portò probabilmente alla nascita di commerci nella zona vicina al fiume, da cui potrebbe derivare il toponimo "Marcadelli", poi trasformatosi in "Mercadelli" ed infine nell'attuale località "Mercatelli".

Periodo romano[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo di Susegana secondo alcuni risale all'epoca della colonizzazione romana della valle del Piave, e si riferirebbe al nome del proprietario di un appezzamento (Sosus o Sosius); in alternativa è stata proposta un'etimologia germanica (da "sig", "vittoria" o "fortezza").[senza fonte]

In epoca romana il territorio fu attraversato dalla via Claudia Augusta e da un tracciato tra Opitergium (Oderzo), Feltria (Feltre) e Tridentum (Trento), che si incrociavano alla confluenza del Soligo nel Piave. Ciò è testimoniato anche dai resti di alcuni ponti dell'epoca in località "Sant'Anna" e dalla passata esistenza di un guado sul Piave in località "Mercatelli". Degli insediamenti dovevano sorgere nei pressi delle vie, come sembra provare il rinvenimento ottocentesco (località "Barco") della scultura di un Lare, attualmente conservata presso i Musei civici di Treviso. Un'altra strada che passa per il paese è la Via Cesarea Augusta o Via Pontebbana.

Dal medioevo ai giorni nostri[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Collalto prima dei bombardamenti
Casa Montone (Susegana) tra le due guerre; visibile la lapide ai dieci legionari fucilati.

Nell'Alto Medioevo nuclei longobardi si stabilirono probabilmente nella zona, a causa della sua importanza strategica. L'abbazia di Follina effettuò opere di sistemazione del territorio, che ne accrebbero la prosperità, fondando inoltre ospizi e ospedali per pellegrini.

Nel XII secolo venne fondato su un'altura il castello di Collalto (attestato dal 1138), dei conti di Treviso (poi conti di Collalto), di possibile origine longobarda. Di questo periodo è la leggenda di Bianca di Collalto. Il comune di Treviso nel 1245 cedette ai conti anche la collina di San Salvatore, sulla quale venne fondato un secondo castello nel secolo successivo. Nel 1312 i conti di Treviso furono investiti del possesso dall'imperatore Arrigo VII.

Prima guerra mondiale: la chiesa di San Giorgio bombardata

Nel 1806, nell'ambito dell'occupazione napoleonica, fu istituito il "Comune di San Salvador", che più tardi mutò la denominazione in "Comune di Susegana". La località di Susegana, scelta come sede del comune, si sviluppò a partire da quest'epoca. Venne attraversata dalla strada tra Treviso e Conegliano (oggi SS 13 Pontebbana), che passa il Piave sul "ponte della priula".

Un secondo ponte venne realizzato come ponte ferroviario per la linea Venezia-Vienna nel 1885, che favorì nel secolo seguente lo sviluppo della località di "Ponte della Priula".

I bombardamenti durante la prima guerra mondiale toccarono duramente il centro, con la distruzione dei due castelli e del ponte della priula. Dopo la seconda guerra mondiale il paese si è sviluppato come centro agricolo (tenuta Collalto) e quindi, a partire dagli anni sessanta, come centro industriale (lo stabilimento Zoppas, divenuto poi Zanussi e ora Electrolux, creò molti posti di lavoro).

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

I simboli ufficiali del comune sono:

  • stemma;
  • gonfalone;
  • sigillo.

Lo stemma fu approvato assieme al gonfalone con decreto del presidente della Repubblica del 2 aprile 1955[5] ed inserito nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato il 13 gennaio 1956.

«D'azzurro, al castello al naturale, torricellato di uno, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, fondato su un colle di verde, alla fascia scaccata di nero e d'argento, attraversante. Ornamenti esteriori del Comune.»

Si può ritrovare qui l'impronta della famiglia nobiliare Collalto, rappresentata dai colori bianco e nero, a scacchi alternati.

Lo stemma è un drappo partito d’azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria
G. A. de' Sacchis, detto Il Pordenone - Pala di Susegana
  • Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria: eretta nel XIII secolo e riedificata probabilmente nel XV, ospita la pala "Madonna fra Santi" di Giovanni Antonio de' Sacchis, detto Il Pordenone (XVI secolo).
Castello di San Salvatore
  • Castello di San Salvatore: la sua costruzione inizia nel 1323 ad opera di Rambaldo VIII di Collalto e finisce con il suo successore Schenella V. Con la sua doppia cinta muraria, copre un'area di 32.000 m². Venne progressivamente abbellito e ingrandito e vi fu inserito il seicentesco "palazzo Odoardo". Andò quasi interamente distrutto tra il 1917 e il 1918 in seguito alla rotta di Caporetto: l'artiglieria italiana bombardò pesantemente il castello di Collalto, causando anche la distruzione di molte delle opere d'arte custodite.
  • Castello di Collalto, sito nell'omonima frazione, di cui rimangono l'antica torre e parte della cinta muraria.
  • Ponti romani: resti di un ponte sul fiume Piave (località "Villa Jacur") e "ponte vecchio" sul torrente Crevada.
  • Grotta scavata dagli Austro-Ungarici nel fronte del Piave durante la Prima Guerra mondiale in località S. Anna, adibita ad Ospedale (vedi il romanzo Il Traditore di Lajos Zilahy) P.L.M.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

SuseganaAbitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 1 560, ovvero il 13,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:

  1. Macedonia 313
  2. Cina 167
  3. Marocco 151
  4. Romania 147
  5. Albania 117
  6. Kosovo 110
  7. Bosnia ed Erzegovina 81
  8. Senegal 55
  9. Ghana 54
  10. Ucraina 51

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggio suseganese: in occasione della festa patronale, si tiene nel capoluogo una sagra della durata di circa dieci giorni, che termina di domenica con il gioco della tombola. Durante questo evento sono presenti le giostre accanto alla chiesa. Alla sagra è possibile mangiare all'interno del tendone oppure ritirare il cibo da asporto.
  • Festa del 4 novembre: per la ricorrenza di San Carlo Borromeo, patrono della frazione di Ponte della Priula.
  • Festeggiamenti di San Daniele: per la ricorrenza del patrono della frazione di Colfosco.
  • Festa di Sant'Anna: in località Sant'Anna, si svolge a luglio la festa patronale con festa sui prati e serate di danza.
  • San Giorgio: festa patronale organizzata nel campo sportivo della frazione di Collalto.
  • San Giuseppe: festa del patrono di Crevada, si tiene a marzo in coincidenza con la festa del Papà.
  • Antica Festa della Tombola: dall'omonimo colle (sede del 1° castello dei Conti Collalto, ora scomparso), si tiene nella frazione di Colfosco durante la settimana che include la prima domenica di settembre.
  • Panevin in Amicizia: la sera del 5 gennaio si brucia il falò e la "vecia". È un rito propiziatorio per il nuovo anno, dalle origini antichissime. Molto belli i fuochi artificiali che illuminano la festa ed è molto piacevole anche per i più piccoli, grazie alla presenza della Befana che porta loro le calzette con i dolcetti.
  • La Marcia dei Castelli: una corsa podistica non competitiva con percorso che raggiunge i posti più suggestivi delle colline suseganesi. Si svolge ogni anno la seconda domenica di marzo, dal 1995.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel paese sono presenti una scuola materna (Beata Giuliana di Collalto), una scuola primaria (Alessandro Manzoni) e una scuola secondaria di primo grado (Daniele Manin). Le scuole primarie presenti in tutte le frazioni e nel comune stesso (Susegana, Colfosco, Ponte della Priula) e la scuola secondaria di primo grado sono unite nell'Istituto Comprensivo di Susegana.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio è un nodo di comunicazione per il traffico stradale e ferroviario in direzione Venezia-Udine, ed anche in passato ha avuto un ruolo rilevante, come testimonia la presenza di resti di infrastrutture dell'età romana. Nel periodo austroungarico diventò zona di passaggio della Strada Statale 13 Pontebbana. Per il traffico ferroviario, Susegana possiede una fermata in frazione Ponte della Priula.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci dal 1994[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1994 1997 Gianni Montesel lista civica Insieme per Susegana Sindaco
1997 1997 Angelo Carrer lista civica Insieme per Susegana Vicesindaco f.f. [8]
1997 2002 Michele Bordignon Lega Nord Sindaco
2002 2012 Gianni Montesel lista civica Insieme per Susegana Sindaco [9]
2012 2022 Vincenza Scarpa lista civica Insieme per Susegana Sindaco [10]
2022 in carica Gianni Montesel lista civica Insieme per Susegana Sindaco

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1889 aggregazione della frazione Collalto staccata dal comune di Refrontolo (Censimento popolazione residente nel 1881: 726 abitanti).[11]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il comune, oltre al capoluogo, è costituito dalle frazioni di:

  • Collalto, frazione storica all'estremo nord del comune.
  • Colfosco, situata alcuni chilometri a sud di Collalto, vicina al fiume Piave.
  • Ponte della Priula, la frazione più meridionale e più popolosa, attraversata dal Piave e sede della stazione ferroviaria di Susegana.
  • Crevada, località di recente sviluppo, al confine nord del comune.
  • Sant'Anna, località all'estremo ovest del Comune, al confine con il Comune di Sernaglia della Battaglia.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1913 la località Ponte della Priula divenne capolinea della tranvia Susegana-Pieve di Soligo, concessa alla Società Veneta e soppressa formalmente nel 1931. Gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale, la stessa venne provvisoriamente trasformata in ferrovia militare e prolungata fino a Revine Lago.

La tranvia aveva origine nel piazzale della stazione ferroviaria, posta lungo la ferrovia Udine-Venezia e capolinea della ferrovia Montebelluna-Susegana, soppressa nel 1966.

Il territorio comunale è interessato da 4 strade provinciali: SP 34, SP 38, SP 45 e SP 138.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Tratto da zonasismica.it Archiviato il 27 marzo 2009 in Internet Archive. URL consultato il 2-1-2008.
  5. ^ Susegana, su Archivio Centrale dello Stato.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 1º agosto 2018.
  8. ^ Sostituisce il dimissionario Sindaco Montesel.
  9. ^ Rieletto nel 2007.
  10. ^ Rieletta nel 2017.
  11. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. A. Passolunghi, Archivio per Susegana, Amministrazione Comunale, Biblioteca Comunale Susegana, 1985.
  • Gruppo Media. Vivi la Città. Susegana Modena, 2001.
  • A. Menegon. In Castello di San Salvatore e Susegana nella cartolina postale Santa Lucia di Piave (TV), 2003.
  • Gruppo Media. Vivi la Città - Guida ai Diritti del Cittadino e dell'Impresa. Susegana Castrocielo (FR), 2007.
  • A. Menegon. Collalto CSC, 2002.
  • R. Bortoluzzi, La rivoluzione industriale di Susegana. Appunti sulle trasformazioni socio-economiche avvenute nel cuore del nord-est negli anni sessanta e settanta, Editore De Bastiani, 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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