Superclan

Superclan (super-clandestini) fu un'organizzazione terroristica clandestina costituitasi ad opera di Corrado Simioni a partire dai nuclei di Sinistra Proletaria (progenitrice delle Brigate Rosse) tra il 1970 ed il 1971.

L'unico crimine certo perpetrato dal Superclan è il fallito attentato all'ambasciata americana di Atene del 2 settembre 1970.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sulla fondazione del Superclan, sugli effettivi componenti, sulle sue azioni per ora non è stata fatta chiarezza, ma dalle testimonianze dei fondatori delle Brigate Rosse ed in particolare da quella di Alberto Franceschini emergerebbe l'ipotesi che il Superclan fosse costituito da un gruppo di superclandestini diretti da Corrado Simioni, elemento chiave nelle vicende di quegli anni e probabile anello di congiunzione (ad insaputa di molti suoi "collaboratori") tra la sinistra extraparlamentare e i servizi segreti di origine NATO.

La rottura tra Simioni e Sinistra Proletaria avrebbe dato vita da una parte alle Brigate Rosse (ad opera di Renato Curcio, Mara Cagol ed Alberto Franceschini) e dall'altra allo stesso Superclan da parte di Corrado Simioni, Vanni Mulinaris, Duccio Berio ed altri.

I membri[modifica | modifica wikitesto]

Molti dei componenti del Superclan provengono dalla formazione capeggiata da Corrado Simioni delle cosiddette "Zie Rosse", formazione che sembrerebbe aver operato per un breve periodo parallelamente alla nascita della formazione della Sinistra Proletaria.

Gli stessi componenti del Superclan sarebbero tra i nuclei direttivi ed operativi della scuola di lingue Hyperion di Parigi, considerato da alcuni centro di coordinamento e di influenza di gruppi terroristici di sinistra europei e medio-orientali per conto dei servizi segreti occidentali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE CAUSE DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI, Decisioni adottate dalla Commissione nella seduta del 22 marzo 2001 in merito alla pubblicazione degli atti e dei documenti prodotti e acquisi (PDF), p. 21.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Franceschini, Pier Vittorio Buffa e Franco Giustolisi, Mara, Renato e io, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1988. ISBN 978-88-04-41446-9.
  • Giovanni Fasanella e Alberto Franceschini, Che cosa sono le BR, Milano, BUR Futuropassato, 2004. ISBN 978-88-17-00234-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]