Suore oblate di Gesù e Maria

Le Suore Oblate di Gesù e Maria sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla O.G.M.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della congregazioni risalgono al 1714 circa, quando Maria Maggiori iniziò a raccogliere presso la sua casa di Albano alcune fanciulle povere e a occuparsi della loro educazione insieme con alcune compagne.[2]

Nel 1724 l'opera era già fiorente e numerose erano le ragazze assistite, tanto che il cardinale Fabrizio Paolucci, vescovo di Albano, offrì loro una sede più ampia in via San Pancrazio: il 19 agosto 1727 la Maggiori riuscì ad acquistare l'edificio e iniziò a condurre vita comune con le collaboratrici.[3]

Il 14 aprile 1735 la comunità ricevette in dono un nuovo palazzo in via Cellomaio, che divenne la sede definitiva dell'opera; nel 1742 le consorelle adottarono un abito distintivo e nel 1745 si dotarono di costituzioni. La congregazione, detta delle Oblate di Gesù e Maria, fu approvata da papa Benedetto XIV con decreto dell'8 novembre 1745.[3]

Il conservatorio delle Oblate di Gesù e Maria venne privato delle sue proprietà a causa delle leggi eversive del regno d'Italia, ma la superiora della comunità riuscì a ottenere un decreto di disincameramento e a garantire continuità alla famiglia religiosa.[4]

Le prime filiali furono aperte a partire dal 1932, ma le fondazioni rimasero a lungo limitale all'Italia.[4]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Oblate di Gesù e Maria hanno come fine specifico l'istruzione e l'educazione cristiana della gioventù, soprattutto nelle zone povere.[4]

Oltre che in Italia, sono presenti in Argentina e Brasile;[5] la sede generalizia è ad Albano Laziale.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 54 religiose in 11 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1610.
  2. ^ A. Mignucci, DIP, vol. VI (1980), col. 577.
  3. ^ a b A. Mignucci, DIP, vol. VI (1980), col. 578.
  4. ^ a b c A. Mignucci, DIP, vol. VI (1980), col. 579.
  5. ^ Dove siamo, su suoreoblate.net. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cattolicesimo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cattolicesimo