Stuart O'Grady

Stuart O'Grady
Stuart O'Grady nel 2013
Nazionalità Bandiera dell'Australia Australia
Altezza 176 cm
Peso 73 kg
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Termine carriera 2013
Carriera
Squadre di club
1995-1998Gan
1999-2003Crédit Agricole
2004-2005Cofidis
2006-2008Team CSC
2009-2010Saxo Bank
2011Leopard-Trek
2012GreenEDGE
2012-2013Orica
Nazionale
1992-2004Bandiera dell'Australia Australia (p.)
2000-2012Bandiera dell'Australia Australia (s.)
Palmarès
 Giochi olimpici
Argento Barcellona 1992 Inseg. sq.
Bronzo Atlanta 1996 Inseg. sq.
Bronzo Atlanta 1996 Corsa punti
Oro Atene 2004 Americana
 Mondiali su pista
Oro Hamar 1993 Inseg. Sq.
Oro Bogotá 1995 Inseg. Sq.
Bronzo Bogotá 1995 Inseg. ind.
 Giochi del Commonwealth
Oro Manchester 2002 In linea
Statistiche aggiornate al novembre 2013

Stuart O'Grady (Adelaide, 6 agosto 1973) è un ex ciclista su strada e pistard australiano, professionista dal 1995 al 2013. Su pista ha vinto quattro medaglie olimpiche, tra cui l'oro nell'americana ai Giochi di Atene 2004 e tre medaglie Mondiali di cui due ori nell'inseguimento a squadre. Su strada si è aggiudicato i Campionati australiani 2003, la HEW Cyclassics 2004, la Parigi-Roubaix 2007 e due tappe al Tour de France. Nella Grande Boucle ha anche vestito per nove giorni la maglia gialla, tre volte nel 1998 e sei nel 2001, inoltre nell'edizione del 2003 gli è stato assegnato il particolare Premio del Centenario.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

1992-2003: i due titoli mondiali e gli esordi su strada[modifica | modifica wikitesto]

O'Grady proviene da una famiglia di ciclisti. Il padre rappresentò l'Australia Meridionale su strada e su pista e lo zio fu membro della squadra australiana ai Giochi olimpici di Tokyo 1964. Come molti connazionali, iniziò la carriera nel ciclismo su pista: appena diciannovenne, conquistò la medaglia d'argento nell'inseguimento a squadre ai Giochi olimpici del 1992 a Barcellona. Nell'edizione successiva, ad Atlanta, vinse invece due medaglie di bronzo, nella corsa a punti e nell'inseguimento a squadre. Nel frattempo, nel 1995 firmò il primo contratto da professionista con la Gan (diventata poi Crédit Agricole) e nel 1997 conquistò il titolo mondiale nell'inseguimento a squadre.

I primi importanti successi su strada arrivarono nel 1998, quando vinse una tappa al Tour de France, vestendo per tre giorni la maglia gialla e sfiorando la vittoria della classifica a punti. In seguito, dopo aver vestito per sei giorni il prestigioso simbolo del primato nell'edizione 2001 della Grande Boucle, perse da Erik Zabel la maglia della classifica a punti solo nell'ultimo sprint di Parigi. In entrambe queste stagioni venne eletto ciclista australiano dell'anno.

Nel 2002 fu operato per l'occlusione dell'arteria iliaca, fissando il ritorno alle competizioni per il luglio dello stesso anno, in occasione del Tour de France; nell'edizione seguente fu invece battuto nella classifica a punti dal connazionale Baden Cooke.

2004-2005: l'oro olimpico di Atene[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 passò alla Cofidis per potersi concentrare sulle classiche di primavera (su tutte Parigi-Roubaix e Giro delle Fiandre. Ebbe però un inizio di stagione difficile, con la frattura di una costola[1] e soprattutto l'Affaire Cofidis, legato all'uso di sostanze dopanti, che colpì la squadra. Tornato a correre, vinse due tappe e la classifica a punti al Critérium du Dauphiné Libéré; proseguì in luglio con la vittoria della tappa al Tour de France a Chartres, che gli permise di portare la maglia verde per qualche giorno. Terminò la stagione su strada con la vittoria della HEW Cyclassics ad Amburgo. Nel frattempo divenne campione olimpico dell'americana con Graeme Brown ad Atene.

Al Tour de France 2005 fu nuovamente secondo nella classifica a punti, questa volta dietro al norvegese Thor Hushovd. Alla fine della stagione firmò un contratto con Bjarne Riis per correre dal 2006 con il Team CSC.

2006-2010: gli anni alla CSC e la vittoria alla Roubaix[modifica | modifica wikitesto]

La prima annata di O'Grady tra le file della CSC fu segnata da diversi infortuni: si fratturò infatti diverse costole nel debutto stagionale in Italia, poi una vertebra al Tour de France; qui, nonostante l'infortunio, rimase in corsa e terminò terzo nell'ultima tappa. All'inizio del 2007 ottenne la principale vittoria in carriera su strada, conquistando la Parigi-Roubaix: nell'occasione attaccò in solitaria a più di 20 chilometri dall'arrivo, e al traguardo precedette il secondo classificato, Juan Antonio Flecha, di 52 secondi. Divenne così il primo australiano a far suo l'"Inferno del Nord", e nell'albo d'oro succedette al compagno di squadra Fabian Cancellara[2][3]. Nel luglio dello stesso anno fu però costretto ad abbandonare il Tour de France dopo una caduta nell'ottava tappa che gli causò la frattura a otto costole, alla scapola, alla clavicola e a tre vertebre, e una perforazione al polmone[3][4].

Nel 2008 si classificò quinto alla Parigi-Roubaix e partecipò poi per la quinta volta, in quel di Pechino, ai Giochi olimpici; nel finale di stagione si aggiudicò anche due tappe e la classifica finale dello Herald Sun Tour. Nel 2009 si classificò secondo al Tour Down Under; prese poi il via alla Milano-Sanremo ma ancora una volta cadde, fratturandosi la clavicola e una costola e rimediando una perforazione al polmone[3].

L'anno dopo, durante la Vuelta a España, venne allontanato dalla corsa dal team manager Riis prima della partenza della decima tappa, dopo essere rientrato alle cinque del mattino in albergo con il compagno Andy Schleck, violando così il regolamento interno della squadra. Fu questo il preludio all'addio al team di Riis: in novembre O'Grady sottoscrisse infatti un contratto, valido a partire dalla stagione successiva, con la formazione capitanata proprio dai fratelli Schleck, il Team Leopard-Trek. Nel mese seguente però l'australiano subì un altro incidente, cadendo sugli sci in Svizzera e fratturandosi due costole[3].

2011-2013: gli ultimi anni come gregario e il doping[modifica | modifica wikitesto]

La caduta rimediata in Svizzera non impedì a O'Grady di prendere parte al Tour Down Under 2011 e alle successive classiche di primavera vestendo la divisa del Team Leopard-Trek. Tra i piazzamenti spiccano il decimo posto alla Milano-Sanremo e il nono all'E3 Harelbeke. Non ottenne altri risultati di prestigio, ma consolidò comunque il proprio ruolo di gregario "di lusso" per i fratelli Schleck[3].

Nel 2012 si trasferì tra le file dell'Orica-GreenEDGE, neonata formazione World Tour australiana; quell'anno a Londra prese parte per la sesta volta ai Giochi olimpici. Nel luglio 2013, dopo aver partecipato per la diciassettesima volta consecutiva al Tour de France, annunciò il ritiro dalle corse al termine della stagione. Tuttavia, qualche giorno dopo, a seguito di un'inchiesta voluta dal senato francese, il suo nome uscì tra quelli dei ciclisti che avevano fatto uso di EPO durante il Tour de France 1998[5]. O'Grady confessò pressoché subito le proprie colpe[5], venendo comunque espulso dal comitato olimpico australiano.

Al termine della stagione 2013 annuncia il ritiro dall'attività agonistica dopo diciannove anni tra i pro.[6]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Strada[modifica | modifica wikitesto]

  • 1995 (Gan, una vittoria)
5ª tappa Circuit de la Sarthe (Écommoy > Le Mans)
  • 1996 (Gan, una vittoria)
3ª tappa Vuelta a Murcia (Murcia > Caravaca)
  • 1997 (Gan, quattro vittorie)
1ª tappa Herald Sun Tour
6ª tappa Herald Sun Tour
8ª tappa Herald Sun Tour
5ª tappa Bayern Rundfahrt (Regen > Pfarrkirchen)
  • 1998 (Gan, sei vittorie)
2ª tappa Tour of Britain (Gateshead > York)
7ª tappa Tour of Britain (Chessington > Rochester)
Classifica generale Tour of Britain
3ª tappa Tour de Luxembourg (Dudelange > Beckerich)
4ª tappa Tour de France (Valréas > Grenoble)
4ª tappa Tour du Poitou-Charentes (Saint-Savin > Poitiers)
  • 1999 (Crédit Agricole, cinque vittorie)
3ª tappa Tour Down Under (Glenelg > Victor Harbor)
5ª tappa Tour Down Under (Nuriootpa > Tanunda)
Classifica generale Tour Down Under
Classic Haribo
5ª tappa Tour of Britain (Swansea > Birmingham)
  • 2000 (Crédit Agricole, due vittorie)
3ª tappa Grand Prix du Midi Libre (Cuxac Cabardes > Decazeville)
  • 2001 (Crédit Agricole, una vittoria)
Classifica generale Tour Down Under
  • 2002 (Crédit Agricole, una vittoria)
Giochi del Commonwealth, Prova in linea
  • 2003 (Crédit Agricole, tre vittorie)
Campionati australiani, Prova in linea
6ª tappa Tour de Langkawi (Marang > Cukai)
8ª tappa Tour de Langkawi (Menara Telekom KL > Seremban)
  • 2004 (Cofidis, sei vittorie)
Grand Prix de Villers-Cotterêts
5ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Bollène > Sisteron)
7ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Grenoble > Grenoble)
5ª tappa Tour de France (Amiens > Chartres)
Classica di Amburgo
1ª tappa Post Danmark Rundt (Aabenraa > Esbjerg)
  • 2007 (Team CSC, una vittoria)
Parigi-Roubaix
  • 2008 (Team CSC-Saxo Bank, tre vittorie)
2ª tappa Herald Sun Tour (Inverloch > Warragul)
5ª tappa Herald Sun Tour (Yarra Glen > Healsville Rd)
Classifica generale Herald Sun Tour

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Lohne (Criterium)
Stadtlohn (Criterium)
Köln (Criterium)
Cottesloe (Criterium)
Subiaco (Criterium)
Classifica punti Setmana Catalana
Noosa International Criterium (Criterium)
Geelong (Criterium)
2ª tappa Jayco Bay Cycling Classic (Criterium)
  • 1999 (Crédit Agricole)
Melbourne-Sorrento (Cronocoppie con Jamie Drew)
4ª tappa Mount Buller Cup (Criterium)
Classifica generale Mount Buller Cup (Criterium)
  • 2001 (Crédit Agricole)
Gouden Pijl-Emmen (Criterium)
Profronde van Oostvoorne (Criterium)
Monein (Criterium)
5ª tappa Tour de France (Cronosquadre)
  • 2003 (Crédit Agricole)
Premio del Centenario Tour de France
Wien Radfast (Criterium)
Classifica punti Post Danmark Rundt
1ª tappa Vuelta a España (Cronosquadre)
Eindhoven Team Time Trial (Cronosquadre)
1ª tappa Vuelta a España (Cronosquadre)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Cronosquadre)

Pista[modifica | modifica wikitesto]

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2005: ritirato (13ª tappa)
2008: ritirato (4ª tappa)
1997: 109º
1998: 54º
1999: 94º
2000: non partito (8ª tappa)
2001: 54º
2002: 77º
2003: 90º
2004: 61º
2005: 77º
2006: 91º
2007: ritirato (7ª tappa)
2008: 109º
2009: 124º
2010: 149º
2011: 78º
2012: 97º
2013: 161º
2004: ritirato (12ª tappa)
2006: 65º
2009: ritirato (17ª tappa)
2010: non partito (10ª tappa)
2011: 93º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

1997: 55º
1998: 59º
1999: 36º
2001: 55º
2003: 21º
2004: 3º
2005: 4º
2007: 5º
2008: 89º
2009: ritirato
2010: 120º
2011: 10º
2012: ritirato
2013: 86º
1997: 30º
1998: 30º
1999: 43º
2000: 40º
2001: 60º
2003: 3º
2004: 124º
2005: 16º
2007: 10º
2008: ritirato
2010: ritirato
2011: 69º
2012: ritirato
2013: ritirato
1996: 46º
1997: 16º
1998: 20º
1999: ritirato
2000: fuori tempo
2001: ritirato
2003: 18º
2005: 18º
2007: vincitore
2008: 5º
2010: fuori tempo
2011: fuori tempo
2012: 53º
2013: 96º

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Sportivo australiano dell'anno nel 1993 (con la Nazionale su pista)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia dell'Ordine dell'Australia - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il prestigio reso allo sport australiano con la vittoria della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene 2004.»
— 26 gennaio 2005[7]
Medaglia dello sport australiano - nastrino per uniforme ordinaria
«Per le vittorie di tappa al Tour de France e le medaglie ai Campionati del mondo.»
— 29 settembre 2000[8]
Medaglia del centenario - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il servizio alla società australiana attraverso lo sport del ciclismo.»
— 1º gennaio 2001[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) O'Grady confirms broken rib, in www.cyclingnews.com, 30 marzo 2004. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato il 28 marzo 2007).
  2. ^ (FR) Stuart O'Grady, Austral gagnant, in www.humanite.fr, 16 aprile 2007. URL consultato il 23 marzo 2010.
  3. ^ a b c d e (EN) Stuart O’Grady remaining optimistic despite 'huge crash' while skiing, in www.velonation.com, 14 dicembre 2010. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato il 4 marzo 2016).
  4. ^ (FR) Fractures pour O'Grady [collegamento interrotto], in www.lequipe.fr, 15 luglio 2007. URL consultato il 23 marzo 2010.
  5. ^ a b (EN) Stuart O'Grady admits to Tour de France doping, in www.smh.com.au, 25 luglio 2013. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato il 27 luglio 2013).
  6. ^ (EN) O'Grady announces his retirement, in cyclingnews.com, 22 luglio 2013. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato il 3 novembre 2013).
  7. ^ (EN) Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato. Archiviato il 22 febbraio 2019 in Internet Archive.
  8. ^ (EN) Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato. Archiviato il 22 febbraio 2019 in Internet Archive.
  9. ^ (EN) Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato. Archiviato il 22 febbraio 2019 in Internet Archive.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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