Stress traumatico continuo

Lo Stress traumatico continuo o in inglese continuous traumatic stress (CTS) è un'entità nosografica che non valuta lo stress di traumatiche verificatesi in passato, come nel PTSD, quanto piuttosto le esperienze traumatiche dell'impatto del vivere in contesti di pericolo attuale e in corso. Essa è un'entità nosografica che si caratterizza nel precedere un evento noto causa di grave stress, al contrario del PTDS che segue lo stress subito. Gli eventi dal soggetto colpito sono vissuti come realistici ed inevitabili, come accade in caso di un conflitto politico o civile prolungato o in caso di pervasiva violenza della comunità sulla propria persona.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il C-PTSD (complex post traumatic stress disorder) è una formulazione che ha ottenuto un crescente consenso nella letteratura sul trauma, nonostante non sia incluso come categoria diagnostica formale nella quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) dell'American Psychiatric Association.[1]

Herman nel 1992 ha per primo introdotto l'idea di C-PTSD in la letteratura specificatamente per descrivere la presentazione clinica di persone che erano state esposte a eventi stressanti e traumatici prolungati e ripetuti; in situazioni che, il più delle volte, erano inevitabili.[3] Questi soggetti avevano una sintomatologia molto diversa da coloro che avevano sperimentato il singolo evento traumatico, come accade nel classico PTSD.[1]

IL CTS va distinto dal complex post traumatic stress disorder (C-PTSD), che si caratterizza invece dal contesto esclusivo dell'attaccamento/relazione o altre relazioni diadiche, come prigioniero e rapitore o secondino e recluso. A differenza di PTSD, del C-PTSD, del disturbo dello sviluppo o del trauma storico, il CTS è incentrato principalmente sull'esposizione al trauma presente e futuro, piuttosto che su ciò che ha già avvenuto.[1]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel CTS un'ansia anticipatoria che è in relazione all'emergere di una situazione realisticamente e oggettivamente minacciosa che richiede una gestione continua. Il CTS ha aree di somiglianza con una serie di altre patologie dello stress traumatico complicato, ma esso ha anche dimensioni uniche e peculiari. Il CTS è proprio di individui che documentano esperienze e condizioni di vita nel presente precarie e in contesti violenti.[1]

Sono quattro le caratteristiche chiave del CTS in relazione alle formulazioni già note in letteratura di stress traumatico complicato:[1]

  1. il contesto del condizioni di stress,
  2. la posizione temporale delle condizioni di stress,
  3. la complessità di discriminare tra minaccia reale e percepita o immaginata e
  4. l'assenza di sistemi di protezione esterni.

Gli attuali criteri diagnostici per il disturbo post-traumatico da stress (PTSD) non includono i sintomi risultanti dall'esposizione a stress traumatico continuo o in corso, non cogliendo il PTSD i sintomi di stress associati all'esposizione a minacce che si estendono per mesi o anni.[4]

Il CTS è una patologia correlata, ma distinta dal PTSD.[4] Furono Straker e il Sanctuaries Counseling Team nel 1987, un team di professionisti della salute mentale che stavano fornendo supporto psicologico alle vittime di torture e violenze politiche sotto il regime dell'apartheid in Sudafrica. Essi individuarono nel CTS, un lento e qualificante disturbo che si correla con quelle esperienze di individui che vivono in condizioni di esposizione continua al trauma.[1]

Questa entità diagnostica. benché è poco descritta, coglie un crescente riconoscimento degli psichiatri sugli effetti traumatici dell'esposizione continua allo stress traumatico; effetti che si estendono oltre gli attuali criteri diagnostici per il disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Gli studi dimostrano che le risposte all'esposizione continua alla minaccia sono più ampie e più intense di quelle associate a una singola esposizione traumatica.[5][6][7][8]

In letteratura esiste un ampio corpus di dati che individua nello stress continuato nel tempo una precisa causa di patologia PTDS; come accade in certe realtà in corso di procedimenti giuridici di sfratto, che a volte si protragono a lungo nel tempo.[5][9][10][11][12]

Nel CTS si possono anche agevolmente inquadrare i disturbi e i problemi correlati con l'instabilità abitativa e/o sfratto, intesa come condizione di disagio intenso protratto nel tempo.[13] Condizione questa che può ridurre il benessere psicologico, alimentare il conflitto all'interno della coppia aumentando il rischio di separazione.[14]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

  • L'esperienza di coloro che vivono nei territori occupati in Israele o in le città israeliane al confine con i territori occupati, o nelle città e nei villaggi della Siria che sono presi di mira dallo Stato.[4]
  • Dove bande di delinquenti dominano i territori e le forze di sicurezza dello Stato non sono in grado di intervenire per proteggere i membri della comunità; come è accaduto a Città del Messico, nelle favelas del Brasile e nelle comunità di Cape Flats in Sudafrica.[4]
  • Nelle persone sfollate in virtù di persecuzioni o guerre che si trovano a vivere in contesti xenofobi in cui vengono predati da altri nella società.[4]
  • Il Disturbo da Stress Traumatico Continuo è proprio del danno da ustione, infatti, il paziente ustionato differisce da altre situazioni post-traumatiche perché pone il paziente a confronto con una situazione molto più complessa, che include non solo l'esperienza dell'ustione vera e propria, ma anche il conseguente difficile periodo di ricovero e il successivo rinnovato incontro con l'ambiente sociale.[15] In questi pazienti la sintomatologia psichiatrica che si manifesta in modo più impattante per il paziente quanto maggiore è il danno iniziale da ustione.[16] Inoltre, i pazienti spesso sviluppano un disturbo da stress post-traumatico molti mesi dopo la lesione.[17]

Ancora sono state individuate altre categorie a rischio di CTS:[18]

  1. le continue molestie da parte dei torturatori originari o dei loro colleghi, ad esempio la famiglia di un attivista per i diritti umani detenuto che riceve quotidianamente la visita della polizia in modo che nessuno nella comunità parli con loro;
  2. Minacce continue da parte della polizia, dell'esercito o di altri agenti governativi, come un venditore stradale il cui stand è stato ripetutamente distrutto dalla polizia per non aver pagato una tangente;
  3. Minacce della comunità e dei vicini, ad esempio rifugiati che descrivono come i nemici del loro paese d'origine li hanno attaccati nel paese ospitante; e,
  4. E anche la violenza domestica, ad esempio una donna che è costretta a trasferirsi nella casa dei suoceri violenti dopo l'arresto del marito, o l'abuso fisico della moglie da parte del marito dopo il suo ritorno dal carcere.
  5. Un'ultima categoria è la molestia sessuale: molte donne subiscono molestie sessuali quasi costanti per le strade delle principali città dell'Africa subsahariana.

Questi soggetti riferiscono sintomi che sono in gran parte coerenti con il disturbo da stress post-traumatico; ma questi si verificano in un contesto di una minaccia in corso realistica e quindi non caratterizzabile come un “falso allarme” disadattivo in risposta ad un evento passato.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Gillian Eagle e Debra Kaminer, Continuous traumatic stress: Expanding the lexicon of traumatic stress., in Peace and Conflict: Journal of Peace Psychology, vol. 19, n. 2, American Psychological Association (APA), 2013, pp. 85–99, DOI:10.1037/a0032485, ISSN 1532-7949 (WC · ACNP).
  2. ^ Ruth Pat-Horenczyk e Miriam Schiff, Continuous Traumatic Stress and the Life Cycle: Exposure to Repeated Political Violence in Israel, in Current psychiatry reports, vol. 21, n. 8, Springer Science and Business Media LLC, 1º luglio 2019, DOI:10.1007/s11920-019-1060-x, ISSN 1523-3812 (WC · ACNP), PMID 31264027.
  3. ^ Judith Lewis Herman, Complex PTSD: A syndrome in survivors of prolonged and repeated trauma, in Journal of Traumatic Stress, vol. 5, n. 3, Wiley, 1992, pp. 377–391, DOI:10.1002/jts.2490050305, ISSN 0894-9867 (WC · ACNP).
  4. ^ a b c d e f Aviva Goral, Paula Feder-Bubis, Mooli Lahad, Sandro Galea, Norm O’Rourke e Limor Aharonson-Daniel, Development and validation of the Continuous Traumatic Stress Response scale (CTSR) among adults exposed to ongoing security threats, in PLOS ONE, vol. 16, n. 5, Public Library of Science (PLoS), 27 maggio 2021, p. e0251724, DOI:10.1371/journal.pone.0251724, ISSN 1932-6203 (WC · ACNP).
  5. ^ a b Hugo Vásquez-Vera, Laia Palència, Ingrid Magna, Carlos Mena, Jaime Neira e Carme Borrell, The threat of home eviction and its effects on health through the equity lens: A systematic review, in Social Science & Medicine, vol. 175, Elsevier BV, 2017, pp. 199–208, DOI:10.1016/j.socscimed.2017.01.010, ISSN 0277-9536 (WC · ACNP).
  6. ^ Jacob Y. Stein, Dayna V. Wilmot e Zahava Solomon, Does one size fit all? Nosological, clinical, and scientific implications of variations in PTSD Criterion A, in Journal of Anxiety Disorders, vol. 43, Elsevier BV, 2016, pp. 106–117, DOI:10.1016/j.janxdis.2016.07.001, ISSN 0887-6185 (WC · ACNP).
  7. ^ Laura K. Murray, Judith A. Cohen e Anthony P. Mannarino, Trauma-focused cognitive behavioral therapy for youth who experience continuous traumatic exposure., in Peace and Conflict: Journal of Peace Psychology, vol. 19, n. 2, American Psychological Association (APA), 2013, pp. 180–195, DOI:10.1037/a0032533, ISSN 1532-7949 (WC · ACNP).
  8. ^ Orit Nuttman-Shwartz e Yael Shoval-Zuckerman, Continuous Traumatic Situations in the Face of Ongoing Political Violence, in Trauma, Violence, & Abuse, vol. 17, n. 5, SAGE Publications, 8 luglio 2016, pp. 562–570, DOI:10.1177/1524838015585316, ISSN 1524-8380 (WC · ACNP).
  9. ^ Humbelina Robles-Ortega, Pedro Guerra, Isis González-Usera, José Luis Mata-Martín, M. Carmen Fernández-Santaella, Jaime Vila, Julia Bolívar-Muñoz, Mariola Bernal-Solano, Inmaculada Mateo-Rodríguez e Antonio Daponte-Codina, Post-Traumatic Stress Disorder Symptomatology in People affected by Home Eviction in Spain, in The Spanish Journal of Psychology, vol. 20, Cambridge University Press (CUP), 2017, DOI:10.1017/sjp.2017.56, ISSN 1138-7416 (WC · ACNP).
  10. ^ Elinor Chisholm, Sarah Bierre, Cheryl Davies e Philippa Howden‐Chapman, ‘That house was a home’: Qualitative evidence from New Zealand on the connections between rental housing eviction and poor health outcomes, in Health promotion journal of Australia : official journal of Australian Association of Health Promotion Professionals, Wiley, 9 agosto 2021, DOI:10.1002/hpja.526, ISSN 1036-1073 (WC · ACNP), PMID 34339574.
  11. ^ (ES) Nerea Jiménez-Picón, Alicia García-Reposo e Macarena Romero-Martín, Consecuencias biopsicosociales en población española afectada por un proceso de desahucio, in Gaceta Sanitaria, vol. 34, n. 3, Elsevier BV, 2020, pp. 289–296, DOI:10.1016/j.gaceta.2019.03.008, ISSN 0213-9111 (WC · ACNP).
  12. ^ Gadi Zerach e Elkanor Tam, The relationships between family functioning and attachment orientations to post-traumatic stress symptoms among young adults who were evacuated from Gaza Strip settlements as adolescents, in Anxiety, stress, and coping, vol. 29, n. 2, Informa UK Limited, 5 marzo 2015, pp. 153–172, DOI:10.1080/10615806.2015.1014998, ISSN 1061-5806 (WC · ACNP), PMID 25658595.
  13. ^ Chiquita Rollins, Nancy E. Glass, Nancy A. Perrin, Kris A. Billhardt, Amber Clough, Jamie Barnes, Ginger C. Hanson e Tina L. Bloom, Housing Instability Is as Strong a Predictor of Poor Health Outcomes as Level of Danger in an Abusive Relationship, in Journal of Interpersonal Violence, vol. 27, n. 4, SAGE Publications, 10 ottobre 2011, pp. 623–643, DOI:10.1177/0886260511423241, ISSN 0886-2605 (WC · ACNP).
  14. ^ Rory Coulter e Michael Thomas, A new look at the housing antecedents of separation, in Demographic Research, vol. 40, Max-Planck-Gesellschaft zur Foerderung der Wissenschaften, 2019, pp. 725–760, ISSN 14359871, 23637064 (WC · ACNP), JSTOR 26727015. URL consultato il 14 luglio 2022.
  15. ^ D Gilboa, M Friedman e H Tsur, The Burn as a Continuous Traumatic Stress: Implications for Emotional Treatment During Hospitalization, in Journal of Burn Care & Rehabilitation, vol. 15, n. 1, Oxford University Press (OUP), 1994, pp. 86–94, DOI:10.1097/00004630-199401000-00017, ISSN 0273-8481 (WC · ACNP).
  16. ^ Mark W. G. Bosmans, Helma W. Hofland, Alette E. De Jong e Nancy E. Van Loey, Coping with burns: the role of coping self-efficacy in the recovery from traumatic stress following burn injuries, in Journal of Behavioral Medicine, vol. 38, n. 4, Springer Science and Business Media LLC, 8 aprile 2015, pp. 642–651, DOI:10.1007/s10865-015-9638-1, ISSN 0160-7715 (WC · ACNP).
  17. ^ Bum-Hee Yu e Joel E. Dimsdale, Posttraumatic Stress Disorder in Patients With Burn Injuries, in Journal of Burn Care & Rehabilitation, vol. 20, n. 5, Oxford University Press (OUP), 1999, pp. 426–433, DOI:10.1097/00004630-199909000-00017, ISSN 0273-8481 (WC · ACNP).
  18. ^ Continuous Traumatic Stress, su The Center for Victims of Torture, 25 febbraio 2014. URL consultato il 15 luglio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]