Storia della Bolivia

Voce principale: Bolivia.

La storia della Bolivia si riferisce al territorio corrispondente all'incirca all'attuale Bolivia nelle varie fasi storiche.

Epoca precolombiana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Bolivia precolombiana.

Epoca coloniale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Bolivia coloniale.

Indipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'indipendenza della Bolivia.

Storia contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia contemporanea della Bolivia.
  • 1879-1884: viene combattuta la guerra del Pacifico contro il Cile. Quest'ultimo vince la guerra e la Bolivia perde l'unico sbocco al mare che possedeva.
  • 1880: viene scritta l'attuale Costituzione della Repubblica.
  • 1932-1935: viene combattuta la guerra del Chaco contro il Paraguay. La Bolivia è nuovamente sconfitta e i confini ulteriormente ridotti.
  • 1952: a seguito di un colpo di Stato militare, scoppia la cosiddetta rivoluzione boliviana. Divenne Presidente della Repubblica Víctor Paz Estenssoro.
  • 1964: un colpo di Stato destituisce Estenssoro arrivato alla terza legislatura consecutiva.
  • 1966-1971: con successivi colpi di stato si avvicendano governi piuttosto deboli.
  • 1967: l'esercito boliviano, appoggiato dalla CIA, cattura e uccide Ernesto Guevara (il Che) mentre sta organizzando una campagna rivoluzionaria.
  • 1971: sale al potere con un golpe, il Generale Hugo Banzer Suárez. L'economia segnala una ripresa, a discapito della libertà e dei diritti umani.
  • 1978: Banzer indice le elezioni.
  • 1978-1981: si alternarono colpi, contro-colpi e governi di breve periodo.
  • 1982: sale al potere Hernán Siles Zuazo.
  • 1985: vengono indette le elezioni anticipate e torna al governo Paz Estenssoro.
  • 1985-1989: Paz Estenssoro riporta un'economia disastrata a livelli accettabili, generando però profondi malcontenti sociali.
  • 1989: a seguito di elezioni, sale al potere Paz Zamorra, della sinistra moderata.
  • 1989-1993: Paz Zamorra governa cercando di mediare tra rigide politiche economiche e riforme sociali.
  • 1993: a seguito di elezioni, viene eletto presidente Gonzalo Sánchez de Lozada, ex imprenditore appoggiato dal centro-destra.
  • 1993-1997: Sánchez de Lozada porta avanti politiche economiche rigide con l'appoggio dal Fondo Monetario Internazionale; contrasta, con l'appoggio degli Stati Uniti, la coltivazione della coca.
  • 1997: a seguito delle elezioni torna al potere l'ex dittatore, Gen. Hugo Banzer, appoggiato dalla destra.
  • 1997-2002: Banzer fa una politica neoliberista puntando sulle privatizzazioni delle risorse naturali.
  • 2000: esplodono proteste, in particolare a Cochabamba contro la privatizzazione dell'acqua. Banzer, prima instaura la legge marziale, poi torna sui suoi passi.
  • 2002: Sánchez de Lozada torna ad essere presidente, sconfiggendo di pochi punti percentuali l'aymara Evo Morales, sostenuto dagli indios, in particolare dai cocaleros (i coltivatori di coca).
  • 2003: scoppia la cosiddetta guerra boliviana del gas, una serie di rivolte per la nazionalizzazione del gas. Sánchez de Lozada prima cerca di opporsi ai manifestanti con l'esercito, poi scappa a Miami. Diventa presidente il suo vice Carlos Mesa.
  • 2005: le proteste continuano e Mesa si dimette. Eduardo Rodríguez, ex-presidente della Corte Suprema, diventa Presidente della Repubblica.
  • 2006
    • 22 gennaio: Evo Morales (del MAS, Movimiento al Socialismo) è eletto Presidente della Repubblica con oltre il 53% dei voti. È il primo presidente indios della Bolivia.
    • 1º maggio: Morales decreta la definitiva nazionalizzazione dei giacimenti di idrocarburi del Paese, in linea con le promesse fatte durante la campagna elettorale.

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