Stefano Dionisi

Stefano Dionisi in una scena del film Il partigiano Johnny, 2000

Stefano Dionisi (Roma, 1º ottobre 1966) è un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Conseguita la maturità classica, Dionisi prese lezioni di recitazione presso il teatro "La Scaletta" di Roma. Terminati gli studi, intraprese alcuni viaggi che lo portarono a New York ed in India. Il suo debutto avviene nel 1986 nel film per la televisione Rose, poi ottiene il ruolo di protagonista nel film Farinelli - Voce regina del 1994, ruolo che gli vale un David di Donatello speciale.

Nel 1995 recita al fianco di Marcello Mastroianni nel film Sostiene Pereira, tratto dal romanzo di Antonio Tabucchi; poi interpreta il fratello omosessuale di Valeria Marini nel film Bambola di Juan José Bigas Luna

Seguono i film La tregua, Il partigiano Johnny, L'albero delle pere. Nel 1999 è András, protagonista del melodrama ungaro-tedesco Gloomy Sunday. Ha interpretato Don Rodrigo nello sceneggiato televisivo Renzo e Lucia di Francesca Archibugi. Nel 2001 è protagonista insieme a Max von Sydow nel thriller di Dario Argento Non ho sonno.

Nel 2007 interpreta Luciano Liggio nel film tv L'ultimo dei corleonesi ed è protagonista in Caccia segreta regia di Massimo Spano. Nel 2010 è protagonista dello spettacolo teatrale The Sunset Limited di Andrea Adriatico, tratto dall'omonima opera di Cormac McCarthy. Nel 2011 recita in Caccia al Re - La narcotici, nel ruolo del "cattivo" principale, l'Ottavo Re di Roma. Nel 2012 recita al fianco di Sergio Assisi, nel Commissario Nardone, nel ruolo di Sergio Suderghi, mentre nel 2013 recita nella fiction Pupetta - Il coraggio e la passione, nel ruolo del cinico e omopedofilo commissario Imparato. Nel 2015 è ancora Ivano Consanti, l'Ottavo Re di Roma nella seconda stagione de La narcotici.

A settembre 2015 l'attore pubblica il libro autobiografico La barca dei folli, nel quale rende nota al pubblico la sua lunga e dolorosa esperienza con la malattia mentale, tra ricoveri coatti e terapie di gruppo[1]. Nel 2015 per lui iniziano le riprese di Un medico in famiglia, in cui interpreta il padre biologico di Anna Martini.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • La barca dei folli. Viaggio nei vicoli bui della mia mente, Collana Strade blu.Non fiction, Milano, Mondadori, 2015, ISBN 978-88-04-65647-0.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1994David di Donatello
    • David Speciale per le sue interpretazioni nell'ambito del cinema italiano giovanile

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Silvia D'Onghia, «Io e la follia, guerra che combatto ma non vinco mai», mercoledì 23 settembre 2015, «Il Fatto Quotidiano»

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