Star Citizen

Star Citizen
videogioco
Loghi ufficiali di Star Citizen e Squadron 42
PiattaformaMicrosoft Windows, Linux
Data di pubblicazioneMondo/non specificato TBA
GenereMassively multiplayer online
TemaSpazio
OrigineCanada
SviluppoCloud Imperium G.
PubblicazioneCloud Imperium G.
DirezioneChris Roberts
SceneggiaturaDave Haddock
MusicheGeoff Zanelli
Modalità di giocoMultigiocatore
Periferiche di inputMouse, tastiera
Motore graficoAmazon Lumberyard
SupportoDownload
Requisiti di sistemaTBA
EspansioniSquadron 42

Star Citizen è un videogioco MMO spaziale in via di sviluppo presso Cloud Imperium Games di Chris Roberts sui sistemi Windows e Linux.[1]

Il gioco sarà costituito da due diversi rami: Star Citizen, un universo persistente nel quale il giocatore sarà libero di esplorare, commerciare e combattere con centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo su un unico server centrale, e Squadron 42, cioè la campagna in multiplayer limitato con una trama ed un finale.

La pre-produzione del gioco è iniziata nel 2010, sebbene il titolo sia stato annunciato soltanto nel 2012 tramite un crowdfunding su Kickstarter che ha ottenuto grande successo, raccogliendo oltre due milioni di dollari. La pubblicazione del gioco era inizialmente prevista per il 2014, ma è stata più volte rimandata.[2]

Gameplay[modifica | modifica wikitesto]

Hangar[modifica | modifica wikitesto]

Nel modulo dell'hangar, i giocatori possono esplorare, interagire e modificare le proprie navi acquistate che sono già state rilasciate pubblicamente. L'hangar inoltre può essere personalizzato con decorazioni ed effetti grafici ricevuti in regalo durante i vari traguardi o eventi, oltre a quelli acquistati direttamente dal sito.

Per ora non è possibile decollare con le proprie navi dall'hangar, ma si può interagire con il sistema di volo da terra.

Arena Commander[modifica | modifica wikitesto]

L'arena commander è un simulatore di combattimento a bordo di navicelle spaziali, permettendo ai giocatori di scontrarsi tra di loro o contro l'intelligenza artificiale in varie modalità, pilotando la propria nave oppure noleggiandone di vario tipo tramite una delle valute virtuali del gioco.

È stata introdotta la forza-G anche in questa modalità, causando la sfocatura e la riduzione del campo visivo in caso di movimenti repentini che andrebbero a generare forza elevate sulla navicella. Anche in questa modalità c'è la possibilità di personalizzare le proprie navi. Nel 2015 è stata annunciata l'introduzione di navi con più equipaggio in arena commander, tuttavia ad oggi non è stata ancora implementata la funzione.

Star Marine[modifica | modifica wikitesto]

Star Marine è un simulatore di combattimento via terra, permettendo ai giocatori di combattere tra di loro tramite armi convenzionali. Esistono due mappe con due modalità di gioco: "Eliminazione" e "Ultimo atto".

Ultimo atto: è una modalità di gioco "cattura e difendi" dove i due team (Marines e Outlaws) devono cercare di catturare uno o più punti di controllo per guadagnare punti; maggiori sono i controlli maggiore è l'incremento di guadagno dei punti. Eliminazione è un tutti contro tutti classico; diversamente da "Ultimo atto", i giocatori dovranno combattere individualmente cercando di guadagnare il maggior numero di uccisioni nemiche, prima che la partita finisca. Entrambe le modalità terminano a 10 minuti oppure nel caso di "Ultimo atto" fino a che la prima delle due squadre raggiunge il punteggio massimo.

Universo persistente[modifica | modifica wikitesto]

Star Citizen continuerà a svilupparsi dopo essere stato pubblicato attraverso una combinazione di gameplay emergenti generati dai giocatori mentre nuovi contenuti saranno continuamente sviluppati dalla Cloud Imperium Games. I giocatori avranno la possibilità di comandare navi e stazioni persistenti che rimarranno attive nel gioco, anche durante il logout. Sono previsti pianeti senza legge in cui saranno possibili combattimenti a terra con armi di fanteria. Armamenti personali potranno essere utilizzati anche a bordo di navi e stazioni disabilitate.

L'universo persistente, inizialmente legato al sistema "Stanton", combina l'aspetto di tutti i gamplay sopra spiegati (Hangar, Arena Commander e Star Marine), in un'unica singola piattaforma multigiocatore. I giocatori potranno navigare liberamente per il sistema solare (verranno implementati altri sistemi in futuro), esplorare la superficie di tutti i pianeti e le relative lune, vari asteroidi e (attualmente non attraversabile) un gigante gassoso.

Al primo ingresso verrà richiesta la creazione del personaggio. Eseguito l'accesso il giocatore verrà generato in una delle stazioni spaziali presenti sui principali pianeti. A questo punto si è liberi di scegliere come intraprendere la propria avventura, imbattersi nel commercio, diventare un cacciatore di taglie, un minatore, un fattorino oppure accettare delle missioni da portare a termine. All'interno del gioco è presente un sistema legislativo che penalizza l'aggressività verso altri giocatori pacifici e l'ingresso in alcune zone no-fly o militari. Per ridurre il livello di ricercato (crime-stat) bisognerà hackerare una stazione orbitante governativa o pagare delle tasse. Nel caso in cui nessuna di queste azioni venga intrapresa, potrebbe avvenire l'arresto con la conseguenza di una reclusione in una prigione del sistema di un tempo variabile a dipendenza dei crimini commessi. Sarà possibile scontare la pena e abbassarla lavorando nella miniera oppure evadere attraverso un platform raggiungendo la superficie del pianeta.

All'interno del gioco è possibile muoversi tramite navicelle spaziali, veicoli terrestri o a piedi, è inoltre presente l'attività extra veicolare, ogni pianeta ha le proprie caratteristiche fisiche che variano dalla forza gravitazionale, l'attrito dell'atmosfera, la temperatura e altre variabili. Anche le navicelle sono esplorabili con una gravità artificiale, alcune delle quali presentano diversi ponti, stanze e funzionalità.

L'universo persistente presenta la sua moneta di gioco chiamata "UEC", al momento nella early-access viene usata una versione modificata chiamata "aUEC", che permetterà ai giocatori di eseguire tutte le transazioni di acquisto o di noleggio per navi, equipaggiamento, armi, armatura, la riparazione delle stesse o l'acquisto di abbigliamento e alimenti vari per la sopravvivenza del personaggio.

Le navi comprate o noleggiate potranno essere generate in specifiche zone di atterraggio presenti sulle basi orbitanti o nelle città dei vari pianeti e lune. Se una nave viene distrutta, i giocatori devono presentare una richiesta di risarcimento assicurativo e attendere un periodo di tempo affinché venga riconsegnata. I giocatori possono pilotare navi sia nello spazio che nell'atmosfera, le transizioni tra le due avvengono senza schermate di caricamento e avvengono in tempo reale.

I Pianeti in gioco sono generati proceduralmente con biomi distinti e diverse aree di interesse. Ogni pianeta ha delle piste d'atterraggio, solitamente vicino a città o località, dove i giocatori potranno sbarcare e esplorare le zone limitrofe a piedi o con i mezzi di locomozione forniti dal luogo. Su molti pianeti infatti sono presenti linee ferroviarie e metropolitane.

È possibile acquistare le navi anche tramite moneta reale attraverso il sito del videogioco.

Raccolta fondi[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto di Star Citizen è stato inizialmente rifiutato dall'industria videoludica.[senza fonte] Il 10 ottobre 2012 gli sviluppatori del gioco hanno quindi iniziato una campagna di finanziamento collettivo sul proprio sito web utilizzando IgnitionDeck, un plugin di raccolta fondi per WordPress.[3] L'obiettivo dichiarato era di raccogliere tra i due e i quattro milioni di dollari per produrre un gioco di simulazione spaziale per PC in modalità sandbox. Il 18 ottobre 2012, su richiesta dei fan, è stata lanciata una campagna Kickstarter sempre sul sito web della Roberts Space Industries. Il 19 novembre 2012, quando le campagne combinate vengono dichiarate concluse, sono stati raccolti 6.238.563 dollari: circa 4,1 milioni dalla campagna Roberts Space Industries e circa 2,1 dalla campagna Kickstarter. Vengono quindi superati tutti gli obiettivi fissati per la campagna e viene infranto il primato di finanziamento collettivo per l'industria dei videogiochi, sia per fondi ricevuti sia per numero di sostenitori.[4] Gli sviluppatori si sono posti allora degli obiettivi intermedi, come caratteristiche esclusive da aggiungere al gioco finito, aumento delle dimensioni della galassia, nuove navi, una colonna sonora orchestrale e così via, dando ai finanziatori obiettivi tangibili e creando attesa a ogni traguardo raggiunto.[senza fonte]

L'intuizione vincente di Roberts è il riconoscimento ai donatori di una serie di benefici suddivisi in livelli, proporzionali all'ammontare della donazione: diverse navi spaziali, contenuti esclusivi e riconoscimenti speciali, oltre alla copia del gioco finito e l'accesso ai moduli in sviluppo. L'ottimo riscontro ottenuto fin dall'inizio è così grande che Chris Roberts decide che se fossero stati raccolti almeno ventitré milioni di dollari nel corso della campagna di finanziamento collettivo, non sarebbero stati ammessi investitori o sviluppatori esterni, eliminando la possibilità di costrizioni e limiti sul progetto. Questo obiettivo è stato raggiunto il 18 ottobre 2013.[5]

Il 25 febbraio 2014 la raccolta ha raggiunto i trentanove milioni di dollari, mentre nell'aprile 2014 la somma ha superato i quarantadue milioni di dollari. Il 23 settembre 2014 lo staff, in persona dell'addetta stampa Sandi Gardiner, ha annunciato l'ingresso della campagna di finanziamento collettivo nel Guinness dei primati come progetto più finanziato di sempre nella storia delle raccolte fondi.[6] Nel settembre 2015 tale raccolta fondi si aggirava sui 90 milioni, fino ad arrivare alla fine del 2015 a quota 103 milioni di dollari.[7] La campagna è stata costantemente aggiornata con nuovi obiettivi e caratteristiche (possibilità di pilotare navi più grandi di quelle inizialmente annunciate, di creare pianeti realistici e di poter visitare zone differenti da quelle di atterraggio).[senza fonte]

Uno straordinario supporto mediatico con frequentissimi aggiornamenti sui lavori in corso (con una rivista mensile, aggiornamenti plurisettimanali, novelle, bozze, idee, trama romanzata e così via) ha contribuito in modo determinante all'entusiasmo dei donatori, la cui media a persona è stata a lungo fissa a oltre cento dollari con punte oltre i diecimila.[8]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Lo sviluppo del gioco è iniziato nel 2011 su una versione modificata del motore di gioco CryEngine 3.[9] Star Citizen è stato sviluppato utilizzando un approccio modulare: il primo modulo (denominato Hangar Module) è stato pubblicato il 29 agosto 2013 per farlo coincidere con la prima presentazione del gioco alla fiera Gamescom 2013.[10]

Nel 2016 con la release della patch 2.6 viene cambiato il motore grafico che passa dal CryEngine 3 al Amazon's Lumberyard engine, processo relativamente semplice in quanto quest'ultimo si basa sul motore grafico di casa Crytek.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) About us - Cloud Imperium Games, su cloudimperiumgames.com, Cloud Imperium Games. URL consultato il 16 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  2. ^ (EN) Paul Jones, Star Citizen and the Oculus Rift, Help Kickstart the Space Combat Genre, su roadtovr.com, Road to VR, 12 ottobre 2012. URL consultato il 16 agosto 2016.
  3. ^ (EN) Shawn Christenson, Crowdfunding A Video Game - The Story of Star Citizen - IgnitionDeck, su ignitiondeck.com, IgnitionDeck. URL consultato il 16 agosto 2016.
  4. ^ (EN) Ryan Vincent, Star Citizien Smashes Game Crowdfunding Record, su themittani.com, TheMittani.com, 19 novembre 2012. URL consultato il 16 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2016).
  5. ^ (EN) Eddie Makuch, Star Citizen funding passes $23 million, su gamespot.com, GameSpot, 18 ottobre 2013. URL consultato il 16 agosto 2016.
  6. ^ (EN) Guinness World Records 2015 - page 17, su guinnesworldrecords.com, Guinness dei primati. URL consultato il 16 agosto 2016.
  7. ^ (EN) Stretch Goals - Roberts Space Industries, su robertsspaceindustries.com, Roberts Space Industries. URL consultato il 16 agosto 2016.
  8. ^ (EN) Crowdfunding development Spreadsheet, su docsgoogle.com, Google Documenti. URL consultato il 16 agosto 2016.
  9. ^ (EN) Tyler Wilde, Star Citizen preview: the open-world space sim from the creator of Wing Commander, su pcgamer.com, PCGamer, 10 ottobre 2012. URL consultato il 16 agosto 2016.
  10. ^ (EN) Hangar Module Released – Roberts Space Industries, su robertsspaceindustries.com, Roberts Space Industries. URL consultato il 16 agosto 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]