Sophie in 't Veld

Sophie in 't Veld
Sophie in 't Veld nel novembre 2022

Europarlamentare
In carica
Inizio mandato20 luglio 2004
LegislaturaVI, VII VIII, IX
Gruppo
parlamentare
Renew Europe
CircoscrizionePaesi Bassi
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoVolt (dal 2023)
In precedenza:
D66 (1993-2023)
UniversitàUniversità di Leida

Sophie in 't Veld, vero nome Sophia Helena in 't Veld (Vollenhove, 13 settembre 1963), è una politica olandese, eurodeputata dal 2004.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allieva dell'Università di Leida, negli anni novanta in 't Veld si dedicò alla politica, aderendo al partito dei Democratici 66.

Nel 1996 divenne segretario generale del gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori al Comitato delle regioni, mentre nel 2004 fu eletta al Parlamento europeo, ove aderiì al gruppo politico dell'ALDE. In qualità di eurodeputata, si occupò principalmente di diritti civili: fu una delle sostenitrici del gay pride di Mosca[1], si oppose alla presenza dei simboli religiosi nei luoghi pubblici[2], si batté a favore del diritto di aborto[3] e della presenza di donne in ruoli dirigenziali di alto livello[4]. Nel 2008 promosse una mozione di condanna per Benedetto XVI, poi bocciata, in seguito alle affermazioni dell'allora pontefice sui temi dell'utilizzo del preservativo e della lotta all'HIV[5].

L'8 marzo del 2011, in occasione della festa della donna, in 't Veld rilasciò delle dichiarazioni molto dure nei confronti del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, affermando che i suoi comportamenti offensivi nei confronti del genere femminile danneggiassero la reputazione degli italiani a livello internazionale[6].

Nel 2023 abbandona i democratici per aderire a Volt Paesi Bassi.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cappato e in't Veld, sostenuti da 40 eurodeputati, chiedono a sindaco di Mosca di autorizzare il gay pride, su radicalparty.org. URL consultato il 14 aprile 2014.
  2. ^ Crocifisso: eurodeputati si mobilitano per difendere la libertà di coscienza, su uaar.it, UAAR. URL consultato il 14 aprile 2014.
  3. ^ Aborto vs diritto alla vita, a Strasburgo si riapre il dibattito, su it.euronews.com, it.euronews. URL consultato il 14 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2014).
  4. ^ Europarlamento, sì a quote rosa in cda e politica, su ansa.it, ANSA. URL consultato il 14 aprile 2014.
  5. ^ Europarlamento: bocciata condanna al Papa sulle frasi nella lotta all'Aids, su corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 14 aprile 2014.
  6. ^ “Berlusconi tratta le donne come imbecilli e mina la reputazione italiana in Europa”, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 14 aprile 2014.
  7. ^ (NL) Brief aan de D66-leden, su sophieintveld.substack.com, 16 giugno 2023. URL consultato il 16 giugno 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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